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Mourinho: “Ci serve gente con esperienza, oggi salvati da Rui Patricio”

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"Kumbulla il migliore in campo. Dovevamo fare subito gol nel secondo tempo, abbiamo controllato la gara ma poteva finire 1-1"

Redazione

La Roma torna alla vittoria e Mourinho può tirare un sospiro di sollievo. Contro il Cagliari è bastato un calcio di rigore di Sergio Oliveira. Queste le parole del tecnico a fine match:

MOURINHO A DAZN

Perché la Roma non chiude le partite? Non ho risposta.

Quanto è importante la vittoria? La vittoria è super importante. Dovevamo fare subito gol nel secondo tempo, abbiamo controllato la gara ma poteva finire 1-1 se non fosse arrivata la parata di Rui Patricio. Abbiamo dominato con e senza palla. Loro giocano un calcio diretto, ma abbiamo avuto controllo. Il risultato conta e poteva finire anche 1-1. Io ho sentito la pressione ma quando giochi così bene non dovresti sentirla. Potevamo anche perdere dei punti.

Mancini e Kumbulla che tipo di prestazione hanno fatto? Kumbulla è stato il migliore della partita. Mi dà una grande soddisfazione perché lui nella stagione ha avuto difficoltà e io sono stato aggressivo con lui. Lui è rimasto tranquillo e umile. E' meglio nella difesa a tre ma ha fatto una buona partita anche Mancini. Anche i due del centrocampo hanno fatto bene e hanno fatto ciò che non hanno fatto contro la Juve. Oggi Veretout e Sergio hanno lavorato bene. Ieri ho finito l'allenamento con Felix, Abraham, Zaniolo e Pellegrini contro il portiere solo per dargli fiducia.A  Felix è difficile chiedere di più, gli chiedo di usare la velocità e la profondità ma non pretendo la freddezza davanti al portiere. Tammy non è in grado di nascondere la frustrazione quando sbaglia lui o sbagliano gli altri. Zaniolo ha fatto una partita bella anche nella difesa della palla. Nel primo tempo però deve fare gol di prima dopo la palla di Felix. L'ha controllata e poi l'ha persa. Io spero che nelle partite segneremo tanto perché siamo la squadra che fa più conclusioni.

Pensa che si possa vedere la personalità in questo ciclo per sapere dove potete arrivare? Abbiamo fatto fatica contro il Cagliari. Era importante vincerla al di là del risultato. Loro sono andati fino alla fine nonostante la pressione nel finale. Tu puoi pensare che le prossime squadre sono più deboli ma io ricordo le sconfitte contro Bologna e Venezia. La vittoria non è scontata. Oggi è arrivata ed è molto importante.

Aveva bisogno di uno come Oliveira, è stato ovunque... Abbiamo bisogno di più Sergio. Di giocatori con esperienza che sanno cosa fare in determinati momenti della partita. Non è un regista come Pirlo o Pjanic ma ne avevamo bisogno. Niles ci dà opzioni e ci permette di restare calmi se manca Karsdorp. Gli acquisti migliorano le nostre opzioni.

MOURINHO IN CONFERENZA

Vittoria che serviva, qual è stato l’elemento che le è piaciuto di più? Oliveira? È uno che si prende le responsabilità, vedi nel rigore, anche in questo è un valore aggiunto. Il rigore non è la sua dimostrazione di personalità, oggi quando parlavamo dei rigoristi tutti e cinque i giocatori che erano con me al tavolo volevano tirarlo. Anche Pellegrini e Veretout che hanno sbagliato gli ultimi. Non abbiamo problemi di personalità e coraggio di andare lì. Ha tirato bene e ha fatto un gol decisivo, ma la dimostrazione di personalità è nell’organizzazione della squadra, è stato importante in fase difensiva e offensiva. E’ stato importante come criterio, ha sbagliato un passaggio per stanchezza, ha giocato bene, semplice, lui e Veretout hanno fatto molto bene, con la copertura a Mancini e Kumbulla. Ha dimostrato qui la personalità ma non è una sorpresa per me. Se conosco bene un campionato è quello portoghese, lui lo conoscevo molto bene. Non avevo mai pensato che potesse essere possibile il suo arrivo.

