La partita numero mille resterà indimenticabile per tanti motivi per Jose Mourinho. Il tecnico della Roma è impazzito di gioia al gol di El Shaarawy, che gli ha regalato la vittoria. Le sue parole a fine match:
news as roma
Mourinho: “Oggi sono tornato bambino, è stata una partita speciale”
Le parole del tecnico a fine match: "Ho mentito dicendo che non era un match speciale, ricorderò sempre questa partita e non volevo una sconfitta. Oggi poteva finire 6-6"
MOURINHO A DAZN
Quando fa una corsa è un momento speciale, perché è così importante la vittoria? "Perché durante la settimana sono stato un bugiardo anche con me stesso dicendo che non era una partita speciale ma lo era, perché era un numero davvero speciale e fino all'ultimo giorno della mia vita ricorderò che è stata questa la partita numero 1000. Non volevo una sconfitta, avevo paura di avere questa partita in mente. Ho mentito a tutti. La partita poteva essere 6-6, potevano vincere loro 2-1, negli ultimi minuti Rui ha parato tanto, noi abbiamo sbagliato gol a porta vuota. Per il neutrale a casa è stata una partita straordinaria, io oggi non ho avuto 58 anni ma 10,12 o 14 quando inizi a sognare una carriera nel calcio. E' stata una corsa da bambino. MI sono già scusato con Dionisi, hanno fatto una partita fantastica".
Ha stabilito un altro record?Per la prima volta in carriera ha vinto le prime 5 partite iniziali. "No non lo sapevo, così come per le mille che qualcuno me l'ha detto quando ne mancavano 7. Sono contento con i 3 punti, per la mentalità. Non posso dimenticare Dionisi. I feeling che ha ora li conosco bene di queste mille partite. Ha un'identità propria che viene da De Zerbi, ha preso con intelligenza. E' una squadra buona, sapevo questo dal primo giorno della settimana. Sono 3 punti importanti, magari ha deciso che non meritavo di avere una memoria brutta delle mie mille partite. Ora lascio a Dionisi che deve tornare a Sassuolo".
MOURINHO IN CONFERENZA
L’emozione dominante ora? "Ho già detto che tutta la settimana sono stato bugiardo anche con me stesso, a convincermi che non fosse una partita speciale. Penso che 1000 è un numero che non dimenticherò mai. Sarebbe stata una sconfitta che mi sarei portato fino all’ultimo giorno, o una vittoria come in questo caso. Pinto dice che è stata la giustizia del dio del calcio che non poteva permettere che Mourinho non vincesse la partita numero mille. E forse aveva ragione. Poteva finire in qualsiasi modo e qualsiasi cosa sarebbe stata giusta. Se loro avessero vinto sarei stato zitto perché era meritato, ma anche noi avevamo meritato, non dimentichiamo che Rui Patricio è il nostro portiere. Partita incredibile anche per il Sassuolo, ma saranno orgogliosi anche loro. Per noi fantastico, tre punti davvero difficili".
E’ piaciuto l’atteggiamento. Una partita tremendamente difficile, dopo due settimane orribili. Anche se abbiamo giocato solo con tre giocatori che hanno giocato 90 minuti in nazionale ovvero Cristante, Mkhitaryan e Kumbulla, poi Pellegrini e Mancini che non si sono allenati, Karsdorp ha avuto un problema all’inizio della settimana, gente con crampi. Se vogliamo pressare alto con loro è difficilissimo, con i centrali e Lopez sono difficili da pressare, è un gioco esigente. Sull’1-1 ho voluto rischiare solo con Cristante a centrocampo e due attaccanti fissi con tre dietro. Potevamo vincerla, ma gli abbiamo lasciato tanto spazio e anche loro potevano segnare. E’ un rischio che possiamo prenderci quando l’autostima e la fiducia sono alte, anche la connessione tifosi-squadra, fino all’ultimo minuto. Anche dopo la frustrazione dei soli tre minuti di recupero. Dico sempre che quando la mia squadra deve fare un gol sono sempre 3 i minuti di recupero, quando dobbiamo difendere sono 7-8. Ma anche così siamo arrivati fino all’ultimo con le difficoltà ed è una mentalità top. Con Fiorentina e Sassuolo sono state partite difficili e anche la prossima in casa lo sarà. E’ una Serie A diversa da quella che ho conosciuto 10 anni fa. La mia Inter era più forte, ma c’erano quelle due squadre e le altre 3-4 dietro. Oggi ce ne sono due di un livello di rosa completamente diverso, poi ci sono 8-9 squadre, da Fiorentina a Sassuolo e Udinese, insieme agli altri che hanno concluso nelle posizioni alte dello scorso anno. Giocano tutti a calcio, non esiste più la squadra che si chiude, che si difende solamente anche contro una squadra importante. Fiorentina e Sassuolo hanno giocato come abbiamo visto. E’ una Serie A difficile, ma complimenti ai miei ragazzi e alla connessione con i tifosi.
