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Mourinho: “La rosa? Ok in quattordici, ma voglio recuperare gli altri”

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Le parole del tecnico dopo lo 0-0 con il Napoli: "Quella sconfitta resta nella storia, dovevo mandare un messaggio"

Redazione

La Roma gioca bene contro il Napoli, ma non va oltre lo 0-0. Soddisfatto della prestazione José Mourinho, che ha commentato così la sfida dopo il fischio finale.

MOURINHO A DAZN

Il primo pareggio, che partita è stata? Per me è stata una grande partita, con la tensione e la pressione mi è sembrata di alto livello. Zero a zero mi sembra bene, uno a zero per noi bene, uno a zero per loro bene. E' stata dura per tutti. Una partita di alto livello, intensa e di grande concentrazione. Non dico paura ma rispetto e grande concentrazione in difesa. Grande sforzo per chiudere possibilità di contropiede. Una partita di alto livello.

Fase difensiva fatta bene... Menomale che non hai visto la partita di Bodo (ride, ndr).

Avete cambiato tanto, dove avete lavorato? Due terzini stanno migliorando, la copertura diagonale di Veretout e Cristante è molto buona, si sentono in comfort a uscire a pressare perché l'altro dà copertura. Anche Zaniolo e Mkhitaryan dovevano chiudere spazi interni. Per la posizione di Fabian Ruiz, Pellegrini si è abbassato di più. Invece che 4-4-2 difensivo era più Tammy tra i centrali. La partita molto intensa, ho visto gente stanca, stanchezza che mi piace perché hanno lavorato tanto. Quando Insigne inizia a venire dentro è importante che Veretout e Cristante chiudano. Abbiamo avuto le nostre opportunità e loro le loro. Partita dura e magari unica, due allenatori con due cartellini rossi. Io perché chiedevo palla per me e non ero contento della decisione. Nessuna parola fuori luogo. Una partita dove noi due abbiamo preso rosso ma l'arbitro non ha arbitrato male ma ha fatto un lavoro positivo ed equilibrato. Nessuno di noi va a casa felice ma andiamo tutti a casa con la sensazione che il risultato è giusto.

Se voleva una reazione dopo la partita di giovedì l'ha avuta... Quando si fa una ca*ata grossa come la nostra la prossima partita è molto difficile, hai un peso completamente diverso. Giocare col Napoli non è facile. La squadra ha giocato e ha cercato di vincere. E' un tipo di partita in cui devi essere umile e tutte e due le squadre l'hanno fatto. Anche loro volevano vincere. Spettacolo magari non fantastico ma in panchina la sensazione è di una partita in cui sono ancora stanco.

Perché ha mandato in tribuna quei calciatori? Sono cose di spogliatoio e sono messaggi di spogliatoio. Sono performance negative che anche con la panchina piena di ragazzini era un messaggio per me importante. Ci sono partite e partite, voi avete fatto partite dove siete andati a casa arrabbiati perché non hai giocato bene ma la partita rimane nella mia storia.

Conti di recuperarli? Certo, non sono giocatori che hanno una croce davanti alla faccia ed è finito.

Ti è piaciuta di più la Roma con la Juve o quella di stasera? Sono state due partite diverse. Abbiamo dominato più con la Juve, abbiamo avuto più controllo di palla anche perché la Juve con l'1-0 ha abbassato il blocco e non ha pressato come il Napoli. Oggi abbiamo avuto più transizione e meno capacità di costruire da dietro. Oggi mi è piaciuta l'organizzazione e come abbiamo "controllato" Osimhen nell'uscita in profondità. Due partite che mi sono piaciute per ragioni diversi e che mi danno la sensazione che la nostra squadra di 11-14 giocatori mi piace veramente e c'è materiale umano per lavorare. Abbiamo giocato con 2 delle 4 squadre più forti d'Italia e abbiamo preso un punto.

Ha parlato molto con Insigne... Insigne è un ragazzo divertente, scherzavamo. Lui è pesante chiedeva sempre il cartellino e gli ho detto di giocare e lasciare in pace l'arbitro (ride, ndr).

MOURINHO IN CONFERENZA

Abbiamo visto tante cose positive: cosa le è piaciuto di più? 
La partita. Secondo me è stata di alto livello, con due squadre che giocano ad alto livello. Una partita tattica, fisica, con qualche difficoltà tecnica. Con quel campo non è semplice essere tecnici. C’è una cosa che poi non capisco, il campo è bello perché la sabbia è verde. E’ pieno di sabbia, dalla tribuna sembra bello ma lì è dura. Però grande partita, il risultato magari è anche corretto. Ci sono state delle occasioni per segnare per noi e per loro, ma la partita l’abbiamo finita tutti stanchi per l’intensità, l’aggressività, la voglia di vincere e il non accettare il pareggio. La cosa che mi è piaciuta di più è che loro arrivavano al top per punti, fiducia e gioia, noi dopo una sconfitta immeritata a Torino e anche il disastro in Norvegia con altri giocatori. Il controllo emozionale, la forza psicologica di entrare in campo con il peso duro di quella sconfitta mi è piaciuto molto. Abbiamo giocato una partita difficile, meritavamo più dei punti che abbiamo. Però siamo lì, dobbiamo continuare a lavorare, mercoledì c’è una partita dura a Cagliari e andremo con tutto quello che abbiamo.

