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Mourinho-Samp, odi et amo tra manette, crolli di coppa e il 25 aprile

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Il portoghese affronta domani la sua bestia nera italiana contro la quale esordì in Italia. E che incroci con la Roma…

Francesco Balzani

L’esordio in A, il ko più pesante ai tempi interisti, le manette e poi il regalo di Pazzini. La Sampdoria non è un avversario qualunque. E’ mille colori, come cantava Pino Daniele dedicandola sempre a una città di mare. In questo caso è un mix di ricordi agro-dolci per lo Special One che contro i Doriani ha la peggiore media della sua avventura italiana: 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Una bestia nera, fino al maledetto 25 aprile. Domani il portoghese ritrova il suo avversario più ostico e ha l’occasione per chiudere al meglio l’anno prima di Natale e proiettarsi poi alla doppia sfida di gennaio con Milan e Juventus. Ma andiamo per ordine e riavvolgiamo il nastro a 12 anni fa.

L’esordio rovinato e il crollo di coppa

Nel primo di Mou alla guida dell’Inter, infatti, ci sono solo amarezze. L’esordio assoluto del portoghese in serie A arriva sabato 30 agosto del 2008 a Marassi contro la squadra all’epoca allenata da Mazzarri. Dopo il vantaggio di Ibra, però, arriva il pari di Del Vecchio (Gennaro, non Marco) e per Mou la prima è rovinata. Avrà tempo per rifarsi. Nella gara di ritorno tanta sofferenza e la rete di Adriano, ma è in semifinale di coppa Italia che la squadra di Genova fa davvero arrabbiare Josè. All’andata Cassano e compagni passeggiano sull’Inter costruita per lo scudetto vincendo 3-0 (al ritorno non basterà l’1-0 firmato da Ibrahimovic). Al termine di quella partita arriverà lo sfogo di Mourinho che somiglia tanto a quello sentito a Roma dopo la figuraccia di Bodo. "Abbiamo regalato tre gol. Quando non ci sono tutti la squadra non ha la stessa qualità, ma abbiamo deciso di cambiare perché è umanamente impossibile giocare tutte le partite. Ma quando mi chiedono perché non gioca questo o quest'altro, ora forse si è capito". Da quel momento in poi l’Inter volerà senza più fermarsi. Anzi sì.

Le manette e il 25 aprile: la Samp toglie e dà

Perché nella stagione successiva proprio la Samp blocca l’Inter due volte favorendo la rimontona della Roma di Ranieri. All’andata la squadra passata in mano a Delneri vince 1-0 con gol di Pazzini a Genova. Una delle prestazioni più brutte dell’Inter del Triplete. Era il 20 febbraio del 2010 e i nerazzurri, arbitrati da Tagliavento, finiscono in 9 contro 11 già la fine del primo tempo. Espulsi sia Samuel che Cordoba per doppia ammonizione a causa di interventi violenti. A favore di telecamera Mourinho fece il clamoroso gesto delle manette come a dire: “Allora arrestateci tutti”. Che anche qui somiglia molto al “ci fanno sembrare una squadra di assassini” dopo il rosso a Felix. La tensione proseguì anche fuori dal campo tanto che il giudice sportivo assegnò due giornate di squalifica a Cambiasso e Muntari. Mou prese tre giornate di squalifica e 40 mila euro di multa. E da quel momento arrivò il lungo silenzio stampa. Una rabbia di certo passata dopo la vittoria maledetta per 1-2 all’Olimpico da parte di Pazzini e compagni. Un crollo inatteso della Roma che si era portata in vetta alla classifica e già pregustava il quarto scudetto. Ma è meglio non ricordare in questo caso. Domani Mou ha l’occasione per portarsi in “vantaggio” con la Sampdoria e infrangere un piccolo tabù, senza manette. Si spera.