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Mourinho: “Rosa squilibrata, non è meglio dell’anno scorso. Arbitri? Non capisco”

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Le parole del tecnico dopo la sconfitta con il Venezia: "Il quarto posto è al di là del nostro target, non possiamo pensare in grande. Jesus e Peres ci avrebbero fatto comodo. La stagione mi servirà a capire alcune cose che due mesi fa non capivo"

Redazione

La Roma perde contro il Venezia 3-2 e saluta la zona Champions. José Mourinho ha commentato così il risultato a fine match:

MOURINHO A SKY

La produzione offensiva della Roma è stata notevole, è mancata cattiveria? Difficile dare la responsabilità alla cattiveria, per me la storia della partita riguarda il nostro gioco offensivo. Sono tante le opportunità create, tante le mezze opportunità, ma quando si arriva in una posizione pericolosa manca l'ultimo tocco. Abbiamo avuto facilità ad arrivare in attacco, Karsdorp ci è arrivato 20 volte, El Shaarawy uguale. Parte della storia della partita riguarda il nostro gioco offensivo ed è difficile capire come sia possibile segnare solo due gol. Il primo gol preso è una palla inattiva nei primi minuti, il terzo gol è un'interpretazione negativa di un possibile fuorigioco. Poi c'è una storia più piccola, che diventa un momento importante, che è il secondo gol del Venezia: mi devo proteggere, restare con le mie sensazioni ma non esprimere ciò che sta succedendo.

Si riferisce alle vicende arbitrali? Posso parlare anche di alcuni giocatori che dovevano prendere il giallo per falli tattici. Posso anche dire che è vero che abbiamo avuto molte opportunità per il 3-1, la più evidente con El Shaarawy, ma sul 2-1 il gioco è sotto controllo e quello che è successo... Non voglio dire niente più. Preferisco dire che è un momento importante per la partita e basta.

Dopo 12 partite la Roma sta lottando per il 5°, 6° o 7° posto. Ha sbagliato la società pensando che la squadra sia da 4° posto o lei a non dare equilibrio? Tu avrai la tua opinione io ho la mia. Io come allenatore devo mettere un po' di ambizione e motivazione non solo ai giocatori ma anche a me stesso e dire che il quarto posto sarebbe un obiettivo. Non significa che siamo da quarto posto, ma vogliamo lottare per il quarto posto. Dico e continuo a dire fino all'ultima partita che il quarto posto è l'obiettivo. Per qualche ragione siamo finiti 6° o 7° dopo le ultime due partite e lo sforzo della società è stato un mercato più reattivo che obiettivo. Non penso che questa rosa sia meglio dell'anno scorso. Abbiamo perso giocatori di esperienza. Oggi i due terzini che erano in panchina erano Reynolds e Tripi, uno di Primavera e l'altro che ha fatto 2 o 3 partite in Serie A. Bruno Peres e Juan Jesus sarebbero stati utili. Il mercato è stato reattivo e io sono dalla parte direttore. Il portiere è stata una scelta iniziale che ho chiesto io, il terzino è stato mercato reattivo perché abbiamo perso Spinazzola. Tammy è stato reattivo per Dzeko e tutti gli altri giocatori sono dell'anno scorso. Non penso sia questa la stagione per pensare agli obiettivi di classifica. Avendo tre anni di contratto, questa stagione può essere importante per capire qualcosa che potevo non aver capito prima di arrivare. In questo momento capisco di più. In quanto all'equilibrio: le squadre si costruiscono in base a un modello di gioco. Quando hai una rosa senza due giocatori con potenziali simili in ogni posizione diventi reattivo invece di essere costruttivo. Oggi al di là che abbiamo fatto una grande partita offensiva, abbiamo avuto difficoltà di costruzione. Anche in panchina. Karsdorp era infortunato e con un cartellino giallo: se Darmian è in difficoltà entra Dumfries, se accade a Kjaer entra Romagnoli. Mentre noi siamo una squadra che si deve costruire. Non voglio scappare dalle situazioni, la motivazione per noi ci sarà sempre fino a quando sarà matematicamente possibile lottare per il quarto posto. Si deve mettere il target al di là del proprio potenziale. Gli episodi arbitrali magari un giorno li capirò, perché ci sono cose che con gli anni le capisci.

MOURINHO A DAZN

Cosa è successo? La partita si può dividere tra dominio offensivo e le tante opportunità che non abbiamo trasformato. Due gol sono pochi. Con più qualità si potevano segnare 5-6 gol. Il primo gol lo abbiamo preso su palla inattiva nonostante alleniamo questa situazione di gioco. Sul terzo non si può rischiare il fuorigioco, si deve tagliare in diagonale per cercare di arrivare. Io devo mantenermi calmo sul secondo gol. Iniziamo la ripresa con l'obiettivo di segnare. Il secondo gol cambia la partita. Io sono qui per parlare, l'arbitro e il var no. Dobbiamo digerire la situazione e soffrire.

Cos'è che non le piace del rigore dato? Preferisco non parlarne. Le regole sono fatte da chi capisce poco di calcio, per chi non ha giocato o allenato. Loro sono i potenti, poi c'è l'interpretazione della regola. Alla fine della stagione il dubbio pesa. Quando gli episodi si accumulano settimana su settimana e paragoni le situazioni simili pensi che sia meglio stare zitto. Mi sono chiesto il perché e ho risposto, ma non posso parlare.

