Il 2018 si è appena concluso. Per la Roma è stato un anno di alti e bassi e a ripercorrerlo è stato Alessandro Florenzi, a partire dal match epico contro il Barcellona: "Quello che ha fatto Kostas rimarrà nella storia, è una partita che difficilmente scorderemo. Io e De Rossi vorremmo vincere qualcosa qui e anche se quella non era una vittoria per noi era come se lo fosse". Poi il Liverpool: "L'abbiamo resa meno amara nel finale, ma siamo stati fuori dai binari per tre quarti della partita. L'immagine dei tifosi al ritorno dell'Olimpico la terrò sempre con me". Su Di Francesco:"Ci ha dato un’impronta precisa, ha fatto qualche accorgimento in base ai giocatori di quest’anno. De Rossi manca tanto, come uomo squadra ma soprattutto come giocatore. Pastore si sta ambientando benissimo e sono sicuro che tra poco tempo vedremo il Flaco". Poi gli highlights della stagione in corso: "A Bologna il punto più basso di questa stagione, non siamo scesi in campo. Il gol di tacco di Pellegrini nel derby è stata la sua rinascita. Se vogliamo sentire la musichetta della Champions serve il quarto posto, quindi dobbiamo fare grandi prestazioni in campionato. Il ritiro a Trigoria ci è servito per amalgamare il gruppo".
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Monchi: “Qui per sistemare i numeri, ma non sono un mago”. Florenzi: “A Bologna il punto più basso”
Il ds giallorosso: "Sento i tifosi vicini, ma è giusto che gli restituiamo qualcosa". Mercato, l'Arsenal insiste per Under, Muriel ufficiale alla Fiorentina
MONCHI - Lunga intervista anche per il ds della Roma, che ha raccontato la sua idea di calcio: "Per me il mercato di gennaio non cambia tanto una squadra. I giocatori che acquisto devono piacere sia a me che all'allenatore, è la mia filosofia. E prima di prendere qualcuno prima lo osserviamo sempre tra le 6 e le 12 volte, sia dal vivo che in tv. Qui in Italia esce tutto sul mercato, ci sono notizie tutti i mesi dell'anno e quindi è più difficile". Poi sui tifosi e i giudizi su di lui: "I romanisti hanno ragione più degli altri, perché è vero che una squadra grande come la Roma deve vincere qualcosa. Per strada ho sempre avuto la sensazione che siano vicini a me, ma è vero che qualcosa dobbiamo anche dargli. Io non sono venuto qui per vendere ma per fare il mio lavoro, che era quello di sistemare i numeri.Non ho la bacchetta magica, quello che ho fatto l’ho fatto sempre nella stessa forma, lavorando con i giovani. So che il tempo nel calcio a volte non arriva mai. Ma sono convinto che alla fine avremo ragione. Bisogna sempre imparare dai propri errori e non fermarsi mai dopo un successo. Io metto sempre la faccia, ho la fortuna di lavorare con autonomia. Pallotta mi ha detto: “Questa è la tua squadra, questa è la tua Roma, tu devi fare questo". E' vero che ho sbagliato qualcosa, ma i bilanci si fanno alla fine della stagione". Infine su Totti:"Piano piano sta imparando, è una persona sveglia. Gli piace, ogni volta si inserisce di più nelle trattative. Quello che dice ha sempre un senso".
LE ALTRE NEWS - Mentre i giallorossi sono in giro per il mondo a festeggiare il Capodanno, continuano a circolare voci di mercato intorno alla Roma. Come quella relativa a Keylor Navas: il portiere del Real Madrid ha postato sui social un messaggio che ha scatenato i dubbi sul suo futuro. Su di lui ci sarebbe proprio la squadra capitolina, insieme all'Arsenal. I Gunners, intanto, avrebbero avanzato ai giallorossi una proposta da 60 milioni di euro per Cengiz Under. In entrata, invece, resta sempre caldo il nome di Michy Batshuayi: al belga, però, sarebbero interessati anche Everton e Crystal Palace. E' ormai certo che il rinforzo per l'attacco, in caso di cessione di Schick, non sarà Luis Muriel: il colombiano è ufficialmente un nuovo giocatore della Fiorentina. Infine le parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Ho sperato tutta la vita di portare via Totti dalla Roma per vederlo all'Inter, ma ha fatto una scelta di dignità e buon senso. Sono anche io un estimatore del grande capitano“.
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