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Mourinho: “La difesa a 3 non mi piace, alla squadra sì. Siamo un gruppo unito”

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Le parole dello Special One: "Mkhitaryan ovviamente non è un regista, ma adattarlo è stata una scelta felice. È quello che pensa meglio: ora si è trasformato in un calciatore fondamentale in relazione a questo"

Redazione

José Mourinho ha commentato il pareggio acciuffato all'ultimo minuto dalla Roma contro il Sassuolo nel post-partita. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN

Cosa lascia questo pareggio? Quando stai perdendo al 90esimo e poi pareggia cambia la dinamica emozionale. Prima della partita non avrei accettato al pareggio e neanche all'intervallo, al 90' avrei detto: "Grazie mille". Posso paragonare questa partita a quella con Verona o Venezia. Oggi siamo riusciti ad arrivare al pareggio, non lo volevamo ma è comunque un punto. Non abbiamo perso nelle ultime 4 partite di Serie A. Sicuramente potevamo fare di più, penso al pareggio contro il Genoa. Ma c'è stato feeling di squadra nel finale.

Oggi è mancata tecnica negli ultimi metri? Venire qui e fare magari 50% o 51% a testa come possesso palla non è facile. Questo vuol dire che abbiamo avuto stabilità nel possesso, anche grazie a Kumbulla. C'è mancato poi ordine nell'altra metà campo. C'erano poche opzioni per giocare palla dentro; Felix ha avuto solo una possibilità sulla profondità. Nell'ultima parte di partita si sentiva che la squadra stava migliorando. C'è frustrazione per il pareggio ma è comunque un punto

La Roma non ha perso la testa nel momento di svantaggio, nonostante tutta la situazione. (lo interrompe) C'è solo una notizia che io non posso negare. Tutte le altre sono zero, è giornalismo di quinta classe, senza etica, senza l'essenza del giornalismo che è la verità. Se questo gruppo ha una qualità è nell'empatia. Tutti possono dire che io o la squadra è scarsa, ma il gruppo è molto unito. Calcisticamente possiamo avere limitazione, il secondo gol è da non dormire stasera e avere gli incubi. E così per altre azioni, ma siamo un gruppo unito.

Come vede la difesa a quattro o a tre? I giocatori devono stare a loro agio in campo. Non è la mia idea di calcio preferita, ma è un po' la conseguenza delle loro caratteristiche. Dobbiamo cercare di fare un puzzle dove i calciatori si sentono meglio.

Sergio Oliveira e Pellegrini insieme come li vede? Entrambi possono fare meglio dal punto di vista individuale e in coppia. Su Pellegrini c'era un rischio da prendere per arrivare al risultato. L'interazione poi è da migliorare. Sono giocatori di qualità, ma per giocare lì davanti e farla girare, decidere il ritmo della partita, non abbiamo calciatori con queste caratteristiche. Mkhitaryan ovviamente non è un regista, ma adattarlo è stata una scelta felice. È quello che pensa meglio: ora si è trasformato in un calciatore fondamentale in relazione a questo. Dobbiamo ovviamente migliorare, abbiamo la Conference League da giocare. La squadra sbaglia se pensa non ci siano squadre di qualità. Ho visto l'altro giorno il Rennes e mi ha fatto un'ottima impressione

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA 

Come legge i due gol subiti? Tattica individuale. Una cosa è tattica collettiva, un'altra quella individuale e abbiamo sbagliato: nel primo gol la profondità di Traore, ma può succedere. E il secondo gol è un principio individuale basico e abbiamo sbagliato anche lì. Noi volevamo vincere, siamo arrivati qui per prendere 3 punti, ma è un punto che come minimo ti dà la sensazione che sono 4 partite di fila senza sconfitte in Serie A, 8 punti in 4 partite, che non è incredibile ma non è un disastro. Ci sono partite con tante similitudini: a Venezia, a Verona, a Bologna, quando questa squadra è sotto va avanti fino alla fine e penso che per merito nostro siamo arrivati al pareggio, non è un punto che volevamo ma è un punto.

Cosa c'è stato con Berardi a fine partita? La Roma ha giocato meglio a San Siro rispetto a oggi. Durante la partita io e lui abbiamo scambiato qualche parola, parole educate. Io gli dicevo che un giocatore bravo come lui non ha bisogno di simulare, lui mi diceva che non simulava. E' finito tutto bene. Sul gioco, abbiamo avuto più armonia a San Siro. Oggi in determinati momenti abbiamo perso ordine, tattica, posizionamento dei giocatori, abbiamo ritrovato questo equilibrio un po' tardi. Mkhitaryan è il giocatore che ha più stabilità nel suo gioco, nelle sue scelte. Non è un regista ma è un giocatore che dà organizzazione e nel secondo tempo l'ho visto un po' isolato. Pareggiare non è lo stesso che andare a casa senza niente ma sono contento per il messaggio, io non ne avevo bisogno ma magari qualcuno ne aveva bisogno: possono dire tutto quello che vogliono sul gruppo ma è intoccabile, a livello di empatia, amicizia.

El Shaarawy infortunato: aveva detto che erano tutti disponibili... Voi mi avete chiesto se qualcuno pagherà il mio sfogo, io ho detto che nessuno lo avrebbe fatto, mi ha lasciato la possibilità .

Aveva provato anche la difesa a 4... Abbiamo giocato come ci siamo allenati, non abbiamo provato la difesa a 4. Questa squadra senza Zaniolo, senza El Shaarawy, come giochiamo con 3 attaccanti?.

Il 4-2-3-1 rimane il suo modulo preferito? Fino a che finisco la mia carriera, ma una cosa è quello che tu preferisci, un'altra è cosa hai a disposizione. Giocare a 3 è un adattamento, è un modo per cercare di costruire in prima fase.

Il rigorista chi è? Vuoi la verità? Il primo rigorista è Sergio Oliveira. Ha preso il pallone Tammy, come ha fatto a Torino. A Torino Veretout voleva tirare e si è generato qualcosa di non positivo. La mia sensazione è che oggi Sergio gli abbia lasciato il pallone, penso perché non ho parlato di questo, e Sergio credo abbia avuto la maturità giusta, lasciando il tiro a Tammy, ma il rigorista oggi era Sergio. Ci siamo allenati per una settimana sui rigori, anche prima dell'Inter e prima di oggi, la mia decisione per oggi era Sergio. Io mi sono nascosto nel tunnel: ho visto ma mi sono nascosto perché potevo avere una reazione ed era meglio non farmi trovare dalle telecamere.

MOURINHO A ROMA TV+

Prima della partita non è quello che volevamo noi però quando arrivi al 90’ e stai perdendo prendere un punto ti da un feeling positivo. Possiamo dire che abbiamo fatto 4 partite di campionato senza perdere. Siamo venuti qua con un’altra intenzione”.

Bisogna ripartire dall’unità di questo gruppo?“E’ il punto più forte della squadra. E’ una squadra empatica con rispetto tra tutti noi. La partita di oggi non si è può parlare di periodi. Si può parlare di errori. Se guardi il secondo gol la posizione di Traorè è un principio di tattico base. Un calciatore giovano anche sa che deve posizionarsi in base al pallone e all’avversario. Abbiamo fatto questi errori e abbiamo perso punti. Arrivare al 90’ sotto si può parlare di un punto conquistato”.