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Nardini a ForzaRoma.info: “Tempo e pazienza, Luis Enrique otterrà ottimi risultati”

(di Luca Parmigiani) Non c’è dubbio che il vero protagonista di questa prima parte della stagione della nuova Roma sia stato il tecnico Luis Enrique. L’asturiano, proveniente dalla scuola del Barcellona, ha stupito tutti per la sua passione...

Redazione

(di Luca Parmigiani) Non c’è dubbio che il vero protagonista di questa prima parte della stagione della nuova Roma sia stato il tecnico Luis Enrique. L’asturiano, proveniente dalla scuola del Barcellona, ha stupito tutti per la sua passione ed entusiasmo ma soprattutto per la nuova metodologia di allenamento, sconosciuta qua in Italia.

ForzaRoma.info in esclusiva ha contattato di nuovo Marcello Nardini, che gentilmente si è concesso ai microfoni della nostra redazione, integrando quanto già aveva espresso nella precedente intervista. Nardini è l’esponente in Italia della Horst Wein Association, che ha elaborato quel metodo di allenamento che è divenuto la Guida Tecnica Ufficiale della Federazione Spagnola.

L’ex portiere della Bundesliga non è affatto rimasto stupito dal lavoro iniziato dall’allenatore spagnolo: “Io non sono rimasto sorpreso. Molti sono rimasti stupiti dal modo di allenare di Luis Enrique, parlando di un discorso prettamente tecnico lui lavora a secco, non c’è più un discorso di riscaldamento, lui lavora con tutti questi metodi che sono i Giochi semplificati. Molti si sono meravigliati perché ha fatto fare l’acchiapparella”.

Proprio riguardo a questo “gioco” utilizzato da Luis Enrique durante il riscaldamento, Nardini spiega il vero scopo dell’acchiapparella: L’acchiapparella è la prima cosa che viene fatta alla Cantera per capire chi sono i giocatori più bravi in assoluto. In un gruppo per vedere chi sono quelli che hanno le attitudini migliori, l’acchiapparella è la cosa migliore perché lì c’è tutto, capacità coordinative, cognitive, scaltrezza, finta e agilità fisica. Lui non a caso è la prima cosa che ha fatto qua a Roma per cercare di capire quali erano le capacità di ognuno”.

Gli allenamenti adottati dallo staff spagnolo fanno riferimento al secondo volume della Guida Tecnica(in Italia sarà disponibile da ottobre, ndr) che si basano sullo sviluppo dei Giochi Semplificati: “Tutto quello che riguarda il secondo volume della Guida Tecnica inizia con squadre composte da  3 giocatori, poi passano man mano a 4-5-6-8 poi a 11,  tranne 9 perché questo non è contemplato. Dal calcio a 8 si passa direttamente al calcio a 11. Nel secondo volume vengono sviluppate chiaramente le specializzazioni dei ruoli. Questi giochi portano a sviluppare la superiorità numerica e a cercare costantemente il 2vs1”.

Da queste parole si deduce come saranno improntati gli allenamenti di Lucho nei prossimi messi: “ Luis Enrique punterà a una cura maniacale del mantenimento del possesso palla e della rete continua dei passaggi. Cercherà di creare una formazione sempre a rombo, uno di  punta che va in profondità, due che allargano la difesa e uno che penetra. Andando avanti si svilupperà il concetto di giocare la palla fino alla nausea, giocare il pallone con passaggi in una rete fittissima arrivando a ricominciare anche dal portiere”.

Le previsioni di Nardini sulla prossima stagione agonistica della Roma sono rosee ma sarà fondamentale il tempo e la pazienza: “Sono sicuro che Luis otterrà ottimi risultati anche perché i giocatori hanno capito che non è più la stessa cosa, non c’è più la noia degli allenamenti precedenti. Ci vuole tempo, secondo me la Roma farà un grandissimo campionato nel girone di ritorno, quello di andata sarà di assestamento, i giocatori dovranno destrutturarsi completamente soprattutto a livello culturale. A mezzo stampa è importante farlo capire ai tifosi, non devono aspettarsi subito risultati eclatanti, devono avere pazienza perché una volta  che entra in circolo questo modo di giocare si divertiranno anche loro”.

È soprattutto la dimensione del calciatore che cambierà completamente fisionomia, come è stato riportato in un articolo del Corriere dello Sport a firma di Lino Cascioli : "Il giocatore è al centro di tutto, prima non era cosi. È la famosa differenza tra metodo vecchio e tradizionale e quello globale di adesso. Prima chi era al centro dell’attenzione era il tecnico, ora è cambiato. Adesso si cerca di sviluppare le capacità intellettive del giocatore per portarlo alla massima espressione dei gesti tecnici. I giocatori avranno una valorizzazione superiore rispetto al passato”.

Il lavoro di Lucho nella Capitale sta avendo ovviamente una grande cassa di risonanza in Spagna, dove il tecnico è molto apprezzato: “Luis Enrique è molto stimato e molto conosciuto, in Spagna sono sicuri che farà un buon lavoro, l’unica cosa che si dice è che Roma è una plaza muy tenebrosa, una piazza pericolosa per un tecnico perché è una città esigente”.

Come già spiegato in precedenza tempo e pazienza saranno i capisaldi della ricetta vincente: “La base fondamentale è non avere fretta, questo è la base di tutto. Non è come portare avanti dei ragazzi come avveniva nel Barca B che erano già a conoscenza della metodologia di gioco. Qui non la conoscono, la difficoltà starà proprio nel far capire determinate situazioni perché i nostri sono abituati a un metodo diverso. Nel momento in cui i nostri calciatori si caleranno in questa realtà sboccerà la rosa”.