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Nela: “A Udine si poteva continuare a giocare. Come abbiamo fatto con Manfredonia”

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L'ex giallorosso ha espresso la sua opinione su quanto accaduto nel corso della partita al Friuli a e alla conseguente sospensione per il malore occorso a Ndicka. "Ho avuto un arresto cardiaco a Napoli per una gomitata e non si sono fermati"
Redazione

Sebino Nela, nel corso del programma "Il tribunale delle romane" in onda su Rete Oro, ha espresso la sua opinione sulla sospensione di Udinese-Roma dovuta al malore accusato da Evan Ndicka. Nel suo intervento ha ricordato la sua esperienza personale e quella di Manfredonia: "Ho subito un arresto cardiaco a Napoli e da li ho dovuto fare un esame specifico per avere l’idoneità a giocare ogni anno. Questo accadde per una gomitata e hanno continuato a giocare. Ero in campo nel 1989 a Bologna-Roma e ho visto Lionello (Manfredonia, ndr) purtroppo per come stava, abbiamo continuato a giocare, finita la partita con il pullman siamo andati in ospedale a trovarlo per sapere come stava. Domenica il ragazzo è sempre stato cosciente. Qualcuno forse si è spaventato. Secondo me si poteva continuare a giocare”

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