Luis Muriel è uno degli uomini migliori nella Sampdoria di Gianpaolo quest'anno. Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', ha parlato anche della Roma e di Totti. Queste le sue parole: "Quando segnai in Roma-Samp 3-2, a settembre Francesco Totti si è complimentato. In Sudamerica si dice così, si deve dire così, nome e cognome: Francesco Totti è uno dei signori della storia del calcio italiano, e continua a farla. Calcio puro: per la qualità delle giocate e per il tipo di vita che è riuscito a fare in questo nostro mondo. Quel giorno ho fatto gol con un destro al volo incrociato, su lancio di Regini. Stavo tornando a centrocampo e sento urlare: 'Bravo Luis'. Penso: 'Sarà uno dei miei'. Mi volto e ancora: 'Bravo Luis', solo che stavolta vedo che è proprio lui. Francesco Totti a me: ma vi rendete conto?".
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Muriel: “Totti è la storia del calcio. Quando ho segnato alla Roma si è complimentato”
L'attaccante blucerchiato ricorda il suo gol più importante: "Con la Roma, sulla linea laterale ho saltato De Rossi e Heinze e ho segnato da 30 metri"
La Roma per lui significa anche un momento speciale della sua carriera: "Il mio procuratore dice che godo più per un dribbling che per un gol. Nulla è come un gol, ma un po’ ha ragione: quando vedo lo spazio, prendo la palla e vado uno contro uno, è un momento di felicità dentro la partita. E non è che una partita sia così piena di momenti felici. Non tutti gli allenatori la pensano così: Guidolin mi sgridava, 'Gioca più semplice', Cosmi invece mi diceva 'Vai e divertiti'. E forse i dribbling migliori li ho fatti a Lecce: il più bello con il Siena, il più importante con la Roma, sulla linea laterale ho saltato De Rossi e Heinze e ho segnato da 30 metri. Ero felice, sì"
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