Ecco le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia in programma domani sera a Milano.
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Montella: “Nessun problema tra me e Menez. Il mio futuro? Non dipende da queste partite finali”
Ecco le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia in programma domani sera a Milano.
Contro il Milan hai espresso disappunto nei confronti di Ménez. Hai parlato con lui e come l’hai visto?"Ci ho parlato ed io non ho problemi con lui e spero nemmeno lui con me. Si leggono molte cose, spesso non vere. L’allenatore viene descritto con poca affinità con chi non gioca, ma non è così. Per completare il discorso di Ménez vorrei essere più chiaro. Per come lo conosco io e per come ho visto la sua storia, spesso entrando nel finale non ha mai saputo incidere. Visto che mancavano solo pochi minuti ho preferito inserire un altro giocatore. Su Menez credo molto, ci può dare un valido contributo e spero che il nostro rapporto continui ancora a lungo”.
Come sta Perrotta?"Si è allenato, ha fatto un po’ di scarico perché aveva problemi al tallone, Ma si è allenato e quindi è disponibile".
Le condizioni di Cassetti?"Lui non si è allenato né ieri né oggi. Rosi ha fatto lavoro differenziato, Taddei è squalificato e ci mancherà davvero tanto. Per mancanza di esterni forse cambierò modulo. Devo fare delle valutazioni".
E' ipotizzabile una formazione con Ménez, Vucinic e Borriello contemporaneamente? "La partita potrebbe anche durare 120 minuti, non lo escluderei".
Qualcuno ti ha lasciato intendere qualcosa riguardo il futuro? "Il lavoro di una persona va valutato sul campo quindi non credo che un punto o una partita facciano pendere la bilancia in un verso o nell' altro. La squadra ha recuperato nove punti alla Lazio, ha una media da terza/seconda classifica, i giocatori si sono messi a disposizione dell' allenatore ed è merito loro aver cambiato la tendenza anche se ci si aspettava di più. Un cambiamento c'è stato però".
I numeri dicono che questa è una Roma da trasferta: ci crede davvero all' impresa in Coppa Italia? "Ci proviamo anche se sarà difficile per assenze e squalifiche. Abbiamo i mezzi per poterci provare e lo faremo fino in fondo".
Con lei Greco ha trovato pochissimo spazio. Lo vede come vice Pizarro o mezz' ala? "Può fare entrambe le cose ma si devono fare delle scelte. Me ne dispiace per lui la credo che in questo finale di stagione possa tornare utile alla squadra".
Una squadra del genere è costretta ad inseguire il quarto posto: un traguardo così può essere ancora sentito o non è troppo appetibile? "Sono sicuro che sia appetibile perchè c'è grossa differenza tra arrivare quarti o sesti, in tutti i sensi. Deve essere tutto rapportato alla squadra di quest' anno e non della scorsa stagione. Sarà impopolare dirlo ma i ragazzi sono stati bravi recuperando nove punti alla Lazio e sette all' Udinese. Ci stiamo giocando una finale di Coppa Italia e siamo ancora in lotta per la Champions. Aspiravamo a qualcosa di più ma nel calcio questo conta poco".
In questo miniciclo di Montella c'è stata poca pubblicità da parte della stampa? "Ci sono state sicuramente troppe aspettative ma a me interessa dare convizione a questa squadra, darle visione della realtà delle cose. Un tecnico deve rimanere lucido ed analizzare tutte le cose, deve stare a tutti i vari "giochi" e non deve perdere lucidità".
Quanto è importante per te, come neo tecnico, vincere la Coppa Italia? "Non credo a questo, non mi interessa a livello personale avere crediti in tal senso. Un tecnico si valuta in tanti modi e si può vincere in altrettanti. Dipende che valore si dà al lavoro".
Quella di domani sarà una Roma attendista o battagliera? "Dobbiamo giocarci tutte le carte al meglio, probabilmente è da decidere se subito oppure no".
Con l' infortunio di Brighi avevi due possibilità: cambiare modulo o puntare su Greco. Sei rimasto soddisfatto dal 4-4-1-1 sperimentato col Milan? "Si perchè abbiamo solo concesso volutamente possesso palla al Milan, nella ripresa abbiamo faticato a salire e supportato poco gli attaccanti ma la squadra era stanca".
Giocare Mercoledì e poi Domenica influirà eccessivamente dal punto di vista fisico e mentale sugli obiettivi? "Alcuni giocatori sono infortunati ed altri squalificati in entrambe le competizioni quindi un incrocio verrà per forza di cose natuarale".
Tu dicesti che preferivi un pareggio tra Lazio ed Udinese... "Questo campionato ci insegna che tutto può succedere e nessuno ti regala nulla, ci son molti meno sospetti e l' Udinese, come noi e la Lazio, dovrà sudare le prossime partite".
Avresti gradito segnali di maggiore chiarezza dalla società per dare più serenità all' ambiente? "Io mi devo preoccupare principalmente di focalizzare i problemi e trovarne la causa sul campo".
Questi ottanta giorni da tecnico di Serie A ti hanno dato voglia di continuare ad allenare in questa categoria? "Per fare l' allenatore c'è bisogno che qualcuno ti ingaggi. Io sono appassionato del calcio in generale, con i ragazzi come con gli adulti. E' una cosa bella e faticosa".
Vucinic giocherà? "Oggi non si è allenato, vedremo domani".
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