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Mourinho: “Zaniolo resta almeno fino al 2024. Pellegrini non ci sarà col Genoa”

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Lo Special One alla vigilia del match contro i rossoblù: "Lorenzo non ci sarà. Concentrati per la partita di domani e non abbiamo pensato all'Inter. Gara dopo gara vediamo dove possiamo arrivare. Soddisfatto del mercato"

Redazione

Dopo due settimane di pausa per la sosta delle Nazionali torna la Serie A. Alle 17.30 Josè Mourinho parlerà alla stampa per presentare la prossima partita di campionato della Roma. I giallorossi saranno impegnati sabato alle ore 15 all'Olimpico contro il nuovo Genoa di Alexander Blessin che dopo aver esonerato Andriy Shevchenko, ha in parte rivoluzionato la squadra. La Roma vuole trovare la terza vittoria consecutiva in campionato, dopo quelle ottenute contro Cagliari ed Empoli. I giallorossi non ottengono tre successi consecutivi in campionato dalle prime tre giornate di questa stagione che l'avevano vista trionfare contro Fiorentina, Salernitana e Sassuolo. Forzaroma.info riporta il live delle parole del tecnico.

Partirei dalla partita di domani, per capire come si prepara una partita contro una squadra indecifrabile, che ha cambiato tanto, e contestualmente le condizioni di Pellegrini, se sarà convocato? Pellegrini non è convocato. Non è pronto per giocare. Il Genoa è difficile. Hanno cambiato allenatore, hanno cambiato più di metà rosa. Hanno tante opzioni. Difficile dire se la partita contro l'Udinese dà indicazioni, però c'è una cosa che è molto importante per noi, ed è più importante di quello che sarà la proposta di gioco del Genoa: che giochiamo a casa, con i nostri tifosi che tornano, abbiamo 2 vittorie consecutive in campionato e sarebbe importante farne 3 di fila e ovviamente abbiamo studiato la partita del Genoa contro l'Udinese, non è difficile di capire se quella è la base loro, però pensiamo a noi, ai nostri tifosi che tornano all'Olimpico e faremo di tutto per vincere.

Fin dal primo giorno in cui lei è venuto a Roma io ho avuto l'impressione che Zaniolo fosse centrale al suo progetto tecnico e lo è sempre stato con questa nuova proprietà. Ho l'impressione siano state travisate e gonfiate le parole di Pinto. Volevo sapere quel è la sua opinione su questa vicenda? Le parole del direttore sono assolutamente normali. E' difficile per un direttore sportivo onesto, diretto che non nasconde, che non vende fumo, è difficile di dire che il calciatore A, B, C o D sarà qui 100% la prossima stagione. C'è bisogno di maturità, che è una parola chiave nel nostro progetto Roma, ma credo sia una parola chiave anche per voi. Noi come club stiamo dimostrando maturità. Penso che il progetto, il profilo di progetto, il modo di comunicare: maturità. Il modo di accettare di comportarsi, di credere di appoggiare i nostri tifosi dimostra maturità, e quando dico vostra parte dico che ci vuole un pochino di maturità e penso che la risposta del direttore sia stata isolata e non trasformare una frase onesta e isolata in qualcosa di fondamentale che è stato il una frase sufficiente per fare prima pagina per una settimana. Se mi fai la domanda se preferisco il mercato di altre squadre ovviamente dico di sì. Sono stato già lì. Sono stato nel mercato del Chelsea, dell'Inter, del Real Madrid ma per il nostro profilo di mercato sono contento, perché oggi siamo più forti dello scorso 31 dicembre. Abbiamo perso 4 giocatori che non hanno giocato tanti minuti con noi e abbiamo preso 2 giocatori che in un paio di settimane hanno giocato più di quei 4 che sono usciti. Il nostro obiettivo è migliorare sempre e che i giocatori importanti rimangono con noi. Tornando a Zaniolo, se il mio obiettivo è quello di migliorare sempre, ovviamente i calciatori importanti devono restare sempre con noi. E lui come minimo sarà un nostro giocatore fino al 2024".

