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Mourinho: “Se con il Milan devo giocare io lo farò. Risultato ingiusto”

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Le sue parole: "Questa è una squadra unita, nelle difficoltà siamo sempre insieme e anche i tifosi, dei quali Francesco (Totti, ndr) è uno dei più rappresentativi sono orgogliosi della squadra"
Redazione

José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sfida contro l'Atalanta. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN

Dopo le fatiche europee, Roma meno brillante e il pallone girava più lento. “Non sono d’accordo. Penso che con le nostre limitazioni, abbiamo fatto un’ottima partita. Se non è ovviamente possibile togliere gli episodi alla partita, che fanno parte della gara e possono decidere il risultato. Ma sono stati veramente gli episodi, perché nel primo tempo abbiamo controllato la partita, senza creare tanto ma l’abbiamo controllata completamente. Il primo gol è un episodio perché c’è un giocatore che perde palla sul lato sinistro, poi arriva sulla destra dove Tammy deve prendere un fallo e non l’ha preso. Poi sul cross abbiamo guardato la palla e Pasalic ha fatto gol. Poi nel secondo tempo non ho visto grandi differenza, abbiamo fatto dei cambi ma è stato ancora nostro. Dopo il 2-1 c’era la sensazione che si potesse giocare, invece c’è stato un altro episodio a decidere. Se sabato devo giocare io, gioco io. Questa è una squadra unita, nelle difficoltà siamo sempre insieme e anche i tifosi, dei quali Francesco (Totti, ndr) è uno dei più rappresentativi sono orgogliosi della squadra. Abbiamo chiuso in 9 e abbiamo preso un palo che poteva farcela giocare fino alla fine. Per me è difficilissimo essere critico con questa squadra, giochiamo con i nostri limiti, il risultato di stasera non dico che è ingiusto perché gli episodi fanno parte della partita, ma quando sbagli paghi. Ma come atteggiamento, dei giocatori in panchina anche, sono super soddisfatto dei ragazzi”.

C’è anche una componente di sfortuna visti tanti pali? “Prendere pali significa che crei tante situazioni ed è una cosa positiva. Poi ‘è sfortuna, poca efficacia, scegliete voi. Gli infortuni fanno parte della partita, noi abbiamo cercato di proteggere la gente che scientificamente ha evidenziato più stanchezza rispetto a giovedì. Abbiamo cercato di proteggere Dybala da infortuni, Matic e Spinazzola dalla stanchezza. Bove, Solbakken e chi ha giocato ha fatto una partita positiva. Poi quando eravamo nella partita, con tutta la ‘carne’ dentro, abbiamo preso quel terzo gol. Ma l’abbiamo preso tutti, non solo Rui Patricio”.

È preoccupato per gli infortuni? “Quanto manca qualcuno è sempre un problema. Per alcuni è un piccolo problema, per altri è un grandissimo problema e per noi è un grandissimo problema. Perché Smalling è Smalling, Llorente si stava adattando bene e ora è fuori anche lui, quindi sarà durissima. Magari una sconfitta col Feyenorod sarebbe stata la soluzione migliore per lottare fino alla fine in campionato. Sono triste per il risultato, ma contento dei ragazzi”.

Totti: Dopo le parole che ha detto ora sono ancora più fiducioso che con lei al timone possiamo andare lontano sia in Champions che in Europa League. Sono fiero di voi, di quello che ha detto e della squadra, noi tifosi siamo dietro di voi per incitarvi sempre di più perché ve lo meritate.

Mourinho: “Ciao capitano. Sei un capitano, puoi darmi del tu. Grazie delle tue parole, non possiamo fare miracoli ma un ‘miracolo’ c’è ed è questa empatia tra squadra e tutti voi tifosi. Fuori casa e all’Olimpico la gente capisce i principi di questa squadra. Giochiamo bene o male, vinciamo o perdiamo, siamo sempre insieme fino alla fine. Per sabato magari potevi darci un aiuto, ma avrei più bisogno di Aldair che di te”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Un calo di tensione? "Non mi preoccupa il calo di tensione. Non c'è niente da fare, l'unica cosa che si può fare è lavorare, quando si può farlo. Non abbiamo lavorato da giovedì a oggi, mi preoccupa quando i giocatori fondamentali non possono giocare. Smalling ad esempio lo è. Senza Smalling vedi quali sono i nostri risultati, vedi l'importanza di questo giocatore per noi. Per tanti non è un problema gigante, per noi lo è. Questi siamo noi, quelli che quando perde l'allenatore è fiero della squadra. Abbiamo perso per degli episodi che fanno parte della storia della partita, oggi abbiamo fatto qualche cambio obbligatorio. Anche con 9 giocatori abbiamo colpito il palo e per poco non riapre la partita, sono super contento, tutti noi stiamo facendo un lavoro sui nostri limiti, l'unica cosa che mi rende triste è il risultato".

Dybala come sta? "Prima di tutto sta male sull'adduttore, non ha avuto tempo per recuperare. Dopo il fallo di Palomino è rimasto come un giocatore in meno. È un problema traumatico, ma per Abisso non è successo niente. Ma non abbiamo perso né per il sole, né per l'arbitro".

La difesa a quattro? "Si lavora, la squadra che gioca praticamente sempre a cinque è dura cambiare, lo abbiamo fatto contro la Sampdoria, ma non c'è tanto tempo per lavorare. È dura per noi, siamo arrivati a questa situazione dove potevamo stare fuori dall'Europa, sarebbero state sette partite senza nessun tipo di pressione. Potevamo stare soltanto in una delle due, la scelta è ovvia. Non riesco a fare delle scelte. Non sono cresciuto così come allenatore, sono cresciuto giocando con rose da 20-22 giocatori top dove un giorno giocava Benzema, l'altro Higuain. Dobbiamo pensare partita dopo partita, col rischio che non facciamo Champions o campionato, ma c'è anche il rischio di vincere l'Europa".

Smalling? "Se non facciamo un comunicato ufficiale posso dire che non gioca col Milan".