Ecco le parole di Vincenzo Montella ai microfoni di Mediaset Premium,Sky,RAI Sport, Roma Channel, Conferenza stampa al termine di Roma-Sampdoria 3-1
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Montella: “Futuro? Devo valutare cosa è meglio per me…Se vedrò Sabatini? Lo sa solo lui”
Ecco le parole di Vincenzo Montella ai microfoni di Mediaset Premium,Sky,RAI Sport, Roma Channel, Conferenza stampa al termine di Roma-Sampdoria 3-1
MONTELLA A MEDIASET PREMIUM
Vittoria importante, si chiude una gestione difficile senza società"Non è il caso nè il momento di parlarne. Volevamo vincere, un campionato sotto le aspettative, la squadra ha voluto vincere a modo suo contro una squadra che non aveva niente da chiedere e per questo più pericolosa. Ora si riparte, dopo un'esperienza che mi è servita a livello professionale, tre mesi intensi in una realtà difficile ma gratificante, sono valsi tre anni da tirocinio. Mi sento diverso anche come conoscenze. Ora ci sarà da valutare per il prossimo anno o tutti insieme oppure ognuno per conto suo."
Futuro?"Si è detto tutto e il contrario di tutto. Fino alla settimana scorsa si diceva nei media che fossi al cento per cento il tencico della Roma, io devo valutare per capire cosa sarà il meglio per il mio futuro."
MONTELLA A SKY
Che succederà a Vincenzo Montella?Sinceramente non lo so, perché non mi è stato detto niente di nuovo. Sentendo mediaticamente, fino ad una settimana fa ero io il futuro allenatore della Roma, adesso invece è tutto invertito. Le cose potrebbero anche ricambiare (ride) . In settimana spero e credo mi diranno qualcosa in modo che anche io possa valutare e scegliere il mio futuroMontella quante chances si dà?Io non me ne do. Spero di essere valutato per quello che ho fatto giornalmente. L’importante che ho dimostrato a me stesso di poter fare questo mestiere. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederàC’è in agenda di Sabatini un incontro con Montella?Non ho la sua agendaMontella c’è stato sia con Franco Sensi che con Rosella. Come valuta questa presidenza?Sono stato fortunato nel poter conoscere anche l’affetto del padre Franco. Per noi oggi è stato un momento triste e gli dedichiamo questa piccola vittoria anche se sappiamo che le loro aspettative era altre.Io penso che oggi Montella potesse avere anche il suo futuro…Il mio passato sicuramente… Il futuro non lo so perché non se ne è parlato.Ci sono alcune similitudini tra il percorso tuo e della famiglia Sensi.
Tu hai iniziato la stagione come allenatore dei giovanissimi.Ora arrivi che hai allenato in serie A. Torneresti ad allenare i ragazzini o questa esperienza ti ha cambiato?Prima che mi dessere la prima squadra aveva intenzione di fare tutte le trafila giovanili. Ora mi sento diverso, pronto e per me sarebbe difficile tornare tra i ragazzini. Ormai il salto l’ho fatto. Sono stati tre mesi che sono valsi come tre anni di tirocinio.
MONTELLA A RAI SPORT
Sensazioni?“Volevo ringraziare innanzitutto la famiglia Sensi che ha dato tutta la passione per questa squadra” C’è voglia di voltare pagina. Si parla di Pioli. Non è un po’ offensivo per Montella, visto che si parlava di Ancelotti e di Mourinho? “Non mi da fastidio perché stimo molto Pioli. A me ancora non è stato detto nulla, si sono dette tante cose, la verità non c’è, si deve ancora decidere” Quando hai preso la Roma, cosa ti aveva chiesto la società?“Quando sono arrivato la squadra veniva da quattro sconfitte consecutive, a me avevano chiesto di risollevarli e di provare a avvicinarci al quarto posto. Abbiamo lavorato molto e fatto molto bene in termini di punti. Questa non è un’autocandidatura, ma i numeri parlano chiaro. Ora bisogna voltare pagina, sia la società ma anche il sottoscritto”
MONTELLA A ROMA CHANNEL
Il futuro ti interessa relativamente...Assolutamente. Io ho vissuto tutto con molta spontaneità e serenità. Il problema del futuro è sempre stato l'ultimo. Nei prossimi giorni mi diranno qualcosa, perchè sono persone corrette.In questo modo potrò fare anche le mie scelte. Sono un allenatore giovane e so aspettare. I miei programmi erano diversi tre mesi fa. Ora, dopo questa esperienza, mi sento una personae un allenatore diverso.Allenare la Roma invecchia?Questi tre mesi sono valsi tre anni da un altra parte, ma sono stati utili perchè ho avuto modo di cimentarmi con tante problematiche.Hai restituito alla squadra una identità tattica particolare... quando senti dei nomi di altri allenatori giovani, non ti senti sminuito?Sinceramente no. Prima di accettare, sapevo a cosa andavo incontro. Magari sarebbe potuta andare peggio. Non mi da fastidio sentire questi nomi, un allenatore deve abituarsi a sentirsi in discussione sempre.C'è una partita che cambieresti?Col Palermo avremmo meritato di vincere. Non ci stava la sconfitta. Anche con l'Inter non ci stava perdere all'andata. Credo che sia stato però un cammino abbastanza lineare. Di certo abbiamo pagato anche le aspettative che c'erano su questa squadra. Sicuramente anche io avrei potuto fare ancora di più.La famiglia Sensi chiude un'èra...Sono una famiglia di tifosi. Hanno fatto grande la Roma e se hanno sbagliato qualche volta nella loro lunga gestione, lo hanno fatto per troppo amore. Oggi volevamo dargli una soddisfazione.Un ricordo speciale lo dedico a Franco Sensi, la cui impronta si sente ancora oggi e sono sicuro che continuerà a vegliare su questa squadra e questi tifosi.