Lei ha parlato di maturità. Quanto è stato difficile preparare la partita di domani sapendo che poi c’è l’Inter? No, non abbiamo pensato un minuto all’Inter, neanche gli analisti. Sono concentrato sulla partita, sono solo 2 giorni. La partita di domani finisce alle 5 e alle 7-8 saremo già qui io gli assistenti e gli analisti per iniziare a pensare alla Coppa Italia ma finora non abbiamo pensato un minuto all’Inter. Domani è troppo importante per noi. Concentrazione solo per la partita di domani.

Dopo le ultime soste, Vina è arrivato sempre a ridosso delle partite di campionato. Anche in questa occasione è successa la stessa cosa ma rispetto al passato c'è Maitland. Può riposare o per lei il fuso e il viaggio intercontinentale non influiscono? E' arrivato ma non ha giocato. Le altre volte rientrava sempre con 120/180 minuti nelle gambe. Altre volte arrivava infortunato o con 3 partite in 15 giorni ma questa volta è arrivato senza giocare ed è arrivato felice perché la sua nazionale ha vinto e sono praticamente qualificati per il mondiale. Oggi siamo una squadra più equilibrata, con più opzioni. Abbiamo fatto il mercato con questa intenzione, senza il potere di altri di fare altro che uno sogna. Abbiamo Karasdorp e Maitland-Niles terzini destri, Vina e Maitland-Niles terzini sinistri e questo ci dà più opzioni e in una settimana come questa ci saranno minuti per tutti loro.

Per quanto riguarda Pellegrini può essere pronto per l'Inter? A Empoli è ripassato al centrocampo a 3, ma quando ci sarà Pellegrini si può giocare a 3 con Sergio Oliveira, Mkhitaryan e Pellegrini o sono un po' troppi per l'equilibrio tattico? Abbiamo giocato a Milano contro il Milan con Pellegrini Mkhitaryan e Veretout.

Lei Sergio lo vede più o meno come Veretout a livello di collocazione tattica? Oliveira è più posizionale di Veretout. Lì abbiamo giocatori che ci danno opzione. Quando pensiamo al futuro e a migliorare ovviamente abbiamo giocatori di profilo diverso. Abbiamo bisogno di un regista puro. In questo momento abbiamo anche lì delle opzioni. l'altro giorno hanno giocato i 3: Veretout, Pellegrini in condizioni normali. Bove sta crescendo tanto e sono contentissimo perché ha maturità e non sembra un ragazzino. Contento della sua evoluzione. La rosa in questo momento è più equilibrata e se possiamo giocare a 3 giocatori sì.

Lei aveva cominciato con il Cagliari con il 4-2-3-1 con Pellegrini che però si è fatto male e poi ha giocato Veretout... Sì quando la squadra lavora insieme con lo stesso allenatore cresce e capisce gli equilibri e oggi una squadra deve saper giocare in modi diversi e in questa situazione 3 giocatori a centrocampo è un po' questa la nostra natura. Possibile Pellegrini martedì, non voglio dire impossibile perché non è impossibile. Si è allenato ieri una parte della sessione, oggi ha fatto tutto con la squadra e ha bisogno di riposo domani. Ha lavorato tanto per arrivare qui e penso sarà possibile per martedì.

