Mourinho: Real, Manchester e Chelsea. La crisi del terzo anno colpisce ancora

La crisi dei matrimoni di solito arriva al settimo anno. Ma il calcio oggi vive di tempi più stretti. E per Mourinho le crisi importanti ultimamente arrivano sempre al terzo anno, nelle rare occasioni in cui è rimasto per così tanto in un club. Oggi la Roma sembra vivere un lungo addio dal tecnico che l’ha portata due volte in una finale europea ma che sembra svuotato di entusiasmo. Ma non è la prima volta, appunto. Dal 2010 (e quindi escluse le prime esperienze con Porto e Chelsea) lo Special One ha sempre perso la panchina alla terza stagione con dinamiche molto simili tra loro: giocatori usurati, qualche problema di spogliatoio, risultati deprimenti dopo grandi successi. In principio fu il Real Madrid dove però rimase fino a fine stagione prima di andare via salutando quindi un anno prima della fine del contratto. Il Real, abituato ovviamente a portare un trofeo in bacheca in stagione, perde la Liga, la coppa di Spagna con l’Atletico e la Champions in semifinale col Dortmund. Risultati importanti, ma non per un club del genere.

Ma l’analogia più importante riguarda la seconda storia col Chelsea. Alla terza stagione nello spogliatoio dei Blues avviene una spaccatura importante. I risultati ricordano, ahinoi, quelli di quest’anno. Il 27 ottobre il Chelsea perde ai rigori con lo Stoke City e viene eliminato negli ottavi di finale della Coppa di Lega. Il 17 dicembre 2015, dopo una partenza pessima in campionato, la squadra è al sedicesimo posto dopo sedici turni di Premier. Al 12° ko il club decide di rimuoverlo dall’incarico. Iter molto simile al Manchester United. Dopo due anni di sali e scendi con la vittoria dell’Europa League e un secondo posto, al terzo anno arriva l’esonero dopo 17 giornate in cui colleziona 5 sconfitte e 5 pareggi.  Si tratta del peggiore per punti ottenuti in campionato dal Manchester dal 1990. Al Tottenham non avrà questa possibilità perché l’esonero arriva alla seconda stagione. Anche in questo caso, oltre ai risultati, è pesato il comportamento di alcuni calciatori. 

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