Ci sono state occasioni per chiuderla. Magari Walter arriva qui e dice che era una partita da pareggio. Poteva esserlo, ma poteva anche essere da 5 o 6 a 0. E questo è drammatico, scherzavo col dottore che domani devo farmi controllare a Villa Stuart. Per le statistiche magari non ci sono grandi gol sbagliati ma quando parti a centrocampo con 2 contro 2 o 3 contro 3 quella è metà gol, sono tutte occasioni che devono chiudersi col gol. Zaniolo, Abraham, Felix, Mkhitaryan devono fare meglio. Poi la partita è andata in quella direzione, il Cagliari è così che ha vinto le partite, con la costruzione lunga, le rimesse in area negli ultimi minuti, gli angoli con 6 o 7 giocatori oltre i 188 cm. Dobbiamo ‘matare’ la partita, mi devono dare la possibilità di sedermi in panchina tranquillo a bere. Ma dopo due sconfitte, soprattutto l’ultima difficile da dimenticare, i ragazzi hanno fatto una partita con personalità, qualità e gioco. Non era facile neanche cambiare tutto con Veretout dentro a 10 minuti dalla partita e Pellegrini fuori. La squadra è stata brava e, non so se lui ha toccato palla (Keramitsis, ndc), è uno in più che non dimenticherà che la sua prima partita con la Roma è stata con me.

Il limite principale della Roma ad ora non chiudere le partite? Abbiamo tanti limiti, diversi problemi. Oggi per esempio e contro la Juve, se la società o Tiago Pinto non avessero preso Maitland-Niles eravamo morti. Quando non c’è Karsdorp siamo in difficoltà e in alcune posizioni siamo in difficoltà. Vina è da solo, è un po’ la stessa cosa. Ma questi problemi a livello di squadra ci danno più opzioni. Oggi Veretout era in panchina e mi piace molto avere un Veretout in panchina, anche se magari non piace a lui. Come piace a Inzaghi, Allegri e Pioli piace avere i giocatori che hanno in panchina. Noi in condizioni normali, senza giocatori squalificati o infortunati, El Shaarawy che torna, abbiamo una rosa più equilibrata. Nel gioco si dice che abbiamo problemi difensivi, oggi se pareggiamo 1-1 la gente analizza il gol del Cagliari e trova qualche giocatore che ha sbagliato movimenti. Chi lascia Joao Pedro attaccare il primo palo, chi lascia Nandez. Non ci sono problemi difensivi se vinci 4-0 e per questo per me è difficile analizzare le cose isolate. E globalmente oggi abbiamo fatto una partita per vincere, non facile ma molto facile.

Su Mkhitaryan e la sua posizione: con Pellegrini in campo la Roma avrebbe giocato con l’armeno a centrocampo? Certo, ho detto al giocatore che la partita era andata nella direzione che non volevo. Anche a fine primo tempo ho detto che non potevamo arrivare fino alla fine con l’1-0 e se non avessimo segnato dovevamo avere sempre la palla. Sapevo che sarebbe andata così, volevo avere la palla. Veretout ha fatto bene, Mkhitaryan in quella posizione si sente tranquillo e soprattutto mi è piaciuto molto Kumbulla. Lui è cresciuto a tre e si sente meglio in quel modo. Ho chiesto alla linea difensiva di giocare alto e lui lo ha fatto, ha avuto criterio con la palla che da lui usciva sempre pulita. Sono contento, nonostante le occasioni sbagliate. Ma se devo scegliere un giocatore scelgo lui, visto che ha avuto tempi difficili in cui ho perso anche la fiducia in lui dopo Bodo, ma è un ragazzo straordinario che vuole sempre lavorare e migliorare. E per questo sono molto contento di dire che oggi lui è stato un mio giocatore.