Mourinho il mangia gironi. Solo una volta è stata decisiva l’ultima giornata…

Il Purgatorio per arrivare spesso in Paradiso. La fase a gironi per Mourinho non è mai stato uno scoglio. In 20 anni esatti lo Special One è sempre approdato quantomeno agli ottavi della competizione in cui correva. Anzi la sua avventura da allenatore top inizia proprio a causa dell’eliminazione del Porto di Machado in Champions nel 2002. Un errore che Josè non commetterà mai. L’anno successivo anzi alza la Coppa Uefa e nel 2004 quella Champions la vince incredibilmente col Porto di Deco. Una doppietta storica che lo porta al Chelsea dove in 4 anni in Champions conquista: una finale, due semifinali e un ottavo. All’Inter rivince la coppa con le orecchie mentre l’anno prima si era fermato agli ottavi. Poi con il Real tre semifinali di fila prima di ripassare al Chelsea (1 semifinale e 2 ottavi). Al Manchester United conquista l’Europa League del 2017 e in Champions ottiene un ottavo e un quarto di finale. Con il Tottenham il risultato peggiore: due ottavi di finale di fila tra Champions ed Europa League. L’anno scorso con la Roma sapete tutti come è andata.

Ultima giornata decisiva e preliminari: i precedenti sono positivi

Di solito le squadre di Mourinho vincono le primissime partite per poi gestire meglio gli ultimi impegni. Una raccomandazione che il tecnico aveva fatto alla vigilia dell’andata con il Ludogorets. Disattesa. Solo una volta Mourinho si è dovuto giocare la qualificazione all’ultima giornata del girone. Ma fa ben sperare. Nell’anno del Triplete interista fu necessario il 2-0 al Rubin Kazan (poteva bastare anche il pari), alla vigilia tutti ricordano la conferenza stampa infuocata.  Una sola volta è arrivato secondo ed è stato costretto ad affrontare i preliminari per gli ottavi. Nel 2017, infatti, il Manchester United affrontò il Saint Etienne ai playoff di Europa League dopo essere arrivato secondo nel girone. Alla fine ad alzare la coppa fu proprio Mourinho.