Squalifica scampata, almeno stavolta. La Procura Federale ha "punito" Mourinho solo con una ammenda da circa 20 mila euro riguardo le dichiarazioni rilasciate alla vigilia di Sassuolo-Roma nei confronti dell’arbitro Marcenaro e del giocatore Berardi. A riferirlo una nota del club: "L’AS Roma, rappresentata dal suo CEO e dal suo Football General Manager, unitamente al proprio responsabile tecnico, José Mourinho, a seguito delle dichiarazioni dello stesso allenatore nel pre-partita della gara Sassuolo-Roma, e successivamente all’apertura del procedimento conseguente da parte della Procura Federale FIGC, comunicano di aver definito un accordo ex art. 126 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC. L’AS Roma e il proprio allenatore si riportano alle dichiarazioni espresse sia dal Direttore Tiago Pinto, che dal responsabile tecnico Mourinho, successivamente all’apertura del procedimento della PF FIGC, ribadendo il massimo rispetto e la massima collaborazione verso le Istituzioni Federali e l’AIA. Proprio in linea con questa condotta collaborativa, e per il rispetto e la fiducia del Club nei confronti delle Istituzioni arbitrali e della FIGC, l’AS Roma e l’allenatore, aderendo convintamente alla valutazione del Procuratore Federale, accettano su basi consensuali la comminatoria di una sanzione pecuniaria che sarà integralmente devoluta in favore dell'Associazione Italiana Leucemie (AIL), ente che opera per nobili finalità benefiche in concreto aiuto dei più bisognosi".
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Mourinho, squalifica scampata: accordo Roma-Procura per una multa
L’allenatore portoghese e il club hanno patteggiato la scorsa settimana e la Procura ha accettato, varando una sentenza mite che non impedirà a Mourinho di poter sedere in panchina nel prossimo ciclo terribile di partite in campionato. L’importo, fanno sapere i vertici federali, sarà devoluto in beneficienza all’Ail. A far scattare l'allarme in Procura erano state le frasi del tecnico in conferenza stampa soprattutto nei confronti della designazione arbitrale: "Sono onesto e dico che mi preoccupa l'arbitro (Matteo Marcenaro della sezione di Genova, ndr): lo abbiamo avuto tre volte come quarto arbitro e non penso che abbia la stabilità emozionale per partite di questo livello. Non mi lascia tranquillo il profilo dell'arbitro e il VAR (Marco Di Bello della sezione di Brindisi, ndr): con lui abbiamo avuto spesso sfortuna e non abbiamo sempre accettato un determinato profilo di lavoro”.
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