MONTELLA IN CONFERENZA STAMPA
“La classifica non mente mai” ha detto lei… si è andati in Champions con 66 punti su 70 disponibili…“I numeri non mentono, è un dato di fatto. Fa piacere che l’ hai rammentato. Per quanto riguarda il mio futuro, sono rimasto a qualche settimana fa, quando mi si disse che mi sarei giocato le mie chances. Se non dovessi essere più l’ allenatore della Roma sarò il primo a saperlo, dovrò fare anch’ io le mie valutazioni. Aspetteremo cosa succederà nei prossimi giorni”.
Cosa le ha lasciato quest’ esperienza?“Sono cresciuto molto, sono stati mesi intensi. Nelle tante difficoltà è come se avessi fatto alcuni anni, non mesi, di tirocinio da allenatore. Mi sento diverso rispetto a tre mesi fa”.
Come ha vissuto lei quest’ ultima fase, delicata dal punto di vista societario?“In modo distaccato, consapevole che sarebbe accaduto ciò a livello societario. L’ avevo già preparata insomma, non mi ha mai turbato e non mi dà fastidio. Nel calcio è così, si sentono tanti allenatori e dirigenti…”
C’è una scadenza per farti sapere qualcosa sul tuo futuro?“C’è un termine entro cui potremo trovare un accordo, qualora non si trovasse potrei guardare ad altre soluzioni tranquillamente. Se la società fosse già certa circa la questione mi avrebbe detto qualcosa ma magari si vorrà attendere la fine del campionato, può essere tutto. Per programmare il futuro non si può aspettare più di tanto però…”
Quindi, entro quando si saprà qualcosa?“Ho un contratto di un altro anno, credo entro Giugno. In base a ciò che succederà sceglierò il mio futuro. Se volessi restare un altro anno potrei farlo, altrimenti no…”
Hà ricevuto altre proposte quindi?“Dai Giovanissimi della Roma (ride, ndr). Non ho parlato con nessuno, ho letto tante cose in giro ma non ho avuto nessun contatto con altri club perché attendo prima di regolare la situazione con la Roma. Mi lusinga essere, ad ogni modo, chiacchierato”.
Lei ritiene di aver dato qualcosa a questa squadra nella breve esperienza alla sua guida?“Probabilmente avrei potuto dare molto, molto di più. Quando mi hanno affidato la squadra mesi fa avremmo, però, potuto fare anche qualcosa in meno “.
Un bilancio di questi tre mesi da allenatore della Roma…“Ci sono state cose positive e negative. La gioia più grande è stata la testimonianza diretta e sincera di calciatori e dirigenti sul mio lavoro, anche da parte di gente che ho fatto giocare pochissimo. In negativo, quando si perde c’è sempre qualcosa che ti brucia, soprattutto l’ ultima trasferta, quella di Catania. Vincere lì avrebbe potuto cambiare la storia delle ultime partite, e quindi anche la nostra. Tornando al mio futuro, è ovvio che io nutro affetto per la società Roma, come ad esempio per l’ Empoli ma valuterò in base alle possibilità che avrò”.
La fiducia che hai dato ai calciatori è stata ripagata?“In alcuni si, in alcuni no… ma non soltanto per me, anche per loro nelle loro individualità. Tutto quello che ho fatto con i calciatori l’ ho fatto pensando, non facendo riferimento ai rapporti interpersonali. Le cose che dovevo dire loro sono state dette con chiarezza, senza alzare ogni volta la voce per farsi capire”.
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