Quando mette uno come Reynolds in un momento così cosa vuole fare? "Karsdorp era ‘morto’, aveva i crampi, Boga e Traore lo stavano ammazzando perché non reagiva più per la stanchezza. Se avessimo segnato non lo avremmo fatto per merito suo, ma se invece avessimo subito gol magari su una ripartenza poteva magari essere colpa sua. E ho messo Reynolds perché era l’unico terzino, se ci fosse stato Ibanez in panchina avrei messo lui ma non c’era. E’ questa la differenza tra noi e gli altri, vedi i giocatori che ha messo Inzaghi, di qualità ed esperienza che possono portare qualcosa negli ultimi 20-30 minuti. Per noi è diverso, però in alcune posizioni abbiamo giocatori importanti come Perez, El Shaarawy e Shomurodov. Bryan ha potenziale ma è un ragazzino. C’era una palla, sul 2-1 per noi, in cui lui provoca una rimessa laterale. Ma lì devi mettere la palla dove sono i Friedkin e invece è rimasta lì e il Sassuolo ha fatto un’azione in più. Queste cose devono imparare i giovani, ma le 4-5 top hanno queste alternative in più. L’Inter ha Darmian e Dumfries, la Juve Danilo e de Ligt, questi ragazzi devono crescere poco a poco. Ma anche questo è bello".
MOURINHO A CANALE YOUTUBE ASROMA
Durante la settimana io cercavo di convincere me e tutti che non era una partita speciale però lo era. È impossibile dimenticare qual è la partita 1000 e non mi volevo immaginare fra 10-15-20 anni con una una partita di “merda”. Volevo vincere questa partita, per queste ragioni e per le ragioni più basiche che sono quelle di vincere una partita importante per noi. Partita difficile, che poteva finire 6 a 6, 7 a 7, partita bella che è finita 2 a per noi ma poteva finire 2 a 1 per loro. Partita di incredibili emozioni. Sembrava che la palla non volveva entrare poi è entrata nella porta della curva, con tutte le emozioni lì, con la squadra, la panchina. Fantastico. Una meraviglia per noi, non per loro, ovviamente.
Lo ha detto tante volte: la Roma scenderà in campo per vincere e l’ha dimostrato anche stasera Si, con la partita aperta abbiamo rischiato, non abbiamo avuto paura di perdere. Di solito metti tutti quando c’è un pareggio e tutti sei dominatore invece abbiamo messo tutti quando la panchina era completamente aperta. Potevamo vincere noi e potevano vincere loro. Abbiamo rischiato. I ragazzi non hanno avuto paura. Qualcuno dirà che Rui Patricio ha fatto due, tre parate fantastiche: grazie, Rui Patricio è il nostro portiere, fa parte della nostra squadra ed è lì per fare quello che lui ha fatto. Tutti hanno avuto uno spirito fantastico, una partita da non dimenticare.
1000 panchine coincidono con la prima corsa sotto la Sud: forse non è un caso Il direttore Tiago dice che Dio non poteva permettere che io non vincessi la partita 1000. Anche lui ha deciso che questa partita sarebbe stata vinta con questo tipo di emozione. Se qualcuno pensa che io sono vecchio, ho provato questo sprint che sembravo Jacobs e ho provato che sono fisicamente apposto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA