(di Daniele Petroselli) 5 anni e 4 mesi per Moggi, 3 anni e otto mesieun anno e 4 mesi per Bergamo e Pairetto, un anno e tre mesi per Lotito e Andrea e Diego Della Valle, un anno di reclusione per l'ex dirigente del settore arbitri del Milan Meani. Si chiude così con la sentenza del Tribunale di Napoli il processo penale per Calciopoli.
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Nel giorno di Franco Sensi si chiude Calciopoli. E Totti corre verso il Lecce
(di Daniele Petroselli) 5 anni e 4 mesi per Moggi, 3 anni e otto mesi e un anno e 4 mesi per Bergamo e Pairetto, un anno e tre mesi per Lotito e Andrea e Diego Della Valle, un anno di reclusione per l’ex dirigente del settore arbitri del...
Si chiude così una delle vicende sportive più disgustose della storia. Un capitolo triste a cui non ha partecipato la Roma. E piace ricordarlo proprio oggi, a 18 anni esatti dall’insediamento di Franco Sensi alla guida della squadra giallorossa. Quasi un ventennio a dare filo da torcere al Palazzo, quello marcio e inetto che voleva solo pochi commensali e brevi comparse. Al presidente Sensi invece non piaceva rimanere all’ombra, voleva un posto al sole per la sua Roma, per il suo orgoglio, per il suo amore. E così è stato, a costo di grandi sacrifici e battaglie al limite, ma mai ottenendo ciò che voleva per vie traverse. Una presidenza che ha dato una speranza e la voglia di pensare in grande, come in grande ora pensano DiBenedetto e soci.
IL CAMPO E una giornata così triste e malinconica non poteva non essere accompagnata dalla pioggia, caduta insistentemente sulla Capitale e su Trigoria. Ma una luce c’è stata: quella di Francesco Totti, dato ormai per escluso anche per la sfida con il Lecce ma finalmente con il gruppo dall’inizio alla fine proprio oggi, nonostante la pioggia. Il problema alla coscia sembra superato, così come la sofferenza tendinea che ha accusato in questi giorni. Una buona notizia per Lucho, che ora avrà il problema contrario, ossia quello dell’abbondanza in attacco, o per meglio dire sulla trequarti. Un rientro che gli creerà comunque qualche grattacapo. Pjanic ha espresso chiaramente la sua preferenza per quel ruolo, che gli ha già regalato tre assist in stagione, mentre dietro Lamela scalpita. Per Francesco parte allora il toto-ruolo, ma spostarlo tra i due d’attacco sembra francamente difficile. Magari un rientro soft potrebbe posticipare la risoluzione del problema più in là.
MERCATO E SOGNI Intanto si lavora per rendere più semplice il lavoro al tecnico spagnolo. Sabatini è attivo sul mercato per piazzare qualche colpo in uscita. Tra i candidati Borriello, sempre più vicino ad un rientro a Milano sponda rossonera, ma anche Simplicio, Cicinho, Okaka e Taddei. Troppi i 29 in rosa, serve una scrematura decisa prima di accogliere nuovi elementi. Magari come Lopez. Il giovane talento uruguaiano è pronto per vestire la maglia giallorossa. Domani arriverà nella Capitale il procuratore, che metterà insieme agli uomini della società giallorossa, nero su bianco il contratto del suo assistito. Per lui un quinquennale da 200mila euro a stagione, con un periodo di formazione in Primavera (come Nego), per poi passare in prima squadra. Un colpo di mercato targato Sabatini, capace di bruciare sul tempo tante squadre blasonate, soprattutto estere, ma che non sarà l’unico. In difesa Juan non convince, per questo si guarda con attenzione Diekmeier dell’Amburgo, mentre per la fascia Azpilicueta sembra lanciare messaggi non positivi, visto che vuole rimanere a Marsiglia. A centrocampo torna di moda Lucho Gonzales, rimesso sul mercato dal club francese nonostante un inizio di stagione ad alti livelli, mentre davanti si guardano Podolski e il giovane talento brasiliano dell’Internacional Fernandao. Tutti colpi più o meno giovani e di grandi prospettiva, segno che si vuole crescere e subito. Un po’ come vorrebbe Bojan, che dice: “Sarebbe bello pensare di poter vincere il campionato, chiaro, ma dobbiamo pensare partita dopo partita, senza andare troppo al di là. Adesso pensiamo al Lecce”. Già, perché bruciare le tappe. Meglio volare bassi: Verrà il nostro tempo…
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