Di Francesco lo ha definito un supereroe, Simeone lo vorrebbe nel suo Atletico. Radja Nainggolan però ha giurato amore eterno alla Roma, e per i tifosi è sempre più un simbolo. Non si può dire lo stesso del suo rapporto con il Belgio, dove è scoppiata la polemica per il suo forfait in nazionale. Di questo e altro, il centrocampista ha parlato a Sky Sport:
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Nainggolan: “Perdere a Madrid non è un dramma, se n’è parlato troppo”
Le parole del centrocampista belga: "Siamo sempre in corsa per l'obiettivo, sarebbe un orgoglio qualificarsi"
Il rapporto con i compagni.
C'è un rapporto ottimo con tutti, sanno che possono contare su di me e cerco di dare il massimo per loro e loro lo fanno per me. E' una cosa ottimale in un gruppo come il nostro.
Genoa-Roma.
Partita importante come tutte le altre, penso che si sia parlato troppo della partita con l'Atletico, ma siamo sempre stati concentrati e siamo concentrati sulla partita di domenica. Andiamo lì e ce la giochiamo come in tutte le altre partite.
Come stai fisicamente?
Sto bene, avevo un problemino che si è risolto presto. Giocandoci sopra lo risento, ma sono lì, sono pronto e disponibile e possono contare su di me.
Cosa vi ha insegnato Madrid?
Bisogna fare i complimenti a loro che sono una grande squadra, hanno esperienza in Champions e hanno fatto bene negli ultimi anni. Perdere lì non è un dramma, siamo ancora in un buon momento, nella ripresa abbiamo fatto un'ottima partita. Si può vincere e perdere, abbiamo perso ma siamo sempre in pieno obiettivo e passare il girone sarebbe un grande orgoglio per noi. Prima dell'inizio della fase a gironi nessuno avrebbe scommesso che ci saremmo potuti qualificare.
Sul gol nel derby.
Se fai gol in un derby si esalta tutto di più. E' sempre una partita importante, che sia contro la Lazio o il Genoa. Le partite bisogna vincerle tutte, quindi la mentalità è la stessa. Ovviamente fa piacere segnare al derby, ma bisogna dimenticarlo perché arrivano altre partite importanti.
Cosa significa la corsa in mezzo alla Sud dopo il gol?
Ci ho provato, potevo darla a Florenzi e sicuramente se non avessi fatto gol mi avrebbe mandato a quel paese. Bisogna provarci, ero sicuro di andare al tiro ed è andata bene. Sono contento per la squadra, ora dobbiamo guardare avanti e concentrarci sulle altre partite.
Potete continuare con questi ritmi?
Perché no? I risultati ad ora sono buoni, sappiamo tutti quello che dobbiamo fare, lo stiamo facendo e uniti così possiamo arrivare da qualche parte. Dobbiamo stare sul pezzo in tutte le partite e poi vediamo dove arriveremo.
Vi sentite alla pari di Napoli e Juve?
Non dobbiamo parlarne, ci sono partite che la Juve vince 2-1 col Benevento. Ci saranno tante partite difficili da affrontare sia per noi che per loro, poi ci sono gli scontri diretti. Pensiamo partita per partita, poi saranno i risultati a decidere dove arriveremo.
Che significato ha avere uno stadio di proprietà?
Sarebbe una cosa bella per la società, i giocatori e i tifosi avere una nostra casa. Speriamo che le cose vadano bene, la Roma ha bisogno di uno stadio suo e io posso augurarmi che si faccia e che presto la Roma abbia una sua casa.
Sull'Italia.
E' strano vedere un Mondiale senza l'Italia. Non so che dire, per me l'Italia è come una seconda casa. Avrei comunque anche tifato un po' l'Italia, visto che ci sono i miei compagni ed è una squadra che ha grandi giocatori. Sarà strano avere un Mondiale senza l'Italia, pazienza. Spero di andarci io col Belgio.
Cosa rappresenterebbe giocarlo?
Nel mio caso è già importante esserci, visto che ci sono state delle difficoltà. Io sarei orgoglioso di rappresentare il mio paese, poi le scelte non spettano a me.
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