Con gli stessi uomini anche con la Juve avete giocato alla pari: è questa consapevolezza che vi può portare avanti? 
Mi avrebbe fatto piacere avere oggi al 70’ due terzini freschi, veloci, intensi per cambiare la partita ma non li abbiamo. Mi sarebbe piaciuto avere anche altre cose che non abbiamo, ma l’ho detto ieri, non ce l’abbiamo perché abbiamo speso tanti soldi per pulire, prima di poter invertire tutto sulla costruzione. Abbiamo una rosa dicotomica, non so se si dice anche in italiano come in portoghese. E questo dobbiamo gestirlo, se vuoi sapere la formazione che gioca a Cagliari te la dico subito: sarà la stessa.

Sulle tante espulsioni. 
Di solito sono uno che viene espulso, oggi siamo stati espulsi in due. Magari arrivo a casa e analizzo la partita e il mio punto di vista è diverso, ma la mia sensazione è che sia stato un lavoro positivo da parte dell’arbitro. Io se fossi stato il direttore di gara non ne avrei dato neanche uno dei due gialli, io avrei detto ‘Mourinho, stai tranquillo’. Lui invece subito il giallo. Mi sono girato verso la mia panchina facendo qualche gesto ma lui è venuto lì. Mi è sembrato abbastanza bravo l’arbitro, non ci sono state cose grosse che hanno influenzato il risultato come a Torino. Poi i gialli, i rossi, quelle cose, non penso fossero giusti ma è la sua decisione.

Andrai a dormire con qualche rimpianto? 
Sicuramente. Contro la Juve non meritavamo di perdere assolutamente e oggi è un punto perfettamente accettabile. Potevamo vincere ma potevamo anche perdere, hanno avuto una palla gol anche nel finale. Nell’organizzazione di gioco siamo stati bravissimi, non era facile costruire di più, non abbiamo mai accettato il loro dominio. Quando fisicamente si sentiva che l’intensità si stava abbassando da parte del Napoli io non l’ho fatto perché se si abbassa l’intensità si abbassa anche la qualità. Un punto in queste due partite non è buono, ma nella mentalità nessuno di noi oggi va a casa con la sensazione che il Napoli avesse solo vittorie e noi abbiamo preso un bel punticino. Non è stata questa la mentalità. E non sarà diverso con Cagliari e Milan. Giocheremo con lo stesso tipo di mentalità che abbiamo noi.

Quanto è stato difficile mandare in tribuna i ragazzi?
 Chi sceglie la panchina e chi gioca non sono io, sono loro. Sono loro che prendono le decisioni, non io. E’ semplice. Il calcio è un mondo un po’ crudele, per tutti, soprattutto per gli allenatori. E anche con i giocatori devi essere crudele. Però non sono giocatori che hanno una croce sulla foto e con me hanno chiuso. Domani è un altro giorno e ripartono da zero.

Come ha ritrovato lei e Spalletti rispetto a tanti anni fa? Più vecchio di 10 anni mi sento. Io penso che l’allenatore è un lavoro in cui finisci di migliorarti solo quando smetti. Non dipende dall’età, dalla condizione, è un accumulare esperienza. Guarda Ranieri, ha 70 anni ma è più giovane di qualche ragazzino che conosco io. Sono molto contento di ritrovare tutti quelli che erano con me in quegli anni, ma anche di una generazione di ragazzi come Italiano, Dionisi, che provano cose diverse da noi e insieme possiamo fare una Serie A bella. In queste nove partite che abbiamo giocato, poi non so se dimentico qualche partita dove sono andato a casa non molto felice di qualche decisione, ho la sensazione che sia un bel campionato. Lo 0-0 di 20 anni fa è uno 0-0 diverso da quello di oggi. Nessuno all’estero è contento di vedere uno 0-0, oggi invece penso che abbiano visto tutti uno 0-0 di grande qualità.

Tra Napoli e Milan c’è una capolista più meritevole? 
Secondo me non è importante. Sono a pari punti, non è importante. Tu guardi la classifica dell’anno scorso e puoi capire le differenze, dove sono le squadre con più potenziale. Per noi essere lì al quarto posto ci motiva, perché siamo una squadra con dei limiti e abbiamo fatto quel campionato l’anno scorso.

MOURINHO A ROMA TV+

E' vero il calcio vuol dire fare punti e in queste tre abbiamo fatto un punto. Nel calcio di costruzione è importante osservare qualità, evoluzione, modo di giocare, psicologicamente come i miei affrontano squadre di livello top. Con Juve e Napoli partite di alto livello, partite aperte, avversari duri, con fiducia qualità spirito. Ripeto, per me partita di alto livello.

C'è sempre questo spirito quando si affrontano grandi avversari, probabilmente questo piccolo scatto lo state facendo. Tanti dicono che abbiamo un record negativo contro le big. Ma si è visto che non c’è complesso e siamo venuti qui per vincere. Abbiamo giocato contro una grande squadra però abbiamo giocato anche noi da grande squadra.