La squadra è stanca e sbaglia, oggi non ha reagito ai gol presi. Una volta che rientra in gara poi cala... Difficile essere d'accordo con te. Dopo il primo gol abbiamo reagito subito. Poi abbiamo preso il rigore, ma era fuorigioco. Prima di segnare abbiamo creato tanto e dominato. Abbiamo avuto reazione, controllo, dominio e "rigore". Non penso che il primo gol preso cambi qualcosa perché è arrivato all'inizio. Il nostro obiettivo era chiaro. Non abbiamo difeso l'1-2. Karsdorp è arrivato 10 volte all'ultimo passaggio e abbiamo sbagliato molte occasioni davanti al portiere. Nella ripresa abbiamo cercato di chiuderla. Il 2-2 ha uno schiaffo doppio: uno per il gol e uno per come è arrivato. Il 3-2 ci ha scombussolato. Al livello di atteggiamento manca concentrazione e qualità tecnica, però c'è rispetto per noi stessi e per la società.

Questa Roma le sta piacendo? No, abbiamo problemi. Quando si costruisce la squadra si parte da un modello. La rosa è squilibrata e non ci sono cambi per le posizioni. Quando il campionato è nel vivo e perdi i giocatori, l'allenatore diventa di reazione e non di costruzione. Devi trovare soluzioni che la rosa non ha. Oggi Karsdorp era ammonito e in difficoltà fisica. Non stiamo parlando di Danilo e Cuadrado. La rosa è limitata, ma non è una critica alla società. Hanno lavorato in estate, hanno reagito a situazioni inaspettate. Non è la stagione per pensare in grande. Devo elevare l'ambizione della squadra, si devono sempre alzare la motivazione. Finché la matematica non condanna pensiamo al quarto posto.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

"Per fare la storia della partita, dico che siamo arrivati bene 2-1 all'intervallo. Poi abbiamo avuto tante opportunità per fare il 3-1. L'ultima è quella di El Shaarawy, che dalla mia posizione ancora non capisco come non possa essere gol. Abbiamo avuto tante mezze opportunità, ossia quando l'ultimo cross o l'ultimo passaggio si trasforma in opportunità. Siamo arrivati facilmente a Karsdorp e El Shaarawy, non hanno controllato il gioco interno né il gioco esterno. La partita secondo me a quel punto poteva indirizzarsi verso il 3, 4 o 5-1. Non potevo pensare ad un altro risultato. Poi c'è stato il 2-2, che va al di là della mia comprensione o della mia possibilità di esprimere ciò che penso. Devo proteggermi e non dico ciò che penso. Dopo il 2-2 abbiamo avuto di nuovo altre opportunità per il 3-2. Ne abbiamo avute fino all'ultimo secondo. Offensivamente abbiamo fatto un calcio emozionante e vibrante, abbiamo commesso due errori difensivi sui loro gol e qualche altro errore dopo il 3-2. Dopo il 2-2 c'è una storia diversa, di una squadra in difficoltà emozionale. Il 2-2 è un enigma".

Al di là delle occasioni create, ne avete concesse tante al Venezia… Quando? "Quando la partita è aperta si perde, o rischi o non rischi. Il primo gol è una palla inattiva, ieri ci abbiamo lavorato. Non riesco a identificare il giocatore che ha sbagliato. Sul secondo gol non c’è storia. Le opportunità le hanno avute in contropiede con un giocatore in velocità come Okereke contro un giocatore lento come Kumbulla. Uno è veloce e l’altro no. Nel secondo tempo abbiamo avuto tante opportunità per portarci sull’1-3. Dopo il 2-2 lo stato emotivo è stato difficile da gestire. La squadra era frustrata, eravamo lì per vincere e potevamo vincere. I giocatori sentono quando un giocatore fa due falli tattici e non viene ammonito. Nel finale eravamo squilibrati, c’erano tanti attaccanti che volevano riprendere la gara. Per me perdere 3-2 o 4-2 non cambia molto".

MOURINHO A ROMA TV+

"La storia della partita è la storia dei goal sbagliati. Abbiamo dominato la partita dal secondo minuto, perché abbiamo preso subito gol. Abbiamo creato tanto tanto tanto. Non abbiamo creato di più perché non ci siamo arrivati bene all’ultimo cross. Abbiamo sbagliato dei goal. Il 3-1 è stato lì tante volte. E’ la storia della partita. Parliamo parliamo però c’è qualcosa che va al di là della mia comprensione. Secondo me con errori difensivi e di finalizzazione abbiamo fatto un ottima partita, entusiasmante. Impossibile non vincere questa partita 3 o 4 a 1 ma il secondo tempo non è cambiata la storia".

La squadra ha creato tanto. "Tanto e non creiamo di più. Arriviamo in zona goal ma non siamo pericolosi. Arriviamo facilmente in porta ma non segniamo abbastanza. Abbiamo avuto possibilità di chiudere col 3-1. Un fallo ovvio per noi si trasforma in un rigore per loro e trasforma la direzione del risultato. La società ha già parlato. Anche io lo faccio ma devo essere equilibrato nelle mie dichiarazioni".