Giorni e ore concitati in casa Roma sia in uscita che in entrata, con operazione strettamente legate tra di loro. Chi però non lascerà i giallorossi nonostante le tante richieste dai top club europei è Radja Nainggolan, sempre più simbolo di questa squadra. Il centrocampista belga sarà premiato stasera a Milano nel Gran Galà del Calcio dell'AIC e a margine dell'evento ha incontrato i cronisti.
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Nainggolan: “Scudetto, ci crediamo ancora. Il no al Chelsea? Una scelta di vita”
Il centrocampista belga ha parlato a margine della premiazione al Gran Galà del Calcio: "Siamo fiduciosi, il campionato è lungo. Sono in Italia da 12 anni, qui mi sento rispettato"
NAINGGOLAN A SKY SPORT
Com'è il tuo umore?
E' una sconfitta che ci fa male in questo momento, abbiamo approfittato anche del risultato del Napoli che rimane dietro. C'è rammarico, siamo andati due volte in vantaggio e non abbiamo chiuso la partita come di solito abbiamo fatto, abbiamo sbagliato un po' la partita.
Quanto è stata grande l'occasione persa?
Volevamo vincere, c'era molta delusione perché abbiamo perso strada sulla Juve, ci credevamo ma ci crediamo ancora. Dobbiamo cercare di guardare in avanti per lasciare dietro più possibile il Napoli che sta facendo bene, il campionato è ancora lungo e molto difficile.
Cosa deve fare la Roma per credere fino in fondo di arrivare davanti alla Juve?
Abbiamo cambiato alcuni risultati rispetto all'anno scorso, ci sono partite che chiudiamo con un 1-0 che l'anno scorso magari non vincevamo e ti dà fiducia anche guardando in avanti. Ieri era una partita che potevamo portare a casa e non l'abbiamo fatto. C'è qualche dubbio sulla partita di ieri, siamo sempre fiduciosi, speriamo sia un passo falso e il campionato è ancora lungo, si può sempre recuperare.
Cosa succede in uno spogliatoio dopo una sconfitta come quella di ieri?
Si vede dalle facce che la squadra è delusa, siamo consapevoli che si poteva fare meglio, si può lavorare per fare meglio. Sono partite che magari ti danno la botta e che poi ti fanno stare meglio. Non lo so, io sono fiducioso e penso che tutta la squadra lo è.
Il mercato chiude domani, ogni tanto ripensi al no al Chelsea e come ti fa stare questo?
Io ho fatto una scelta di vita. Sono 12 anni che sto in Italia, mi sento rispettato, ho conquistato tanto qui, e di lasciarmi tutto alle spalle e riprovare da un'altra parte, non avevo tutta questa voglia. Sono felice e vivo, questo è l'importante.
Pjanic sta passando ora dietro di te, non è che gli fai lo sgambetto?
No siamo arrivati insieme (ride, ndr).
Domenica tifate Inter o Juve?
L'Inter sta andando forte con un allenatore bravissimo che io ho avuto e mi ha insegnato tanto. Sapevamo che l'inter si doveva riprendere, diciamo che è la squadra che potrebbe mettere in difficoltà la Juve e speriamo che il risultato ci vada a favore. Sia la vittoria dell'Inter che il pareggio ci va bene uguale.
NAINGGOLAN A PREMIUM SPORT
Come ci si sveglia dopo il ko di ieri?
Tanto rammarico, alla fine abbiamo perso strada sulla Juve, ma il Napoli ha lasciato qualcosa per strada, siamo sempre secondi, bisogna guardare in avanti.
Qual è la dimensione di questa Roma adesso?
Dopo questa sconfitta è sempre la stessa, siamo sempre secondi, la distanza si è allungata, ci sono gli scontri diretti, poi c'è Juve-Inter, il campionato è lungo. Dobbiamo guardare in vanti, se pensiamo di ottenere solo il secondo posto ci mettiamo in difficoltà da soli. Finché non è finita bisogna crederci.
Paragone con Pogba?
Fa parte del gioco, ha dimostrato di essere forte, ha cercato una squadra importante per continuare la crescita, gli auguro il meglio per continuare la sua crescita.
Sugli episodi arbitrali di ieri.
Sul 2-1 la partita bisogna tenerla a favore nostro, lì non siamo stati bravi. Sul rigore di Dzeko, sarebbe stato il pareggio e avremmo perso strada comunque. Sono errori che si possono mettere in discussione, ma dobbiamo guardare prima a quello che abbiamo fatto noi e non è stata una prestazione da Roma dell'ultimo periodo.
Sul rinnovo.
Io sono sereno ora, ho fatto una scelta, ci sono state parole su quanto sto bene e sono felice qui, è una cosa che ho preso in seria considerazione e spero che si risolva. Ora io penso solo a giocare, poi il campionato è ancora lungo, le cose per metterci d'accordo ci sono. Pensiamo solo a fare bene e ottenere i risultati che dobbiamo ottenere.
Sulla vittoria di Federer.
Anche io mi sono svegliato per guardare la partita. Il tennis lo seguo perché mi piace. La cosa che mi ha impressionato è che è stato 6 mesi fermo, alla sua età, sembrava un ragazzino giovane che combatteva su tutti i punti, poi è bello da vedere perché è forte tecnicamente, spero che continui ad essere nel circuito perché dà spettacolo.
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Il ko contro la Samp?
Èsoprattutto colpa nostra, siamo andati in vantaggio due volte ma non siamo riusciti a vincere. Non è da noi. Abbiamo sbagliato nella gestione della gara, le decisioni arbitrali fanno parte del gioco. Ma, se ci avessero assegnato un rigore, la gara sarebbe finita in pareggio. Per noi sarebbe cambiato poco.
Credete ancora allo scudetto?
Sì, bisogna crederci. In questo momento abbiamo anche approfittato del pari del Napoli, quindi siamo sempre secondi. Bisogna puntare avanti, per allontanare anche chi ci sta dietro.
Spalletti segue Kessiè dell'Atalanta.
Stiamo parlando di un ragazzo che sta facendo bene, sta facendo un grandissimo campionato anche se è al primo anno a grandi livelli. Ci ha messo in difficoltà, se continua così diventerà un ottimo calciatore.
Paragone con Pogba?
Fanno parte del gioco, l'ha detto Spalletti ma ha risposto a delle domande a trabocchetto. Per me è importante fare bene, faccio parte di un gruppo e senza la squadra non sono nessuno.
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