José Mourinho ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sfida con la Roma. Queste le parole del tecnico portoghese:
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Mourinho: “Nonostante gli infortuni stiamo facendo bene. Zaniolo è stato devastante”
MOURINHO A DAZN
Soddisfatto di questa vittoria?"Certo. Vittoria importantissima, penso anche meritata. Sono molto felice, anche di sentire, capire che una squadra che mi piace tanto (la Samp, ndc), con un allenatore che è un fratello minore e che nella prossima stagione torneremo qui. Una squadra che lotta e gioca come loro, unita e con intensità fino alla fine è una squadra che non andrà in Serie B. Sono molto fiducioso. Per questo un abbraccio speciale a un ragazzo speciale. Per noi è importantissimo, abbiamo giocato giovedì, abbiamo avuto infortuni. Abbiamo avuto cuore, anima, organizzazione con grande intelligenza. Qualcuno la penserà diversamente, ma siamo abituati. Abbiamo vinto con l'Inter perché loro sono scarsi, poi loro hanno pareggiato al Camp Nou. Abbiamo perso con l'Atalanta che ha fatto un tiro in porta. Dura dare credito a chi lavora nella Roma, ma con tutti i problemi e le limitazioni che abbiamo facciamo il nostro miglior campionato. La vittoria è meritata, magari si poteva con meno sofferenza. Io sapevo che Zaniolo sarebbe stato devastante negli ultimi minuti, è mancato solo il gol. Gli ultimi minuti sono stati controllati, vittoria meritata".
Cosa direbbe a Spalletti ora?"Ci vediamo domenica. Ti auguro una buona settimana. Contento della coppia Belotti-Abraham? Mi ha soddisfatto tanto Nicolò, è entrato benissimo, fisicamente devastante, impossibile per loro prenderlo anche con i difensori stanchi e lui fresco. Per il 2-0 ha avuto occasioni, lui ma anche Belotti, la partita sarebbe finita. La squadra è stata comunque solida, concentrata, non ha sbagliato. Ma è un 1-0 in cui Rui Patricio non ha fatto una parata".
Cosa scriveva sul taccuino? Non era completamente soddisfatto?"Non scrivo solo cose che non mi piacciono, ma cose e dettagli di cui parlare all'intervallo, anche cose fatte bene. Se vuoi dopo un giorno dopo la partita vieni da me e te lo regalo".
Cosa ha detto a Stankovic prima della partita in quell'abbraccio? Che augurio gli vuole mandare? "Non so se posso dire cosa gli ho detto, è una parola bruttina. Gli ho detto 'Ti ricordi il gol di me**a che hai segnato qui?' Lui ha fatto un gol da centrocampo nel 2009/10, pazzesco. Gli ho chiesto se se lo ricordasse. Lui mi ha detto 'ti voglio bene', io gli ho detto 'anche io, ci vediamo dopo'.
MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA
La partita di Camara. "Molto bene. La verità è che anche i giocatori bravi devono imparare a giocare con la sua nuova squadra. Lui sta imparando a poco a poco. Ha giocato 45 minuti a Siviglia, ha giocato oggi titolare. Ci sono movimenti che non può sbagliare. Non è solo un talento ma anche la conoscenza. Nel primo periodo suo doveva recuperare fisicamente, il secondo ha imparato a poco a poco. Oggi ha fatto una buona partita".
Altra partita stratosferica di Smalling. Come si fa a non convocarlo per i mondiali? "E' una bella domanda. Non ho mai allenato una nazionale ma quando vai ad un campionato del mondo devi prendere giocatori che ti danno opzioni diversi. Smalling è cresciuto nel giocare a due, giocava così al Manchester, e ora gioca a tre e ha conoscenza perfetta per giocare a tre. Io, allenatore di una nazionale, vorrei avere un giocatore così. Non lo voglio paragonare con gli altri giocatori convocabili perché meritano rispetto. Southgate è un ragazzo super rispettoso, non faceva mai un commento sui miei giocatori, ma penso che non sia una mancanza di rispetto dire che mi spiace tantissimo che un giocatore che sta giocando al livello di Smalling non avrà questa opportunità. Però è Southgate che deve decidere".
Rispetto al passato trova differenze con i giocatori di adesso? "Sì ci sono differenze. C'è la stessa differenza fra me quando avevo 20 anni e i ragazzi oggi di 20 anni. E' l'evoluzione dei tempi con la trasformazione dei caratteri. Ci sono ovviamente differenze, noi ci dobbiamo adattare. Ma allo stesso tempo dobbiamo far sentire ai giovani che ci sono principi importanti".
C'è un qualcosa che non le è piaciuto stasera? "Mi piacerebbe respirare meglio negli ultimi minuti. Abbiamo fatto tutto per fare il 2-0, abbiamo difeso bene, abbiamo preso giocatori importanti per trovare gli spazi. I giocatori hanno fatto tutto bene, mi è piaciuto tutto".
Cosa augura a Stankovic? "Non so se sono stato il primo a chiamarlo. Se non sono stato il primo, sarò stato il secondo o il terzo. I miei giocatori sono tutti speciali e lui, dentro questi, è veramente speciale. Il nostro rapporto avuto in quegli anni va al di là di quello allenatore giocatore. Da adesso vorrei che le vincesse tutte. Già ero così con Giampaolo, i miei assistenti erano i suoi assistenti e mi hanno fatto conoscere una persona speciale. Sono contento perché l'anno prossimo torneremo qua, magari due volte, anche per il Genoa che non mi dispiacerebbe che un club con quella storia torni in A, ma contro la Samp sono sicuro che torneremo qua".
MOURINHO A ROMA TV
"Importanti i tre punti. Importante anche il modo in cui lo abbiamo ottenuti. Con sicurezza, tranquillità, solidarietà. Mi è piaciuto tutto questo. Una squadra di Stankovic ha le sue caratteristiche di personalità e vanno fino alla fine. Lui e la squadra hanno orgoglio, palle e sacrificio. Tutte le caratteristiche di Stankovic, le ha anche la squadra e noi lo sapevamo. Abbiamo atto molto bene. Abbiamo aspettato il momento per chiudere la partita, lo avevamo preparato, ne avevamo parlato all'intervallo. Abbiamo fatto tutto bene. Non abbiamo fatto il 2-0, si poteva pensare al panico negli ultimi minuti, e invece no, grande tranquillità. Grande controllo della gara contro una squadra difficile. Tre punti meritati.
Adesso avete qualche giorno in più per preparare il Napoli. "Si vediamo. È tornato Karsdorp, ed è stato utilizzato bene in un momento importante. Se possiamo recuperare oggi Karsdorp, Dybala e Wijnaldum sono una storia differente, la prossima settimana Kumbulla, è importante per avere soluzioni anche in panchina. Oggi la mia panchina mi dava sicurezza di poter fare i cambi e di poter migliorare la squadra".
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