Le parole di Agnelli hanno riacceso i riflettori su Luciano Moggi, che torna alla carica. "Aspettiamo il terzo grado e poi vedremo. Quando le sentenze saranno passate in giudicato allora potrete parlare di Moggi condannato - ha detto l'ex dg della Juve al "Processo del Lunedì" - . Io lotto e spero di riuscirci per coloro che senza colpe sono. Futuro? Io per adesso penso alla Cassazione il 22 gennaio e poi vedremo il da farsi".
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Moggi: “Per lo scudetto la Juve è favorita. Allegri ha un attacco più forte di Garcia che ha solo Totti”
L'ex dg della Juve protagonista ieri sera del 'Faccia a faccia' al "Processo del Lunedì"
"Andrea è stato forse un po' ingenuo. Quello che non perdono è chi si è messo i tasca lo scudetto senza averlo vinto: questa era la sua frase forte, non il perdono nei miei confronti, e poi io non ho nulla da farmi perdonare. Quello non era il pensiero di Andrea", ha aggiunto.
"Il mio potere - ha ricordato - è stato quello di saper fare più o meno bene una squadra. Io in 12 anni non ho mai chiesto nulla all'azionista di rifermento eppure ho fatto una squadra che ha vinto la Champions e la Coppa Intercontinentale e ha dato 8 campioni del mondo all'Italia. Con noi abbiamo vinto un Mondiale. Dopo il 2006 avete visto quello che e' successo nel campionato italiano? nel 2010 e nel 2014 siamo stati eliminati ai Mondiali al primo turno". e ancora: "Adesso lotto per ripristinare la verità e per difendere quanti, pur senza aver avuto colpe, sono finiti in mezzo a una cosa che lo toccava pur senza avere colpe: gli arbitri".
Intanto, Moratti ha preferito non commentare la "riabilitazione" da parte della Juve: "E fa bene, perché dovrebbe farlo? Però ha fatto bene a prendere Mancini in panchina". A sorpresa da Moggi arrivano parole di stima per il grande nemico Zeman: "Io ho scritto di Zeman sia quando ha fatto bene che quando ha fatto male, ma col suo gioco bisogna sempre che faccia un gol in più di quanti ne subisce".
Quanto al duello Juve-Roma per lo scudetto, per "Big Luciano" i bianconeri restano favoriti perché "tra Juventus e Roma c'è una differenza, l'attacco. La Juve ha troppe possibilità di manovra, mentre la Roma ha Totti che è un gran campione ma la sua carta d'identità indica 38 e non può giocare tutte le partite".
Su Garcia: "E' un tecnico che mi piace molto - le parole dell'ex dirigente bianconero - Lo conosco dai tempi del Lille e due anni fa ho avito anche una discussione quando pronosticai che la Roma, che aveva subito 53 gol e veniva da una stagione deludente, avrebbe fatto bene".
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