Lei ha parlato di maturità. Quanto è stato difficile preparare la partita di domani sapendo che poi c’è l’Inter? No, non abbiamo pensato un minuto all’Inter. Sono concentrato sulla partita. La partita di domani finisce alle 5 e alle 7-8 saremo già qui per iniziare a pensare alla Coppa Italia ma finora mai abbiamo pensato all’Inter. Domani è troppo importante per noi. Concentrazione solo per la partita di domani

Secondo lei alla Roma serve di più tornare in Champions o vincere una delle 2 Coppe. Ho visto un video pubblicato da lei su Instagram, di un drone che riprendeva il campo durante l'allenamento. So che è una cosa che fanno vari allenatori. Quanto crede nei nuovi sistemi di allenamento, cambiati rispetto al passato? Credo che per vincere ci vogliono i più bravi giocatori, però bisogna credere nei metodi di allenamento. Io sono allenatore e faccio questo. Quello che hai visto nel video è un modo più facile di lavorare, è è un discorso di divisione, così può essere più facile lavorare. Oggi penso che un po’ tutti facciano copy-past. Gli allenatori lo fanno un po’ tutti. L’estetica e la struttura degli allenamenti è di generazione copy-past. Per l’altra domanda dico che è difficile, ma andiamo per le 2. Se siamo in  Conference andiamo. E se la matematica dice che è possibile dobbiamo giocare per vincere le partite e vedere se è possibile arrivare quarti. Arrivare quarti vuol dire tanto economicamente, per il prestigio. Vincere è un po’ un virus, non un virus negativo come il Covid, ma un virus positivo del modo di essere, di pensare, di gestire le emozioni di definire i tuoi progetti di vita. Vincere è una cosa fondamentale ma vediamo. Vincere con il Genoa è l’obiettivo numero uno.

Lei è qui da un po’ di tempo, ha scelto e ha scartato, ha selezionato 4 giocatori. Ora non si può cambiare nulla. Rispetto agli obiettivi che lei si è posto, quanto fondamentale per la costruzione di una maturità per una costruzione di una impronta vincente, questo periodo in cui si è gruppo squadra tutti uniti? Quando finisce questo periodo la stagione è fatta, la classifica non si cambia. Ogni partita diventa fondamentale perchè siamo in un conteggio decrescente. Questo è un periodo dove io e i giocatori ci concentreremo sulla competizione. Siamo noi: un gruppo di 22 giocatori più i 3 portieri più Spinazzola e vedremo se potremo contare su di lui in questo finale di campionato

Lei nella sua carriera ha passato 150 partite senza perdere in casa tra Porto, Chelsea, Inter e Real Madrid poi il calcio è un po' cambiato. E' cambiato la preponderanza della vittoria delle squadre in casa rispetto a quelle in trasferta. Secondo lei perché e se il mercato improntato per prendere Sergio Oliveira è servito per prender il giocatore più maturo e smaliziato capace di avere controllo di alcune partite sporche in casa che magari non siete riusciti a vincere, mi viene in mente Roma-Sampdoria. Roma-Cagliari una partita sporca vinta con un suo gol. Domani si aspetta una partita sporca come quella con la Sampdoria? Con la Samp ho fatto una partita di buona fede all'arbitro: la mia domanda è stata perché tu non dai un cartellino giallo al portiere al minuto 15 che non all' 89 dove il portiere magari è anche felice di prenderla l'ammonizione. Quando una squadra nel modo molto obiettivo vuole una non partita vai contro l'essenza del gioco che è giocare. Penso che dare un giallo a un portiere così presto, lì il tempo utile di partita si alza. Contro l'Udinese il Genoa ha fatto un numero altissimo di falli, ciò vuol dire che è una squadra che non lascia giocare l'avversario. Non ti vogliono far giocare e se ti fanno 10, 20 , 30 falli in una partita e fai la media di falli  per minuto non è possibile nel calcio moderno. La maggioranza delle squadre vogliono giocare e io che per tanti anni sono stato in squadre top  ho capito questo molto bene perché erano un po' le dinamiche di 20 anni fa. Da quando sono tornato, la prima che abbiamo giocato in casa ad esempio con la Fiorentina, come hanno giocato contro di  noi: fantastico. Contro il Sassuolo che è finita 2-1 per noi ma poteva finire 4-4 è sinonimo di questo cambio. Oggi il calcio è bellissimo. Oggi il calcio  ha più partite che prima. Prima c'erano partite in cui sapevi perfettamente quello che accadeva.