Francesco Moriero, doppio ex di Roma e Lecce, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Queste le parole sulla sfida tra i giallorossi e i salentini in programma domani alle ore 18: "Tutti sanno che sono leccese, tifo per il Lecce e amo la mia terra. Però sono affezionato anche alla Roma, perché ho passato tre anni stupendi. È stata un’esperienza bellissima giocarci".
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Moriero: “Contro l’Inter mancavano tanti titolari”. Poi l’aneddoto su Mazzone
Le due squadre cercano il riscatto. "Alla maggior parte dei tifosi della Roma non è piaciuta la prova della gara persa sul campo dell’Inter, ma alla squadra di Mourinho sono mancati tanti giocatori titolari. Non è stata la vera Roma, che all’Olimpico colleziona risultati positivi".
Il Lecce ha raccolto solo 2 punti nelle ultime 5 gare, dopo gli 11 nei primi 5 turni. "Non mi allarmerei più di tanto. Come ha tenuto a precisare D’Aversa. Il Lecce sta facendo il suo campionato e deve puntare alla salvezza. È stato nei piani alti e poi in queste ultime gare ha comunque proposto la prestazione, che non deve mai mancare per centrare l’obiettivo prefissato. Ci può stare perdere la partita di Coppa Italia, anche se ovviamente c’è rammarico. Però sono stati messi in campo tantissimi giovani ed è giusto che l’allenatore impieghi tutte le risorse in prospettiva campionato. La gestione della squadra è ottimale e il Lecce deve pensare al campionato, perché è quello che conta. Sono molto contento dei risultati del Lecce. In un campionato così difficile è importante avere distacco sulla zona retrocessione".
Quali saranno le armi di Roma e Lecce per la caccia al successo? "Il Lecce ha dimostrato in questa prima fase del campionato di riuscire a proporre in campo il ritmo, che è importante in Serie A e potrà mettere in difficoltà la Roma. La squadra di Mourinho potrà contare sulla qualità dei propri giocatori e sulle individualità, come il ritorno di Dybala al fianco di Lukaku".
Sarà il primo confronto tra Roma e Lecce dopo la scomparsa di Mazzone... "Mazzone ha allenato tanti club, ha scritto la storia del calcio italiano. È stato assoluto protagonista anche della storia del Lecce e della Roma. E in questa partita la storia di questo uomo e di questo allenatore racchiude tantissimi ricordi. Manca a tutti".
Ci può raccontare qualche ricordo di lui? "Quando mi allenava prima della partita contro il Lecce diceva alla squadra 'Tanto noi giochiamo in 10, perché quando si incontra il Lecce Checco non c’è mai...'. Mentre quando eravamo alla Roma, era l’allenatore che ti consegnava la maglia nelle mani (la numero 7 di Bruno Conti, ndr) e ti dava l’incoraggiamento: 'Ricordati chi ha indossato questa maglia. Vedi di onorarla'".
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