Si dice spesso che la difesa sia il miglior attacco e la Roma di Gasperini può sicuramente rispecchiarsi in questo modo di dire. La difesa giallorossa, in queste prime uscite, ha dimostrato grande attenzione in copertura - solo due gol subiti in totale -, ma soprattutto ha garantito un contributo importante alla fase offensiva. Nella prima giornata contro il Bologna era andato a segno Wesley, ieri è toccato a due dei tre centrali, Mancini e Ndicka, che hanno deciso la partita e consegnato la prima vittoria in Europa League dell'anno. Tre delle cinque reti siglate dai giallorossi sono arrivate dalla difesa, un dato che se da una parte pone l'accento sulla difficoltà dell'attacco, dall'altro fa felice Gasp che ama avere difensori che partecipano attivamente alla manovra offensiva.

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Ndicka, pilastro e uomo-gol: il difensore perfetto per Gasp
Ndicka, gol ed Mvp
—Uno dei migliori in campo è stato sicuramente il difensore ivoriano. Ndicka è stato protagonista di una partita praticamente perfetta, condita dal gol su corner che ha aperto le marcature. L'ex Eintracht si è mosso benissimo sull'angolo battuto da Pellegrini e non ha lasciato scampo a Diouf con un colpo di testa potente da distanza ravvicinata. L'ivoriano è sempre più al centro del gioco di Gasperini e da possibile sacrificio dei prossimi mercati sembra diventato praticamente incedibile. Prezioso in fase d'impostazione, terzo in assoluto per tocchi (81) nella gara di ieri, e ineccepibile in chiusure e contrasti. Vince quasi tutti i duelli a terra (4/5) e ripulisce l'area con prontezza (5 rinvii difensivi, dati di Sofascore). La rete realizzata rappresenta una novità quasi assoluta per l'ivoriano che ieri ha messo a segno il suo secondo gol da quando veste la maglia della Roma.
La trasformazione di Gasperini
—Un'eccezione che Gasperini vuole far diventare la regola così da rendere la sua Roma sempre più "gasperiniana". L'inserimento dei difensori è un aspetto che ricorre nelle squadre allenate dal tecnico piemontese e che negli anni è stato possibile ammirare all'Atalanta con i tanti gol messi a segno dai vari Caldara, Toloi, Djimsiti, Romero e lo stesso Mancini quando vestiva la maglia nerazzurra. Mancio, infatti, già negli anni scorsi amava staccarsi dalla difesa per cercare fortuna in attacco, ma lo stesso non si può dire dell'ivoriano. Ndicka si limitava a far partire la manovra, senza poi abbandonare la difesa per occupare l'area avversaria. Un aspetto su cui Gasp sta lavorando parecchio e i risultati cominciano a vedersi: il classe '99 si sta prendendo sempre più libertà anche nella metà campo d'attacco con sgroppate e pressing alto. Il primo gol è arrivato da palla inattiva, adesso l'obiettivo è riuscire a trovare i tempi giusti di inserimento per diventare una mina vagante per la difesa avversaria, proprio come Mancio ieri sera.
Lorenzo Scattareggia
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