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Montella: “Mi sento ancora in corsa. Il senso del dovere? C'è chi preferisce trovare alibi”

Ecco le parole di Vincenzo Montella alla vigilia della gara di domani sera contro la Sampdoria, ultimo atto di una stagione da dimenticare.

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Ecco le parole di Vincenzo Montella alla vigilia della gara di domani sera contro la Sampdoria, ultimo atto di una stagione da dimenticare.

Conferenza stampa che sa di congedo? Se ha valenza quello che scrivete sì. Mi rimane però difficile credere che in una settimana possa essere calato dal 90% al 10%. La verità sta in mezzo. Come non credevo prima alla sicura conferma non credo ora alla sicura partenza

Ma Montella ha perso realmente quota? Non lo so. L’umore nel calcio conta molto. Per me la soddisfazione è stata avere tanta stima da parte di chi mi ha visto lavorare. Ho capito di avere i mezzi per allenare.

Ti da fastidio esser sostituito da Pioli invece che da altri? Figuratevi. Se avete sentito quello che ho detto prima della partita contro il Chievo troverete da soli la risposta.Pioli per me è un grandissimo allenatore e lo ha dimostrato facendo giocare alla sua squadra un ottimo calcio.

Se non verrai confermato. Quali saranno i motivi? Amicizia con i calciatori? Fallimento champions? Il tuo carattere? Sono tante le valutazioni che si fanno. Se i miei giocatori però hanno dichiarato di ritenermi adeguato per me potrà essere solo motivo di onore. Finalmente è stato dimostrato come non fossero vere le voci che mi volevano da giocatore in contrasto con giocatori come Totti.

Avrai un colloquio con Sabatini? Non lo so. Forse già ce l’ ho avuto ma voi non lo sapete. I giornali qualche volta molte cose non le sanno. Comunque sia, lo ripeto ancora una volta, non è detto che io, nel caso mi fosse proposto, decida di rimanere. Bisognerà pure vedere le mie esigenze e ciò che per me sarà più funzionale.

È mancato poco per il 4 posto. Cosa è mancato? La squadra è sempre stata viva. Mi rimproverate di non aver osato contro il Milan e di aver perso con il Catania, ma erano entrambe partite difficilissime. La prima perché giocavamo contro la squadra Campione d’Italia, la seconda perché eravamo decimati. Non credo possa essere il finale di stagione a decidere il mio futuro. Credo di essere ancora in lizza. Penso di avere dimostrato di poter allenare la Roma.

Ti lusinga l’interesse di altre squadre? Certamente. Ho appena iniziato e fa piacere avere già pretendenti.

Promossi e bocciati di questa stagione?Quale sarebbe il nucleo di giocatori da confermare? Dico soltanto che, se una squadra costruita per vincere lo Scudetto si è ritrovata ad essere in zona Europa league, in qualche modo tutti hanno fallito. Chi allenerà la Roma sarà un uomo fortunato, perché potrà contare sicuramente sulla voglia di riscatto del gruppo.

In Italia è più facile fare il calciatore o l’allenatore? Molto più facile fare il calciatore. Allenare a Roma lo è ancora di più, in quanto devi essere particolarmente equilibrato e coerente.

Quest’anno per forza di cose non si è vista una tua chiara idea di gioco. Ma qual è in futuro l’idea di calcio che tu vuoi proporre? Una squadra che vuole fare sempre la partita. Per me poi, al di là dei valori tecnici, sono molto importanti i profili caratteriali dei calciatori. Non si deve avere solo voglia di vincere, ma bisogna assumere anche atteggiamenti da grande professionista. Mi piace il profilo di chi si allena con rigore e di chi fa delle rinunce.

Per giocare l’anno prossimo l’Europa League manca un punto. Domani darai spazio a chi ha giocato poco o metterai in campo la migliore formazione possibile? Noi dobbiamo solo vincere. Voglio ricordare, al di là del punto da conquistare, che, se la Lazio dovesse perdere, possiamo arrivare ancora quinti. Mi dispiace per molti giocatori che non hanno lo spazio che avrebbero meritato. Mi sono assunto le mie responsabilità e anche domani continuerò a farlo. Metterò dunque la migliore formazione possibile.

Ti ha dato fastidio che l’incontro tra Sabatini e Pioli si sia svolto prima della fine del campionato? Anche se avrebbe potuto darmi fastidio, sinceramente no. Qualche cosa poteva essere gestita meglio, ma è normale che una società appena insidiata voglia programmare il tutto al meglio. Credo abbiano incontrato anche altri allenatori. Nel calcio non mi stupisco.

Vuoi dire qualcosa ai tifosi? Il mio rapporto è sempre stato particolare. Mi hanno sempre dimostrato affetto sia come calciatore che come persona. Li ringrazio tantissimo. Non mi hanno mai fischiato. Domani però se arriveranno fischi li sentirò un pò anche miei. Voglio comunque ricordare come ancora non sia detto che io non allenerò la Roma la prossima stagione

Preferisci una piazza come Roma o un posto più tranquillo per allenare? Credo di aver dimostrato sempre mostrato coerenza ed equilibrio. Riesco quasi sempre a calarmi nella realtà in cui sto. Sotto questo aspetto non ci sono problemi

Complessivamente hai trovato una squadra dove il senso del dovere si era perso. Credi di averglielo ridato? Bella domanda. La risposta è ancora più difficile.. (ride). C’è chi ce l’ ha come caratteristica e chi ancora la deve acquisire. In questo percorso qualcuno ha voluto migliorare e altri no. Purtroppo qualcuno ha preferito celarsi dietro un futuro cambio d’allenatore (stoccata a Menez)

C’è qualcosa che non rifaresti da allenatore? Ho sempre deciso di calarmi nella realtà in cui allenavo. Magari mettendo da parte a volte anche quel senso del dovere di cui prima vi parlavo. Sapendolo prima, certamente qualche formazione dove poi abbiamo perso l’avrei rifatta

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Rifaresti la scelta di Doni? Certamente. Ha fatto pochi errori e buonissime parate. Purtroppo paga il suo passato recente. È stato sfortunato perché se le parate decisive le avesse fatte in gare decisive stavamo parlando di altro.

Hai pensato che potrebbe essere l’ultimo atto di 12 anni d’amore con la Roma? Non lo so. Mi state facendo passare come un ex, ma in realtà ancora non è stato stabilito nulla.

C’è qualcuno che ha digerito male il cambio dell’allenatore oltre a Menez? Io ho dato a tutti grande disponibilità. Poi c’è chi ha risposto meglio, chi mi ha dato 10 e chi mi ha dato 100. Non credo Menez ce l’abbia con me. Ho sempre creduto in lui e l’ ho sempre fatto giocare nel suo ruolo. L’ ho schierato anche nel derby, la gara che per tutti i tifosi della Roma è sicuramente la più importante della stagione. Se vuole poi trovare alibi con la stampa del suo paese lo faccia pure.Ognuno tira acqua al suo mulino.

Il valore della Roma è veramente questo? Credi sia finito un ciclo? Ho la mia idea ma non ve la voglio dire. La classifica comunque difficilmente è bugiarda. Nell’arco di un campionato ci sono talmente tante partite per dimostrare il proprio valore che difficilmente alla fine il risultato non è veritiero.