(repubblica.it - M. Pinci) - La corsa alla Champions si fa derby. E pazienza se Roma e Lazio si trovano a rincorrere il quarto posto dell'Udinese lontano due punti.
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Montella punge Reja: “La storia parla…”
(repubblica.it – M. Pinci) – La corsa alla Champions si fa derby. E pazienza se Roma e Lazio si trovano a rincorrere il quarto posto dell’Udinese lontano due punti.
Le possibilità della Roma passano da Catania, domani, dove 3 anni fa la Roma lasciò le speranze di una rincorsa scudetto contro l'Inter. Proprio ai siciliani, Reja ha detto di augurarsi il loro "massimo impegno". Inevitabile la replica romanista. "CHIEDO IMPEGNO SOLO AI MIEI GIOCATORI" - Sorride Montella, al primo riferimento alle parole del dirimpettaio biancoceleste. "Me l'aspettavo", ammette, prima di lasciare sul tavolo della partita il proprio rilancio: "Io devo chiedere massimo impegno solo ai miei giocatori. Poi la storia recente la conosciamo tutti". Riferimento neanche troppo velato al Lazio-Inter 0-2 dello scorso anno, quando la Lazio non offrì la massima resistenza possibile all'Inter in corsa con la Roma per il titolo. Pensieri, in ogni caso, che non devono distrarre la squadra. Lo sa bene il tecnico giallorosso: "Non dovremmo trovare già alibi. Vincerà chi avrà più motivazioni, non solo sulla carta. Dovremo dimostrarle anche in campo". Dove la Roma troverà una squadra già salva. Non esattamente un cima infuocato, nonostante i pessimi rapporti tra le due tifoserie. "Mi aspetto ambiente in festa - ammette Montella - uno stadio pieno e una partita condizionata dal caldo. Ma a me è sempre piaciuto giocare in uno stadio pieno rispetto a uno stadio vuoto come a Bari. E credo che possa aiutare anche i ragazzi". Soprattutto, perché, soltanto tre medi fa, quando Montella prese una Roma sull'orlo del disastro, non era semplice immaginare di trovarsi, a 180 minuti dal termie, ancora il lotta per un posto in Champions. Montella lo sa e lo sottolinea: "Se avrei firmato per trovarmi in questa posizione? Avrebbero firmato tutti i tifosi della Roma. Le aspettative erano alte a inizio stagione, ma in quel momento avremmo firmato tutti. Forse, però, avremmo fatto qualcosa in più. Tutti. O, chissà, anche qualcosa in meno". "NON SONO AMICO DEI GIOCATORI" - Le ultime ore, nonostante la rimonta sul quarto posto, segnano però le sue quotazioni in netto ribasso. E più di qualcuno è pronto a giurare che non sarà Montella ad allenare la Roma nella prossima stagione. Tra i capi di imputazione, anche l'essere molto amico dei giocatori: qualcuno, a cominciare da Totti, si è esposto molto per lui. Troppo, probabilmente. "Bisogna vedere se sono davvero amico di qualcuno - replica l'allenatore - quando giocavo dicevate che ero nemico di tutti. Da quando sono arrivato nessuno, neanche Totti, mi ha detto dove preferirebbe giocare o neanche fatto capire le sue intenzioni. Alla prima partita Francesco stava in panchina, come a Donetsk, partita decisiva. Poi il posto lo ha conquistato con le prestazioni. Non credo che chi fa calcio mi valuti sulle eventuali amicizie". Sotto accusa, anche, le idee tattiche forse troppo conservatrici. Una critica rigettata drasticamente: "Ho fatto quello che ho ritenuto necessario per il risultato, per finire al meglio il campionato. Ma le mie idee sono diverse da quelle che ho espresso, sia negli allenamenti che in campo". Per fare i conti sull'operato del tecnico, però, è ancora presto. "Il bilancio?Non lo faccio - spiega Montella - lo faremo più avanti se ci andrà. Ma solo valutando tutte le situazioni. A sette giorni dalla fine del campionato, però, non voglio si parli del mio futuro. Passa tutto dalla partita di domani, ci giochiamo l'ingresso in Champions, è fondamentale. Le nostre energie devono andare alla preparazione della partita di domani". PIZARRO, VUCINIC E JUAN IN DUBBIO - Partita per cui Montella si trova a fare i conti con il rischio emergenza. Oltre agli squalificati Perrotta e De Rossi, oltre agli infortunati Brighi e Mexes (ormai un ex), il tecnico rischia di perdere altri tre pezzi pregiatissimi. "Pizarro ha un problema all'adduttore, ha fatto un po' di differenziato, Vucinic ha una cisti infiammata, Juan invece ha avuto un indurimento muscolare". Tutti convocati, ma tutti a rischio forfait. Soprattutto il cileno: senza di lui, centrocampo in emergenza con Taddei e Rosi esterni e Simplicio-Greco al centro. In avanti, invece, sicuri o quasi di tornare in coppia dall'inizio Totti e Borriello: "Se un giocatore gioca 10 metri più avanti, più indietro o più a lato non cambia il risultato generale della partita. Possono giocare insieme Totti e Borriello o anche giocare solo uno dei due. E a volte si può essere più pericolosi con un attaccante che con quattro". Destinato a restare fuori, invece, Menez. Montella su di lui, sembra arrivato alla resa: "Io e il mio staff abbiamo fatto tutto quello che potevamo per farlo rendere al meglio, anche al di fuori dell'aspetto tecnico, ma anche mettendolo nella sua posizione più congeniale. Ci sta che un giocatore abbia un calo fisico, psicologico o emotivo. Questo, credo, a prescindere dall'allenatore.Se resterà? Io devo solo far rendere la squadra al meglio, tante domande sul futuro dei giocatori non me le pongo". A quelle sul suo, invece, presto dovrà rispondere qualcun altro.
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