Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news as roma

Mourinho fa 13: è il tecnico ad aver fatto esordire più “bambini” dagli anni ’70

Mourinho fa 13: è il tecnico ad aver fatto esordire più “bambini” dagli anni ’70 - immagine 1
Mourinho si conferma ancora scopritore di giovani. Con Pisilli ne ha fatti segnare 5, con Mannini ne ha fatti esordire 13 e ha permesso alla Roma di ottenere ottime plusvalenze superando anche Eriksson che si ferma a 10 esordienti in 3 anni
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Ve lo ricordate il Totocalcio? Di sicuro ne avete sentito parlare, di certo non lo hanno mai giocato i “bambini” di Mourinho. Loro non erano nemmeno nati quando qualcuno ancora compilava la schedina. Fare 13 voleva dire vincere il massimo. E a fare 13 oggi è proprio Mourinho con questi ragazzi dopo il 2000. Con l’esordio di Mannini di ieri, infatti, il tecnico è diventato l’allenatore a far esordire tra i professionisti più ragazzi dal vivaio in meno di tre stagioni. Tredici appunto: Felix, Volpato, Keramitsis, Missori, Faticanti, Tahirovic, Majchrzak, Pagano, Pisilli, D’Alessio, Cherubini, Joao Costa e Mannini.  Più di Eriksson che ne conta 10 tra il 1984 e il 1987: Di Carlo, Impallomeni, Lucci, Gregori, Desideri, Bencivenga, Mastrantonio, Gespi, Tovalieri, Pecoraro. Anche con Liedholm furono tanti, ma spalmati su più stagioni e in alcuni casi dopo essere passati per altri lidi (vedi Bruno Conti). Per risalire a numeri simili in meno di tre stagioni bisogna tornare ad Herrera tra la fine del 1960 e l'inizio del '70 quando però il calcio era un’altra cosa e le squadre erano largamente formate da ragazzi del settore giovanile. Ai 13 andrebbero aggiunti Zalewski e Bove che con Mou hanno trovato la loro esplosione, ma il loro esordio è da datare qualche mese addietro. Di fatto però Mourinho è l’allenatore che ha attinto di più dalla Primavera ricavandone anche buoni risultati. In termini economici (vedi le cessioni preziose di Felix, Volpato o Tahirovic) e in termini tecnici. Con lo Special One alla guida sono 5 i baby del vivaio andati in gol tra i professionisti. L’ultimo è stato ieri Pisilli, prima di lui sempre Felix e Volpato. Poi Zalewski e Bove che ormai sono considerati qualcosina in più.

Una novità? No. Perché con Mourinho sono esplosi tanti ex ragazzi dei vivai. Mctominay, Loftus-Cheek, Balotelli,  Casemiro e Morata solo per nominarne cinque a caso. Ma torniamo alla Roma. Perché dietro all’esordio di tanti ragazzi non c’è solo la necessità di tappare le falle di una rosa corta. Mourinho segue spesso e volentieri le gare della Primavera, anche dal vivo. I ragazzi lo sanno, e restano ammaliati dalla possibilità di essere notati. Poi si passa alla seconda fase, quella della conoscenza diretta. “Con lui si cresce caratterialmente”, ha detto recentemente Calafiori. Lo dimostrano le prestazioni di tanti debuttanti. Perché sanno che col giusto atteggiamento si possono fare le scarpe anche a un big. In maniera meritocratica. Successe proprio a Mctominay con Pogba, sta succedendo a Bove coi vari Renato Sanches o Aouar. E poi c’è la componente di romanismo, che Mourinho non ha mai trovato: “Molti di questi ragazzi andavano in curva col papà o col nonno, tifano Roma da bambini. Questa è una spinta in più”. Seminare dunque, non solo raccogliere. Alla faccia di Sabatini e di tutti quelli che parlano a vanvera. 

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.