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Mustafa e la maglia della Roma, il regalo di due tifosi al bambino siriano

Mustafa e la maglia della Roma, il regalo di due tifosi al bambino siriano - immagine 1

Arrivato in Italia per avere le sue gambe, il piccolo ora vive un'esistenza a colori

Redazione

Mustafà non aveva quasi nulla, prima di arrivare in Italia con la sua famiglia. Non aveva le gambe, e il suo futuro era un'enorme macchia bianca e nera. Poi la speranza, i sogni, Siena, e anche i colori. Come il giallo e il rosso della maglietta della Roma, che due tifosi della squadra della Capitale gli hanno regalato, perché sì, sono tra i suoi colori preferiti, i primi dei quali ha imparato i suoni, e quindi i nomi.

Filomena e Benedetto, sono loro i primi a far sorridere di gioia il piccolo bambino siriano con un regalo semplice e bellissimo allo stesso tempo, raccontano da Repubblica. "Caro Mustafà - scrivono nel biglietto che accompagna la maglia giallorossa -, benvenuto in Italia! Nella scatola troverai dei piccoli pensieri pe te e le tue sorelle". "Per te abbiamo pensato a un futuro da tifosi di calcio, magari tifoso della Roma. Quando sarai più grande, se vorrai, ci farà piacere portarti allo stadio di Roma", promettono ancora i due. "Ci auguriamo che tu e le tue sorelline e i tuoi genitori possiate realizzare tutti i vostri desideri e i vostri sogni e che il tuo bellissimo sorriso, che ci ha tanto colpito, non si spenga mai", concludono.

Il regalo non arriva a caso, perché, come dice Luca Venturi, art director del Siena International Photo Award, i colori della Roma sono quelli che gli piacciono di più: "I pezzi blu e bianchi non li usa". Il giallo, il rosso e il verde sì: "Per scherzare gli dico che quei tre colori sono della contrada del Drago, e lui prende i mattoncini e ripete quelle parole".

"Mustafà è una forza della natura, un vero personaggio...non ho mai visto un bambino così felice", racconta ancora Venturi. In attesa che si sottoponga alle visite mediche per andare al Centro protesi di Budrio, il bambino può sognare con il regalo più colorato che esista, e magari anche uno stadio che canta per lui.