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Mkhitaryan: “Mourinho vuole sempre vincere, con lui ho chiarito tutto”

Getty Images

Le parole dell'armeno: "A Mourinho non interessa niente, l'importante è vincere: se si gioca bene o male, l'importante sono i tre punti"

Redazione

Tra passato e presente, motivando la sua scelta di rimanere ancora un altro anno con la Roma. Oggi Mkhitaryan parla a Sky Sport: "Dobbiamo fare il massimo per fare meglio rispetto all'anno scorso. Vedremo dove arriveremo. Non sarà facile, abbiamo un nuovo allenatore che dà nuove idee e dovremo adattarci per fare il meglio possibile al più presto possibile. Da me aspetto di essere migliore rispetto all'anno scorso". 

Perché sei rimasto alla Roma? Ho creduto nel progetto della società, mi è piaciuto. Dal primo giorno ho detto che la Roma mi piace tanto: la città, la squadra e per questo ho rinnovato il contratto per un anno perché credo che possiamo vincere qualcosa con questa squadra".

Ci aiuti a capire che allenatore è Mourinho? E' un allenatore che ha tante ambizioni, vuole vincere sempre. A lui non interessa niente, l'importante è vincere: se si gioca bene o male, l'importante sono i tre punti. Tutti sanno che ha vinto quasi tutto e anche con la Roma speriamo di vincere qualcosa perché è un allenatore che può dare di più. Non voglio parlare del passato con lui, ne abbiamo parlato insieme io e lui. Iniziamo da capo. Lo conosco molto bene, so cosa chiede dai calciatori e sono pronto.

Avete chiarito tutto? Sì, tutto.

Zaniolo che impressione ti ha fatto? Dal primo giorno che l'ho visto allenarsi e giocare, penso che è un calciatore fantastico. Ho tanta fiducia in lui e penso che in questo anno darà un qualcosa in più alla squadra, che è mancato l'anno scorso. La sua presenza, la forza, la capacità tattica e tecnica e l'intelligenza possono parlare per lui. Spero che farà bene quest'anno e aiuterà la Roma ad arrivare il più in alto possibile.

Quali sono i tre giocatori più forti con cui hai giocato? Posso dire che il primo è Ibrahimovic, con la sua classe e l'intelligenza di capire il calcio. Secondo Pogba, è un giocatore forte e ogni tanto è sottovalutato ma può fare la differenza. Per terzo Aubameyang perché ci capivamo bene giocando all'Arsenal e al Dortmund.

Chi vincerà lo scudetto quest'anno in Italia? Sarà dura come l'anno scorso, sarà interessante perché tutte le squadre saranno pronte. Non ho visto giocare le altre squadre, dobbiamo concentrarci per fare il nostro gioco e le nostre partite e parlare di noi. E' più importante sapere dove andiamo noi e che cosa vogliamo. Sono tre anni che non giochiamo la Champions ed è dura. Dobbiamo lavorare di più e credere che possiamo arrivare in Champions.

In quel periodo in cui stavi decidendo, si è avvicinato qualche club? Ho avuto qualche offerta dall'estero e dall'Italia ma ho preso la decisione di rimanere qui e sono contento.

Si possono dire queste squadre? No (ride, ndr).

Il Pallone d'Oro? Lo assegnerei a Jorginho perché è forte e ha vinto la Champions League col Chelsea e l'Europeo con l'Italia. Oppure a Messi, per aver vinto la Coppa America con l'Argentina dopo 28 anni.

L'amichevole di domani a Frosinone contro il Debrecen?

"Ci sono partite che ci devono dare un po' di fiducia per l'inizio del campionato. Non ci sono partite facile, non conosciamo bene l'avversario, dovremo dare tutti il 10%. Vincendo ci sarà fiducia che ci aiuterà nel campionato".