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Mourinho: “Da subito ho capito che avremmo vinto. I problemi ci rendono meno forti”

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Le parole dello Special One: "Siamo sempre stati in controllo della partita. Abbiamo sfruttato la superiorità numerica. A gennaio non possiamo fare ciò che vogliamo"
Redazione

José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro il Napoli. Queste le sue parole:

Oggi era incontenibile in panchina. Servivano questi tre punti? “Buon Natale a tutti voi ma anche a casa. Questo era importante. Ciro (Ferrara ndr) sa che la partita prima di Natale cambia un po’ il Natale, dei calciatori e degli allenatori. Abbiamo parlato di questo prima della partita, il nostro Natale è quello dei romanisti. Siamo riusciti a vincere e rimanere vicino a dove vogliamo stare. Anche con difficoltà e con accumulazione di partite. Sono 3 punti che ci lasciano lì. La mia sensazione è che dopo 5 o 10 minuti avremmo vinto la partita. Abbiamo giocato bene 11 contro 11 con due palle gol incredibili. Sempre in controllo della partita contro una squadra molto superiore alla nostra dal punto di vista tecnico. Con loro in 10 abbiamo avuto un vantaggio e ne abbiamo approfittato bene. Vittoria meritata”.

Possiamo dire che con Cristante e Paredes che hanno caratteristiche particolari, il terzo centrocampista deve sempre avere intensità? “Oggi abbiamo interpretato la gara per fare una pressione alta su di loro. Per farlo avevamo bisogno di loro due ma anche di Bove che è uno che morde e pressa. E’ in una condizione fisica incredibile. Non è velocissimo ma ha una resistenza altissima. Abbiamo giocato con Belotti e Lukaku per avere un gioco più diretto e profondo. Quando abbiamo visto la porta aperta, giocando contro 10 è entrato la creatività con Pellegrini, El Shaarawy e Azmoun. Abbiamo messo la tecnica in situazione di vantaggio. Mi è piaciuta la squadra, anche i difensori dopo una settimana dura di lavoro, con un allenatore molto duro con loro. Ndicka ha vinto più duelli. Llorente con Zirkzee ha avuto difficoltà e oggi contro Osimhen ha vinto tanti duelli. Mancini è un campione. Non si è allenato tutta la settimana. La pubalgia è dura ma ha giocato per la squadra. Ottima vittoria”.

La proprietà ti ha chiesto di andare in Champions League? “Preferisco fare la mia gestione che è di partita in partita per una ragione molto semplice. Non è colpa di nessuno, non è una critica ma abbiamo un gruppo di giocatori che hanno una storia clinica difficile. Se siamo tutti ogni partita, non avrei problemi a dire che possiamo lottare con tutti. Non parlo di Scudetto ma di quarto posto. Siamo una squadra con questa difficoltà, poi abbiamo quella de FFP che è difficile da gestire e per questo motivo non voglio parlare di un obiettivo chiaro. Siamo uniti, la squadra è formata da dei ragazzi straordinari che fa delle debolezze una forza. Mancini è un esempio di quello che dobbiamo purtroppo fare per avere più soluzioni. Adesso vediamo. Quello che volevamo fare a gennaio non è quello che possiamo fare. Abbiamo vinto oggi contro il Napoli, adesso ci aspetta la Juventus”.

Il quarto posto è alla portata?La Fiorentina e il Bologna stanno volando. “Stanno volando per due motivi: hanno bravi allenatori e due rose fantastiche con numeri altissimi di giocatori, 2 per posizione. Senza Smalling, Renato, Dybala, non siamo una rosa fortissima. Con loro siamo una rosa forte e abbiamo anche un allenatore bravo”.

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Ha visto la Roma che si aspettava? "Abbiamo lavorato bene in settimana. L'obiettivo era pressare alto e lo abbiamo fatto nel primo tempo. Chi è anti romanista o anti Mourinho dirà che oggi abbiamo vinto perché è finita 11 contro 9. Il Napoli è una squadra super evoluta e non si è visto per merito nostro. Dopo in undici contro dieci abbiamo continuato a fare bene ed è entrata in campo la creatività.A volte sono un po' critico e duro con la squadra, perché con loro ho molta empatia, amicizia. A me piace lavorare con loro e a loro lavorare con me. Tutto lo staff oggi era malato, io ero l'unico sano. Uno è stato ricoverato in ospedale (il preparatore Rapetti, ndr) ed è uscito oggi per venire qua, un altro è venuto in macchina per non stare con la squadra, adesso spero che non tocchi a me. Un abbraccio al mio staff, sono professionisti top".

