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MondialRoma, 2^ giornata amara: Toro e Maicon pareggiano, De Rossi e Gervinho ko. Pjanic è già fuori

Continuiamo a seguire da vicino l'avventura dei cinque romanisti impegnati in Brasile

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Seconda giornata nefasta per i cinque romanisti impegnati al mondiale brasiliano. Il bilancio complessivo recita due pareggi e tre sconfitte, con la prima cocente eliminazione da dover registrare. Il Brasile di Maicon (ancora una volta in panchina per gli interi novanta minuti) non riesce ad andare oltre lo zero a zero a Fortaleza contro l'ottimo Messico di Miguel Herrera (girone A). Tante occasioni e qualche rischio per i verdeoro, stoppati dalla giornata di grazia del portiere Ochoa. Pari a reti bianche anche per l'altro terzino destro giallorosso, Vasilis Torosidis. La sua Grecia, in dieci uomini per più di metà gara contro il Giappone, regge l'urto e porta a casa un punto prezioso all'Arena Das Dunas di Natal. Sarà decisivo l'ultimo turno del gruppo C. Una sfida incrociata da brividi, un duello intensissimo: da una parte Toro, dall'altra Gervinho con la sua Costa d'Avorio.

Il turbo africano si accende e regala spettacolo a Brasilia, contro l'ottima Colombia di José Pekerman. Autentico capolavoro al 74' (serpentina irresistibile partendo da sinistra e botta vincente in rete sul primo palo) che tuttavia non basta ad evitare la sconfitta: 1-2, perle di James Rodriguez e Quintero. Il secondo posto del girone se lo contenderanno presumibilmente Gerva e Vasilis il 24 giugno a Fortaleza. Poche, pochissime speranze per i nipponici di Zaccheroni. Già agli ottavi la Colombia, possibile futura rivale dell'Italia di Daniele De Rossi. Misera caduta degli azzurri contro il Costa Rica, prestazione sconfortante e 0-1 meritato. A Recife trionfano l'organizzazione e l'entusiasmo dei centroamericani, a fronte della totale confusione di Cesare Prandelli (ben cinque moduli "pensati" e cambiati nel solo mese di giugno, amichevoli comprese). Danielino resta in campo 90' senza brillare e riportando anche un guaio fisico al polpaccio. Con l'Uruguay di Suarez e Cavani, martedì a Natal, sarà più di una finale. E la presenza del centrale di Ostia è in forte dubbio.

C'è chi ancora spera e chi invece, purtroppo, ha già le valigie pronte per tornare a casa. Parliamo della Bosnia di Susic, sconfitta per la seconda volta consecutiva. Se il ko contro l'Argentina era nelle aspettative, sorprende lo 0-1 incassato con la Nigeria (formazione volenterosa ma piuttosto modesta) ieri sera a Culabà. Gara condizionata da un gigantesco errore arbitrale (gol regolarissimo annullato a Dzeko per un fuorigioco inesistente, sul risultato di 0-0), seguito a breve distanza dal decisivo acuto africano firmato Odemwingie. Il nostro Pjanic è stato il miglior bosniaco in campo, ispirando quasi tutte le iniziative d'attacco dei suoi. Rispetto al match con l'Argentina, Miralem ha cambiato ruolo (passando da regista a trequartista centrale), risultando molto più incisivo in fase offensiva. Ai balcanici è mancato un pizzico di cinismo, forse un po' di brillantezza. Peccato. Il loro primo mondiale terminerà il 25 giugno contro l'Iran. Con l'auspicio di chiudere almeno con un sorriso.

La seconda giornata dei romanisti al mondiale

17 giugno: Brasile-Messico 0-0 (Maicon in panchina per 90')

19 giugno: Colombia-Costa d'Avorio 2-1 (Gervinho in campo per 90', in gol al 74')

19 giugno: Giappone-Grecia 0-0 (Torosidis in campo per 90')

20 giugno: Italia-Costa Rica 0-1 (De Rossi in campo per 90')

21 giugno: Nigeria-Bosnia 1-0 (Pjanic in campo per 90')