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Mourinho, il tempo è già tiranno: ora serve tutta la rosa per rialzarsi

Mourinho, il tempo è già tiranno: ora serve tutta la rosa per rialzarsi - immagine 1

La Roma naviga in acque critiche: quattro punti nelle ultime cinque partite e diciannove punti in classifica. Lo special One ha bisogno di nuovi innesti

Redazione

Nella prima conferenza stampa da allenatore della Roma, Mourinho ha parlato di tempo. E pazienza. Entrambi elementi che lo Special One non ha preso spesso in considerazione nell'arco della sua carriera. Soprattutto l'essere paziente: basti ricordare vari atteggiamenti che il portoghese manifestò anche negli anni all'Inter, come 'le manette' o la conferenza degli 'zero tituli'. Appena preso in mano il timone giallorosso, Mourinho ha cercato nel tempo il suo maggior alleato, complice una formazione che non rispondeva in tutto e per tutto alle sue esigenze. E da qualche settimana a questa parte, lo sta facendo notare sempre di più.

A Mourinho servono nuovi innesti

Dopo la partita contro il Bodo Glimt persa 6-1, Mourinho si è scatenato in conferenza stampa: "Adesso non mi chiederete più perché giocano sempre gli stessi". Da lì in poi ha fatto intendere di avere una squadra composta da dodici-tredici giocatori e un'altra formata da quelli che sono poi stati epurati. E qui si torna a parlare di tempo. Appena arrivato ha spiegato come il contratto firmato fosse di tre anni, proprio per l'idea di costruire qualcosa a lungo termine. Ma i giovani, nonostante vengano messi in panchina nelle gare di Serie A, continuano ad essere bocciati da Mou.

Ha regalato minuti ad Afena-Gyan, Darboe, Zawleski; ma non riesce a fidarsi di nessuno se non dei suoi titolarissimi, ormai spremuti, che stanno cominciando a trascinarsi per il campo. Addirittura lo Special One è arrivato a rimpiangere Bruno Peres e Juan Jesus, due giocatori che da subito erano stati messi fuori rosa per condizione e utilità. Probabilmente, anche qualche altro nome di cui si è deciso di fare a meno si sarebbe potuto tenere. Per questo motivo, il portoghese ha chiesto a Pinto di operare sul mercato a gennaio, conditio sine qua non per riuscire a risalire la china che si fa sempre più scivolosa. Una soluzione potrebbe essere quindi quella di portare a Trigoria alcuni dei che si fanno da tempo: Zakaria, Luis Diaz, Ceballos, ultimamente Winks. Tutti profili che rispondono alle necessità di Mourinho, che con l'inserimento di almeno uno di questi calciatori che chiede, potrebbe far tirare il fiato ai suoi titolarissimi.   Anche perché per ora i ricambi dalla panchina non arrivano, Mourinho non li considera all'altezza.

La Roma naviga in acque critiche: quattro punti nelle ultime cinque partite e diciannove punti in classifica. Sesto posto come nuova posizione di serie A, con i giallorossi che restano comunque vicini alla zona Champions, ormai non più così vicina e scontata come si poteva pensare.

Adesso iniziano a nascere i concorsi di colpa: Pinto? Mourinho? I Friedkin? Chi è che ha sbagliato o sta sbagliando le coordinate della navigazione? Di sicuro, quando un orologio ha un ingranaggio rotto o difettoso, tutti ne pagano le conseguenze.

Villar e Mayoral, da epurati a possibili risorse

Non è soltanto la rosa però ad avere dei buchi. Anche Mourinho ha spesso operato scelte contraddittorie, andando a snaturare ruoli e posizioni. Ibanez terzino o la difesa piazzata a tre sono stati esperimenti falliti, fatti in corsa durante partite che si erano complicate. E mai la Roma è riuscita a trarne vantaggio, soltanto insicurezza. La stessa squadra (tranne pochi nuovi innesti) l'anno passato aveva raggiunto la semifinale di Europa League, con un tipo di schieramento tattico che si avvicinava molto a quello Mourinhano. Eppure adesso si è crepato qualcosa che non si riesce più a risaldare. Bisognerà davvero aspettare il mercato di gennaio?

Forse la Roma ha già la soluzione in casa, anche perché altrimenti giocare per due mesi in queste condizioni, senza fare un passo indietro, sarebbe deleterio. Mourinho potrebbe rilanciare i due spagnoli Villar e Mayoral, che intanto sono stati reintegrati in rosa e magari la voglia di convincere il portoghese potrebbe aiutare loro a rilanciarsi e la Roma a risalire. Entrambi facevano parte della squadra che passò il turno contro l'Ajax la scrosa Europa League, Mourinho sembrava non volesse schierarli neanche sotto tortura. Solo in casi di estrema necessità, ha deciso di ricorrere a loro. Ma ora che hanno scontato la punizione, potrebbero rientrare nei piani dello Special One.

Quindi ora si tratta di trovare l'equilibrio tra le scelte dei gicoatori e la loro distribuzione in campo, in attesa di avere a disposizione i nomi che il portoghese sceglierà per rendere migliore la squadra. E per uscire da una crisi di gioco e risultati che non sembra avere una fine.

Simone Biondi