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forzaroma news as roma Nainggolan: “Oggi con la mia Roma vincerei 5 scudetti, ne ho visti tanti come Koné”

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Nainggolan: “Oggi con la mia Roma vincerei 5 scudetti, ne ho visti tanti come Koné”

Nainggolan: “Oggi con la mia Roma vincerei 5 scudetti, ne ho visti tanti come Koné” - immagine 1
Le parole del belga: "Dovbyk è sopravvalutato. Koné credo non sia né sopravvalutato né sottovalutato. È un giocatore forte, la palla non gliela prendi perché ha tanta fisicità, ma non ha assist e gol"
Redazione

Radja Nainggolan, ex calciatore della Roma, è stato ospite di Fantalab per una trasmissione in cui ha parlato di tanti temi. Dal suo passato in giallorosso alla rosa attuale allenata da Gasperini, fino a paragoni e confronti che non condivide. Ecco le sue parole.

Su McTominay: "Il paragone con McTominay non mi piace. Per il fantacalcio ci può stare perché fa dei gol, ma io in una stagione ne ho fatti 11 e non mi sembra lui li abbia fatti". 

Su Milinkovic:"È un bel giocatore. Ho fatto una battuta una volta che me lo mettevo in tasca nei derby, ed era vero. Però è molto forte. Nel breve era abbastanza lento, mentre nel lungo era forte. Milinkovic riusciva bene a difendere il pallone". 

Sul centrocampo ideale: "Scelgo il centrocampo in cui ho giocato, con De Rossi e Pjanic che come mezzala era devastante. Non so perché la Juve lo ha messo davanti alla difesa, gli ha tolto tutte le qualità. Eravamo un mix perfetto, De Rossi era quello tattico, io difendevo e attaccavo, Pjanic aveva la qualità". 

Sull'esperienza alla Roma: "Totti, De Rossi e Florenzi mi hanno accolto alla Roma. Io sarei rimasto a vita lì. La mentalità della gente è quella che io cerco. Quando sono arrivato la squadra non era fortissima anche se c'erano grandi giocatori. Nel tempo ho visto giocatori con carriere incredibili: Rudiger, Salah, Pjanic. La Juve era imbattibile in quegli anni. Oggi con quella Roma vinco 5 scudetti. C'era sempre il problema del bilancio, non era semplice stare tanti anni alla Roma". 

Com'è stato vivere la settimana d'addio al calcio di Totti?"Era un clima un po' strano tra Spalletti e Totti. Non hanno litigato, ma c'erano incomprensioni e posso capire entrambe le parti. Totti ovviamente non voleva accettare di giocare così poco e Spalletti non lo utilizza con troppo rispetto. Poi ogni volta che entrava segnava. Lui fuori dal campo era un'altra persona, aveva sempre la battuta e, visto che era alla fine del carriera, non pensava solo al calcio". 

Su Dovbyk, Koné e Dzeko."Dovbyk è sopravvalutato. Koné credo non sia né sopravvalutato né sottovalutato. È un giocatore forte, la palla non gliela prendi perché ha tanta fisicità, ma non ha assist e gol. Come lui ne ho visti veramente tanti che poi magari non arrivano ad un livello alto. Lo metterei tra i centrocampisti migliori della Serie A come stile di gioco, ma non ha assist e gol nelle gambe. Dzeko è uno degli attaccanti più forti. Lui fa giocare meglio gli altri, ha assist, visione di gioco. Il primo anno è stato criticato giustamente a Roma".