E' da poco terminata la finestra invernale di calciomercato. L'agente Fifa Vincenzo Morabito in un'intervista ha fatto i punto sulle ultime operazioni.
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Morabito (ag. Fifa): “Roma la più brava sul mercato. Sabatini è il numero uno”
E’ da poco terminata la finestra invernale di calciomercato. L’agente Fifa Vincenzo Morabito in un’intervista ha fatto i punto sulle ultime operazioni.
Ecco le sue parole:
Vincenzo, non si è mosso moltissimo perchè la crisi che stiamo vivendo ha colpito anche il mondo del calcio ma, secondo te, chi è la regina del mercato?
"E' vero, il giro d'affari italiano è stato il 50% di quello inglese, questo è gia indicativo. I nomi forti di questa sessione sono stati sicuramente Hernanes e Nainggolan, Osvaldo in prestito, il resto piccole operazioni. Per me quella che si è mossa meglio è la Roma, Walter (Sabatini, ndr) ha lavorato su presente e futuro, ha inserito giocatori pronti Nainggolan, pronti via è entrato sembrava giocasse da vent'anni nella Roma e lo stesso vale per Bastos che Garcia conosce bene, ma anche lo stesso Toloi.
I giallorossi hanno messo le mani su una miriade di classe '95-'96 di grande prospettiva e lì puoi trovare il gioiellino del futuro. In questo senso il mercato della Roma è sicuro migliore di quello ad esempio dell'Inter che cercava la punta e ha preso un centrocampista, il Milan si è mosso ma non mi ha dato l' impressione di aver lavorato bene, La Juve aveva poco da fare, faccio fatica a capire l'operazione Osvaldo perchè se io ho la coppia titolare TevezLlorente che mi sembrano insostituibili, metto Osvaldo nella condizione di faticare parecchio per guadagnarsi una maglia da titolare. Se non gioca che fai lo tieni fermi 4 mesi sapendo che non è un giocatore che accetta volentieri la panchina? In più, hai 5 punte, con Vucinic e Quagliarella che avranno muso lungo fino a terra.
Dal punto di vista economico ci può stare, è un prestito ma come lo riscatti se non gioca e se gioca a chi toglie il posto? Insomma, non mi convince. Osvaldo poi ha comunque sbagliato ad andare al Southampton, non era la destinazione giusta per un giocatore
ancora nel pieno della carriera"
Ai tempi della Lazio di Cragnotti, tanti colpi messi a segno, avevi un ruolo da protagonista come consulente per il mercato del presidente. Che momento vive adesso la Lazio?
"Negativo. Il problema della Lazio in questi ultimi tempi, da quanto in pratica c'è Lotito, è aver pensato solo in ottica Roma. Prendiamo la vittoria del 26 maggio in Coppa Italia, un successo importantissimo, ma non ti puoi fermare li, non ti puoi limitare al primato cittadino, perchè se Balzaretti non fa quell'errore, quella partita magari va ai rigpri e non sai come fnisce. Le vittorie non si improvvisano, non si ragiona "c'è scappata la vittoria", bisogna darsi una struttura. La Lazio di Cragnotti era impostata in maniera diversa, Il presidente Cragnotti aveva questa grande mentalità, puntava sulla crescita del calcio romano, cercava il dialogo, mi ha insegnato tante cose. Me lo diceva sempre, non c'era solo il derby con la Roma, ma erano importanti anche le partite con Inter, Juve, Milan, Con Lotito vivacchi, vivi alla giornata.
La Lazio non è una squadra che domina, manca organizzazione, programmazione, mentre la Roma cresce cresce e ha un margine di crescita grandissima. Tra due 3 anni, se il divario aumenta ancora, ci potremmo ritrovare come Juventus e Torino."
Parliamo del rapporto con il presidente Sensi: si dice non fosse buonissimo, almeno così registravano le cronache di quel periodo, verità o fantasie popolari?
"Io lavoravo per Cragnotti, ci sono stati episodi in cui eravamo sullo stesso giocatore, con Emerson ad esempio, ma è inutile che dopo anni si continuino a fare le battute, alludendo al fatto che io mi sono spacciato per il procuratore. Mi fece il mandato la Lazio, io lo incontrai tramite un giocatore del Leverkesun che avevo all'epoca e cercai di convincere Emerson a andare allaLazio, lui poi aveva un suo agente e rifiutò. La gente reagi male.
Per quanto riguarda Stankovic li ci siamo trovati uno contro l'altro ma posso dirti che in quel caso fummo più bravi noi, la Roma scelse il canale sbagliato.
