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Mourinho: “Vittoria sofferta. L’espulsione? L’anno scorso brutte parole su di noi”

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Le parole del mister: "Gomez non ricordo che ha giocato in finale, mi sembra contro la Juve in semifinale già con un controllo positivo. Io ho un po' di tosse ma non voglio prendere quello sciroppo lì"
Redazione

José Mourinho ha parlato ai microfoni di Sky dopo la partita contro il Monza. Queste le sue parole:

MOURINHO A SKY

È stata la vittoria della sofferenza. “Penso che loro non meritavano di perdere. Ovviamente sono felice per i punti e principalmente perché ho sentito sempre la mia squadra in difficoltà. Ho visto gente in sofferenza fisicamente e ha sbagliato tanto specialmente chi ha viaggiato tanto. Gli altri non era fini dal punto di vista tecnico. Il Monza ha giocatori bravi e un allenatore bravo e ci hanno messo in difficoltà. Abbiamo vinto con il cuore perché abbiamo fatto il possibile per farlo. Loro hanno avuto opportunità da gol. Partita dal livello tecnico basso ma emozionalmente alto".

Deve migliorare la connessione tra Belotti e Lukaku? “Senza Dybala e Pellegrini ci manca una connessione. Ho cercato di farlo con Aouar ma ha un profilo diverso. Con due attaccanti puri abbiamo fatto risultati positivi però la verità è che quando sono due puri e nessuno dei due è creativo, senza un 10, è più difficile per noi. Loro si sono chiusi, Pablo Marì sembrava un albero, un uomo fantastico per loro. Quando mette Mota e Vignato, che ha fatto benissimo, è stata una buona decisione. Noi abbiamo rischiato per vincere. Abbiamo perso compattezza e loro hanno messo giocatori bravi e veloci. È stata durissima. Quando ho visto la palla di Azmoun sul palo, ho pensato che se questa non era entrata non lo avrebbe fatto dopo. Stephan ha feeling per gli ultimi minuti". 

È stato vicino ad El Shaarawy in questi giorni? "Vicino ma per due minuti. Ho un rapporto molto vero con loro. Meglio una verità brutta che una bugia bella con me. Mi hanno detto "non ti preoccupare mister perché per noi è zero". E io sono stato tranquillo". 

È stato espulso, come mai? “Non lo so. Nessuna parola offensiva ma per un gesto. L’anno scorso abbiamo fatto un'ottima partita a Monza e dopo gente brava ma sena esperienza, ha avuto parole brutte nei nostri confronti. Oggi l’unica panchina che ha fatto uno show e messo pressione all’arbitro è stata la loro. Dopo una partita non devi parlare male. Le mie parole per loro sono “brava squadra, bravissimo allenatore e non meritavano la sconfitta”. 

Dove vuole portare la Roma in campionato? Che Roma vedremo con tutti a disposizione? “Voglio con Paredes e Cristante come base anche se non in tutte le partite ovviamente. Oggi sembravamo con poco equilibrio e con poca transizione. Dopo la sconfitta di Genova il miglioramento è stato con due fissi a centrocampo. Non siamo veloci e nei duelli individuali. Non abbiamo questo talento. Abbiamo cercato un equilibrio e oggi lo abbiamo perso di più con i cambi. Un pareggio in casa con il Monza in 10 o una sconfitta cambiava poco. Sarebbe stato comunque un risultato negativo per noi”.

MOURINHO A DAZN

Esultanza rabbiosa. “Era l'ultimo minuto, l’ho fatto anche col Sassuolo l’anno scorso. Quando segni all’ultimo in una partita che senti che sia difficile da vincere esulti così. Abbiamo preso due pali, tante palle gol ma potevamo anche perdere. Anche loro senza pali hanno avuto due occasioni pericolose. Partita difficile che si poteva perdere, quando sei al 90’ manca solo il recupero ma senti che quel gol può valere i tre punti. Io come allenatore devo allenare le cose che facciamo male più che quelle fatte bene. Non siamo stati bravi, tecnicamente non bravi, fisicamente ho visto gente in sofferenza, gente che è andata in africa come Ndicka e Aouar e hanno fatto due partite da 90’ Paredes ha giocato poco ma viaggiato tanto, dal Perù all’Argentina e ci ha messo 20 ore per arrivare a Roma. Il Monza è stato molto bravo”. 

L’Olimpico ha dato qualcosa in più? "Se sono tifoso e sono a casa e la mia squadra non sta giocando bene io non ho la calma di sostenere la squadra. Per questo sono speciali. La squadra non giocando bene ha mantenuto cuore e clama. E’ una squadra in difficoltà ma sapeva di poterla vincere”. 

