Un giovedì davanti alla tv, vedendo il presente che scorre davanti agli occhi, pronto a evocargli quel passato così bello che non si può cancellare. Sebino Nela, ex campione d'Italia e campione in generale della Roma, ha tuonato sulla società in una intervista rilasciata a Gazzetta.it pochi minuti fa. Ecco le sue parole
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Nela: “Mourinho dice una cosa, Pinto un’altra. E i Friedkin restano zitti”
"Io non so se l’allenatore portoghese sapeva che tipo di acquisti sarebbero stati fatti, a meno che davvero questo progetto triennale non preveda una stagione di transizione".
Che cosa combineranno le “sue” squadre?
Mi limito a dire che il Napoli passerà il turno e la Roma vincerà contro il Cska Sofia. Poi sugli incastri che dipendono dalle altre gare non mi pronuncio. Certo, sarei sorpreso se la squadra di Spalletti non passasse il turno in Europa League. Le assenze ci sono, ma con l’Atalanta ha dimostrato di essere un allenatore capace di far giocar bene la squadra anche con le riserve.
Non si può dire lo stesso della Roma vista contro l’Inter.
Certo, la rosa del Napoli è più lunga e l’arrivo di Anguissa ha fatto la differenza, ma era tanto tempo che non vedevo uno schieramento così difensivo come quello di Mou, che permetteva a Bastoni di fare addirittura il regista. Poi è anche una questione di spirito. Sarebbe bello vedere una squadra che dà battaglia in tutte le partite. Secondo me contro l’Inter i giocatori della Roma non hanno capito le intenzioni e gli schemi, perché contro Juventus – peraltro dimessa –, Napoli e Milan avevano fatto una figura migliore.
Passare il turno al primo posto cambierebbe molto per la Roma?
Penso di sì, perché i turni infrasettimanali sono una rottura di scatole. Giocare gli spareggi a febbraio, poi, ti mette a rischio di disperdere energie e di subire infortuni. Sarebbe un bel vantaggio evitarli. In fondo, nel dispiacere che può provare il Milan per una eliminazione in Champions che ci poteva stare, può esserci anche la possibilità di preparare al meglio il campionato.
La Roma, però, per il momento è impegnata su tre fronti, anche se il primo obiettivo resta la zona Champions. È possibile farcela?
Al momento mi sembra molto difficile. Chi è davanti mi sembra più attrezzato. Dipenderà anche dal mercato che si farà a gennaio. Sento parlare di un terzino da rincalzo e un centrocampista. Il primo non credo che farebbe la differenza, il secondo dipende: di che livello sarà? Un giocatore solo a mio parere non risolve. E poi Mourinho dice una cosa, Pinto ne dice un’altra, i Friedkin stanno sempre zitti. Io non so se l’allenatore portoghese sapeva che tipo di acquisti sarebbero stati fatti, a meno che davvero questo progetto triennale non preveda una stagione di transizione per poi pensare davvero alla zona Champions dal prossimo anno. Occhio, però. Non credo che la Juventus sarà ridotta come quest’anno, e poi c’è anche la Fiorentina di Italiano che sta proprio crescendo bene.
In realtà, anche in estate la Roma ha investito parecchio, considerando gli standard italiani. Metà della somma è stata per Abraham: le piace?
Lo aspetto. Certo, un giocatore di 24 anni non si può dire che sia un giovane, in Olanda si metterebbero a ridere, ma ricordo quello che si diceva lo scorso anno su Osimhen. Ho sentito dire che aveva bisogno di andare alle scuole calcio, mentre invece ha dimostrato di essere un attaccante vero. Perciò voglio avere fiducia. In Abraham e nella Roma". E deluderlo sarebbe un peccato.
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