“Quando andai via ero sicuro che gli americani avrebbero portato un'organizzazione che avrebbe portato a risultati diversi. – ha detto Gian Paolo Montali ex DG della Roma intervenuto ai microfoni di Rete Sport - La Roma ha eccellenze ovunque: presidente, direttore sportivo e pubblico, tra i migliori del mondo, ma sembrano deterrenti. La Juve un modello? Io mi occupai di ricostruirla dopo calciopoli, la differenza è proprio l'organizzazione. Pallotta parla di organizzazione della Juve, ma quello che fa la differenza sono gli interpreti che sanno come si vince. Sono sostanziali le differenza tra Torino e Roma. Nella Capitale avevo capito l'alchimia da usare, mi è dispiaciuto andar via. Nella Roma ho spesso l'idea che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra. La comunicazione è uno dei grandi problemi della Roma, sia interna che esterna. Vincere a Roma è una sfida, vale doppio. Chi ha personalità deve venire nella Capitale. Roma non è la piazza più difficile del mondo, tutte le piazze lo sono, anche Barcellona lo è"
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Montali: “Nella Roma la mano destra non sa cosa fa quella sinistra”
"La comunicazione, sia interna che esterna, è uno dei grandi problemi di Trigoria. Vincere a Roma è una sfida, vale doppio"
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