"Come ogni estate, l'argomento che più interessa è quello relativo al calciomercato, proiettato però nel campionato che andrà a svilupparsi a partire dalla fine di agosto, con tutte le aspettative, i sogni e la passione del caso.
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Moggi: “Lamela sopravvalutato. La Roma fuori dalle prime cinque”
“Come ogni estate, l’argomento che più interessa è quello relativo al calciomercato, proiettato però nel campionato che andrà a svilupparsi a partire dalla fine di agosto, con tutte le aspettative, i sogni e la passione del caso.
A questo proposito, infatti, i tifosi e gli appassionati si spingono nella malcelata volontà di riuscire ad intuire fin d'ora quelli che potrebbero essere i rapporti di forza in vista della prossima stagione, individuando quali saranno le squadre destinate a giocarsi il titolo con qualche mese di anticipo. Fatto salvo l'imponderabile, ovvero quest'ultimo bollente mese di trattative che ci accingiamo ad affrontare, provo anche io a vestire quei panni, cercando di anticiparvi la mia personale classifica, non di quanto fatto in estate, ma piuttosto della rosa complessiva di cui le squadre sono dotate. Vediamo chi potrebbe occupare le prime posizioni e lottare per l'Europa.
Al vertice, non smentisco quello che da tempo è un mio cavallo di battaglia, c'è il Milan di Galliani. Non c'è gara con nessuno, al momento, tanto è superiore la qualità e la quantità di cui Allegri può disporre rispetto agli avversari con cui si disputerà la vittoria del campionato. Il Milan ha una squadra completa, e sta tergiversando giustamente in fase di trattative perché nessuno ha ancora annullato il consistente gap che separa i rossoneri dagli altri.
L'Inter sarà la seconda forza del campionato. La partita di Supercoppa ha decretato che ai nerazzurri manca ancora qualcosa. Alvarez mi piace moltissimo, Gasperini è un allenatore eccezionale, e anche Jonathan è un buon elemento. Sono però altre le zone del campo che non sono assolutamente all'altezza della situazione, a partire dalla linea mediana, troppo imbottita di giocatori che da tempo hanno imboccato il viale del tramonto. Per quanto riguarda la possibile partenza di Eto'o, Moratti è sollecitato dalle richieste abbastanza buone provenienti dalla Russia e quindi potrebbe anche pensare al sacrificio di questo calciatore, che probabilmente non ha più voglia di restare. Pare che anche Sneijder voglia andar via: evidentemente il gruppo non è ben amalgamato come sembra.
Dopo le milanesi il Napoli, a perfetta conferma di quanto visto una stagione fa. Molte delle sorti partenopee passano per la buona vena di Cavani, è ovvio che se l'uruguayano non dovesse ripetere quanto fatto un anno fa gli obiettivi andrebbero ridimensionati, ma noi gli diamo fiducia, ed attorno a lui De Laurentiis ha costruito una squadra di livello. Chiude la fila delle prime quattro la Juventus, che con l'innesto di Vidal ha dato una svolta alla sua linea mediana. Il cileno è perfetto per affiancare Pirlo, ma dovrà essere bravo ad adattare le sue caratteristiche a quelle dell'italiano, senza pensare di contendere all'ex rossonero le redini del gioco di Conte. Se riusciranno a non pestarsi i piedi, a Torino potrebbero vivere una stagione divertente, senza vincere, ma comunque migliore degli ultimi scempi.
La Lazio di Lotito è pressoché a pari merito con i bianconeri. Mi piace molto il mercato approntato dai romani, che hanno rivoluzionato lo scacchiere riuscendo a mantenere alto il livello dei propri interpreti, anzi addirittura migliorandolo i diversi punti chiave dell'undici di partenza. Sono curioso di vedere se e come Reja riuscirà ad amalgamare tanti volti nuovi. Più arretrata, almeno per ora, vedo invece la Roma. Si fa un gran parlare di questo colpo Lamela: un giocatore che sicuramente divertirà moltissimo, ma che concretizzerà ben poco, almeno vedendo quanto finora ha dimostrato in carriera. Non sono questi i giocatori in grado di far compiere un salto definitivo di qualità, serve porre rimedio. C'è tempo, ma non così tanto come sembra.
Infine sposo in pieno le parole di Andrea Agnelli. Ma vorrei sottolineare che Abete, nel momento in cui gli è stato chiesto di commentare le parole del presidente bianconero, il quale ha detto che gli scudetti della Juventus sono giustamente 29, ha risposto che pensa alla crisi economica dell'Italia. Si proponga in Parlamento".
Luciano Moggi (tuttomercatoweb.com)
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