Nei giorni scorsi è scoppiato il "caso Mourinho" in Turchia, con il Galatasaray che ha accusato il tecnico portoghese di razzismo e la federazione turca che ha squalificato lo Special One per due giornate a causa delle sue dichiarazioni contro i giallorossi di Istanbul. In favore dell'attuale allenatore del Fenerbahce si sono schierati tanti suoi ex giocatori, da Drogba a Essien e, poco fa, anche Maisse Ndiaye, ex difensore della Roma tra il 2019 e il 2022 e oggi in forza alla Turris in Serie C. "Mourinho non è razzista, ha sempre trattato tutti allo stesso modo. Anche davanti agli italiani, ha sempre detto apertamente: 'io preferisco i neri ai bianchi'. Lui sul colore non scherza, non ho mai creduto che fosse razzista perché per come ci guardava non sentivi che aveva una preferenza su colore o nazionalità. Più che un allenatore, lui era un padre, un punto di riferimento. Non era un allenatore, ha fatto l'allenatore ma era un educatore, un protettore. Quando ho letto quei messaggi lì ho detto: 'no, sono delle min****te'. Mi ha chiesto spesso della mia storia e mi ha raccontato del suo viaggio in Senegal, amava il mio popolo", ha dichiarato il centrale senegalese ai microfoni di LaCasadiC.
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Ndiaye: “Mourinho non è razzista, per noi non era un allenatore ma un educatore”
L'ex difensore della Roma, in giallorosso tra il 2019 e il 2022, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle accuse di razzismo mosse in Turchia nei confronti dello Special One
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