Gli emissari della Roma arrivarono il pomeriggio, noi la sera andammo via col giocatore con un aereo privato e il giorno dopo fece le visite mediche. Io poi dico sempre che dovremmo puntare ad una crescita, qui se indossi la maglia della Roma è impossibile passare alla Lazio e viceversa. Altrove invece succede. o, la verità è che mi fece il mandato la Lazio, io incontrati Emerson tramite un giocatore del Leverkusen che avevo e cercai di convincerlo ad andare alla Lazio, feci un'offerta ma lui aveva un suo agente e non accettò. La gente reagi male. Con Stankovic ci siamo trovati uno contro l'altro, ma li fummo piu bravi noi, la Roma scelse il canale sbagliato, noi andammo sul ministro dello sport e ce lo siamo portati a casa."
Argomento delicato: il tuo ex socio storico, Vinicio Fioranelli, tentò la scalata alla presidenza della Roma, operazione spericolata, poi pagata con una pesante multa da parte della Consob ed una pena di 8 mesi. Ci puoi raccontare quel periodo?
"Una vicenda negativa, io glielo dissi subito: "ma cosa stai facendo?", in una città come Roma, se hai qualcosa di importante e concreto, non devi assolutamente fare tam tam. Lui ha fatto un grandissimo errore, si è fatto trascinare dall'entusiasmo, ha creduto a false promesse e poi si è ritrovato da solo.
Non è stato prudente, li devi essere anche bravo a frenarti, a me magari sono successe situazioni simili e mi sono consultato sempre con i miei legali.
Li c'era una situazione molto delicata, con Rossella Sensi contestata, c' era stata la vicenda Soros, i tifosi romanisti erano scottati, ti presenti prometti acquisti, lui aveva gia contattato giocatori, allenatori, ha sbagliato. E' stato imprudente, ma non è una cattiva persona, non voleva intenzionalmente dare pacchi o sole. E' una persona in buona fede, sulla buona fede di Vinicio ci metto le mani sul fuoco quando poi vai ad ascoltare tante sirene..
Bisogna valutare bene prima di esporsi, ci metti una vita a costruiti una reputazione, due secondi per distruggere tutto. E poi ha patteggiato 8 mesi di reclusione, essere preso una mattina, portato in carcere., mi vengono i brividi solo a pensarci."
Un nome, internazionale, che potrebbe essere il giocatore del futuro
"Io sto seguendo un giocatore che tutti in Inghilterra dicono che sarà il novo erede di Bale, si chiama Ravel Morrison, 21 anni, del West Ham, era al Manchester, centrocampista eccezionale e se lo sono fatti scappare. Poi anche una punta che però hanno blindato al Monaco, Anthony Martial, un diciottenne che ha esordito nella serie a francese. "
Talenti ce ne sono, poi ti devi confermare perchè se il talento non viene canalizzato nel mondo giusto può andare sprecato"
L'intervista è finita, sto per salutare e ringraziare Vincenzo, disponibile e gentile come sempre, un professionista nel suo lavoro e una persona perbene (che non guasta mai, ndr) quando mi chiede di aggiungere altre due parole su Walter Sabatini:
"Io sono stato in passato molto pesante con Walter, quando era alla Laziodiciamo che c'è stato un momento in cui non mi sono sentito tutelato, e da quel momento in poi sono stato un po' duro. Ma oggi voglio dire una cosa, lui è una persona sempre disponibile, capita che ci siano dei contatti, se posso dò volentieri una mano, è una persona che lavora tantissimo anche troppo. Gli direi di stare attento alla salute, come lui non ce ne stanno. A volte un mio collaboratore lo chiama per sapere di qualche giocatore: " senti ma lo conosci? " Lui conosce tutti.
Credo che con Baldini siano amici nella vita, ma dal punto di vista lavorativo sono incomptabilii. Da quando c'è stata la liberazione da Baldini, Walter ha potuto sprigionare la sua fantasia, gia la scelta dell allenatore è stata geniale. La Roma veniva da due scelte teatrali, non potendo andare a prendere allenatori che chiedevano tanti soldi e giocatori.
Due anni in cui è stato negativamente protagonista, ma oggi Walter è senza dubbio il numero 1 in Italia, come lavora lui, non lavora nessuno, è una persona molto umile, in un ambiente dove regna l'arroganza, la presunzione, lui lavora , fa risultati, ma non passerella.
In effetti Sabatini era molto presente nei momenti più brutti, ora che potrebbe riscuotere i meritati applausi si è defilato...
"Questo è tipico dei grandi. Baldini, ad esempio, ama stare in prima linea quando tutto va bene, un po' meno quando vanno meno bene e si svicola. I grandi personaggi, invece, ci mettono la faccia quando le cose vanno male, quando vanno bene invece si defilano e soprattutto dividono i successi con i collaboratori. Grazie a Walter, la Roma ha gettato le basi per un buon futuro sportivo e anche gli americani, pur non avendo investito grosse somme di denaro, stanno facendo crescere il fatturato, far crescere il fatturato significa aumentare i ricavi e quindi più disponibilità per il mercato. "
(Insideroma)
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