Avete faticato nelle posizioni in campo? “Nel modo di pressare dal primo tempo, poi con un giocatore in più e stato più facile. I miei giocatori hanno risparmiato energia. Abbiamo difeso bene nel primo tempo, loro non hanno tirato in porta. Contro il Monza se fai il blocco basso loro giocano e fanno possesso palla. In casa non puoi giocare come abbiamo fatto nel primo tempo. Il cambio di struttura fatto nel secondo tempo è stato un rischio. L’allenatore avversario è molto intelligente e quando vende un cambio di struttura mette Mota e un calciatore fantastico dietro di lui. Bravi loro, fossi in loro sarei dispiaciuto per i zero punti”. 

Sull’espulsione. “L’anno scorso nessuna tensione. Ci sono stati dei commenti brutti ma ci sta. L’espulsione è arrivata per il mio gesto e se l’arbitro pensa che era da roso va bene”. 

 Le dispiace non andare a San Siro? "Mi dispiace non andare in panchina ogni partita in cui non vado" 

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Come ha visto El Shaarawy? Una reazione dell'uomo più che del giocatore? "Penso che è più duro per una persona essere accusato di qualcosa che non ha fatto, piuttosto che essere accusato di qualcosa che ha fatto. Per esperienza quando succede qualcosa di negativo chi soffre di più è sempre la famiglia, la fidanzata, i genitori, il fratello, chi è più vicino. E questo ti fa soffrire ancora di più. Lui mi ha parlato, mi ha detto 'zero, non ti preoccupare mister'. Per questo il club ha fatto un comunicato a supporto, perché sono sicuri al 100%. L'ho visto allenarsi bene, anche la partita in Nazionale gli ha fatto bene per l'autostima. In un momento della partita in cui giocavamo male avevamo bisogno di fare qualcosa per cambiare. Il cambio di struttura e di giocatori ha migliorato la squadra offensivamente e ha lasciato la squadra difensivamente aperta a una possibile sconfitta. Loro hanno avuto delle palle gol. Il mio collega del Monza lo ha notato e ha cambiato la struttura, con Mota e Vignato potevano vincere. La partita è stata di qualità tecnica bassissima, ma di grande qualità emozionale".

"Noi siamo molto più bravi di questo. Non avere contemporaneamente Pellegrini e Dybala è difficile. Se ne hai uno di loro hai un link con i giocatori offensivi. Non averli entrambi cambia tutto per noi. O giochiamo con un altro attaccante puro. Nelle difficoltà abbiamo trovato questa situazione di rischio. Onestamente dico fare un punto o zero punti col Monza non cambia. Abbiamo giocato 20 minuti e non 60 con un giocatore in più, tra cambi, la barella, le interruzioni, ma hai bisogno solo di vincere. Un punto o zero cambia poco, cambia solo l'autostima. Abbiamo rischiato. Se avessimo perso sarebbe stata colpa mia perché ho fatto quei cambi".

Sulle sensazioni in panchina e Gomez positivo in finale a Budapest. "Ho sentito che potevo vincere ma anche che potevo perdere. Si poteva perdere e questo l'ho sentito. Non dico che ho avuto paura perché in panchina non c'è tempo di sentire paura. Loro sono bravi, l'allenatore è bravo, lui anche ha pensato che potesse perdere ma anche vincere. Abbiamo vinto noi. Con Azmoun ed El Shaarawy ci siamo aperti di più, hanno qualità tecnica di alto livello. Abbiamo rischiato lì. Gomez non ricordo che ha giocato in finale, mi sembra contro la Juve in semifinale già con un controllo positivo. Non è un problema mio. Io ho un po' di tosse ma non voglio prendere quello sciroppo lì e farmi controllare".

Dopo Dybala, ora la squadra si appoggia troppo a Lukaku? "Io cerco sempre di avere l'umiltà di pensare agli altri. Ci sono partite in cui gli altri non hanno fatto niente per avere un risultato positivo, altre volte fanno tantissimo. Loro sono stati bravissimi anche in 10, non si sono messi dietro aspettando la fine. Bravi a trasformare una partita di 90 minuti in una partita da 20 minuti, anche questo è un talento. Non è ironia. Io sarei frustrato di tornare a casa con zero punti per quello che hanno fatto. Gagliardini e Pessina, non parliamo di Tonino e Peppino, hanno esperienza, ci hanno creato difficoltà. Per questo ho esultato così".

 

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