Miglior partita di Ndicka da quando è a Roma? "È stata la miglior partita di N'Dicka da quando è qui.  In settimana abbiamo lavorato bene, migliorato il blocco basso difensivo. Abbiamo pressato alto nel primo tempo, qualcuno anti Roma e anti Mou parlerà di quando eravamo in superiorità numerica, io parlo di undici contro undici, abbiamo fatto benissimo, il Napoli è una squadra super evoluta e per merito nostro non si è visto".

Come sta Pellegrini? "Pellegrini ha fatto un'ottima settimana di lavoro, anche se sapeva che non avrebbe giocato, ha capito subito che non sarebbe stato titolare e ha avuto un atteggiamento da capitano vero. È stato bello vederlo fare un gol così importante"

Bonucci è un obiettivo? "Di mercato non parlo. Ne parliamo a gennaio, prima abbiamo una partita e poi partiamo dal presupporto che siamo in una difficoltà grande per il fairplay. Una cosa è quella che vogliamo, un'altra quella che possiamo fare. Se prendiamo qualcuno questo può restare fuori dalla lista Uefa, abbiamo una situazione complicata. Io vorrei un centrale top, di futuro, ma non mi sembra che sarà così. Non è un dramma, continuiamo così".

Sulle critiche sul gioco. "Io alleno da 23 anni, la mia squadra perfetta era l'Uniao Leiria che non ha mai giocato in Europa. Era perfetta dal punto di vista tattico perché ci allenavamo e giocavamo solo la domenica. Quando abbiamo la possibilità di lavorare miglioriamo sempre, ma noi giochiamo sempre e abbiamo poco tempo per allenarci. Dai, lavoriamo, continuiamo così, magari contro il Bologna era troppo non avere Paulo, Lukaku e Smalling tutti insieme".

MOURINHO A ROMA TV

“È un regalo di Natale per i tifosi che sono sempre qui con la squadra, abbiamo parlato di questo prima della partita. Dovevamo vincerla per noi, perché cambia il nostro Natale, e per i tifosi, abbiamo fatto una grande partita. Sono sicuro che qualche 'illuminato' parlerà dei rossi, ma il primo tempo l’ho visto bene. Un primo tempo in 11 contro 11 dove c’era una sola squadra che ha avuto due palle gol bellissime, con una costruzione bellissima. Il palo di Bove e l’assist di Belotti, non so come Meret abbia parato quella palla. Ho visto una sola squadra che ha giocato molto bene, poi ovviamente nel secondo tempo bisognava gestire quella situazione cumulativa di gialli, lo abbiamo fatto con i cambi che non volevo fare ma avevo paura di quella situazione. In 10 abbiamo pensato e deciso molto velocemente e lo abbiamo fatto bene. Il merito poi è tutto dei ragazzi che hanno fatto una partita straordinaria, sapendo vincere contro 10 e gestire tranquillamente contro 9 uomini. Successo molto meritato, dal primo minuto della partita siamo stati più bravi”.

Le alternative hanno fatto la differenza perché hanno cambiato la partita, i cambi sono stati fondamentali. “Penso che l’inerzia della partita inizi a costruirla dal primo minuto, da lì hai il feeling per capire quello che può succedere. Ovviamente quando prendi il palo e Meret fa quella parata lì pensi 'mamma mia, sarà una notte nera', ma la verità è che l’inerzia la senti dal primo minuto. Una grande partita, poi la gente che è entrata ha fatto la differenza. Pellegrini non mi ha sorpreso, ha fatto una settimana di lavoro straordinaria, da capitano che sapeva che non sarebbe stato una prima scelta ma è stato un grande esempio di lavoro e professionalità. El Shaarawy contro dieci uomini non è un quinto, ma un’ala pura. Celik era fresco, così come Azmoun, un giocatore tecnicamente più bravo e fine di Belotti, che magari ha altre cose che invece l'altro non ha. Vittoria meritatissima”.

 

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