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Mourinho: “Sono il porto sicuro della squadra. Senza vittoria esplodeva il Colosseo”

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Le parole del mister dopo la vittoria contro il Frosinone: "Smalling e Llorente? Un miracolo averli col Cagliari. Il mio futuro è il contratto con la Roma che ho fino al 30 giugno"
Redazione

José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sfida contro il Frosinone. Queste le sue parole:

MOURINHO A DAZN

C’è stata l’impressione di rivedere la Roma dell’anno scorso. Anche lei l’ha avuta? “Primo tempo abbiamo concesso due opportunità. La linea difensiva giocava con un centrocampista e con un ragazzo nuovo. Bel lavoro degli esterni dal punto di vista difensivo, grande sforzo di Bove e Paredes. Dybala e Lukaku ci hanno dato una mano. La squadra è stata squadra e mi piace sempre. Il Frosinone di Serie B non ha niente, è un’ottima squadra molto ben organizzata. Mi è piaciuta quando l’ho analizzata e mi sono piaciuti oggi".

Vuole mettersi l’auricolare e interagire con lo studio? “Sono stanco e devo viaggiare”.

Quattro gol in 5 partite per Lukaku ed è tornato al gol Pellegrini. “Pensavo che sarei stato responsabile se Lukaku non avesse segnato. Come minimo ora nessuno mi può accusare di questo. Romelu segna qua, a Manchester, all’Inter e ovunque va. Romelu è Romelu e per fortuna non so distruggere le sue qualità”.

Cosa lo ha infastidito tanto in questi giorni? “Tre mesi fa ero amato. Tutti erano nel panico se fossi andato via. Tre mesi dopo, abbiamo avuto un inizio orribile ma multifattoriale. Sapevo che i ragazzi avrebbero dimostrato quello che siamo noi che siamo amici e squadra. Sono molto contento che loro hanno vinto la partita. Quando perdi una partita come quella di Genova non è facile. Bisogna essere equilibrati e avere la struttura mentale per entrare in campo. Non abbiamo mai sentito il tifo contro dei nostri tifosi. Siamo arrivati qui oggi ed è stata la stessa cosa. Qualche ragazzo poteva sentire i fischi ma per i tifosi sembrava che avessimo vinto a Genova”.

Era in campo dopo la partita a Genova e oggi nel riscaldamento. “Però non dopo la partita. Ho lasciato che si godessero la vittoria loro. Sono fatto così. Sono sempre stato il porto di sicurezza di questa gente nei momenti difficili. In quelli facili mi faccio da parte”.

I Friedkin in tribuna, le fa piacere? “Continuate a parlare di futuro. Io non devo farlo. Il mio futuro è il contratto con la Roma che ho fino al 30 giugno. Questo contratto per me è serio”.

Sente la società vicino? “Non sento e non devo neanche dirlo. La proprietà è la proprietà, l'allenatore deve rispettarlo. Vogliono vincere le partite e sono dispiaciuti per il pessimo risultato di Genova e oggi saranno ovviamente contenti con i tre punti. Lavoro per loro e i romanisti".

Quando pensa di recuperare i difensori? “Stavo guardando la Juve e quando Bremer si è fatto male e Allegri ha messo Rugani ho pensato che fosse fortunato. Llorente e Smalling giovedì non ci saranno, un miracolo averli a Cagliari. Non voglio essere troppo ottimista. Anche Renato sarebbe stato utile con Bryan in difesa. Dobbiamo aspettare e lottare come abbiamo fatto oggi”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Cosa è mancato di Mourinho in questo periodo? Qual è stata la sua risposta? "Dare ai giocatori uno stato d'animo perfetto. Dopo la frustrazione, dopo la pressione, le critiche, non puoi entrare in una partita come questa solo con il cuore. Altrimenti questa partita non la vinci. C'è bisogno di alzare i livelli di intensità, di concentrazione, devi equilibrarti dal punto di vista emozionale. Non puoi prendere un rosso o perdere la testa solo perché l'allenatore ti ha chiesto aggressività, per sentire magari la pressione dell'orologio che scorre sull'1-0. Bisogna avere quell'equilibrio e penso di essere riuscito a trasmetterlo ai ragazzi. Poi quando si vince si fa bene, quando si perde si fa male. Sono entrato bene nella testa dei giocatori ma preferisco dire del gruppo. Hanno dimostrato questo. Cercare il primo gol quando loro hanno creato due opportunità, siamo riusciti a controllare emozionalmente senza panico. Nella ripresa abbiamo cercato il secondo gol, controllando. Poi la partita è finita, non era il giorno di fare una partita meravigliosa per freschezza fisica e mentale. Era impossibile. Contro un avversario molto molto bravo, l'ho analizzato prima della partita e mi è piaciuto molto. Anche durante la partita si sentiva la qualità, complimenti a loro e alla loro città venuta qui".

Ndicka cosa ha? L'ho visto impaurito... "Viene dalla Bundesliga, che è completamente diversa. Giocava a tre, ma era un 'tre' diverso con altri principi. Continuo a dire, magari c'è gente che non è d'accordo, ma dico ancora che il calcio italiano è quello più tattico. Vedo a volte squadre in altri campionati con grandissimi giocatori e penso che solo i grandissimi giocatori fanno le grandi squadre. Perché tatticamente l'Italia è il paese più forte con gli allenatori più forti. Per uno come lui non è facile. Lui è più un terzo che ha grande qualità con la palla se ha livelli di fiducia alti. Non è quello che si è visto oggi così nervoso. È veloce, non è fortissimo nei duelli individuali. Non è una responsabilità dei ragazzi che sono arrivati, ma di quelli che sono qui giocare in modo di fargli capire. Un altro ragazzo che ha bisogno di tempo è Aouar. Con la palla è bravo, senza deve ancora conoscere le dinamiche difensive, c'è bisogno di tempo. Al di là di Romelu che è giocatore di un livello altissimo che sa tutto. Quello che dal punto di vista tattico è più avanti è Renato Sanches, lo abbiamo visto. Gli altri hanno bisogno di lavoro, tempo e risultati positivi. Sono stati due giorni duri, sono molto contento".

Dybala lo ha fatto giocare tre volte di fila 90 minuti. "Non gioca giovedì. È arrivato al limite. Questa partita se non la vinciamo, non so, il Colosseo esplode o c'è un attacco a San Pietro. Era una partita con questi limiti. Non lo avrei fatto giocare se mi avesse detto che non ce la faceva. Lui mi ha detto il contrario. Gli ho detto che ora decido io: giovedì non gioca assolutamente".

Renato Sanches e Smalling dopo la sosta? "Prima della sosta per Sanches è no definitivo. Per Smalling a Cagliari, magari un miracolino... Una panchina che ci può aiutare, come Rugani che entra gli ultimi 10 minuti al posto di Bremer. Se potesse farcela a Cagliari sarebbe perfetto, altrimenti dopo la sosta".

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