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MILAN, ITALY - OCTOBER 04: Henrikh Mkhitaryan of FC Internazionale looks on during the Serie A match between FC Internazionale and US Cremonese at Giuseppe Meazza Stadium on October 04, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato una lunga intervista a Dazn in cui ha raccontato parte della sua carriera, commentando anche il buon inizio della Roma quest'anno e le sue aspettative per il match di sabato. Ecco le sue parole.
Rivedi un po’ Mourinho in Chivu?“Si, ci sono cose simili, nel modo di parlare o di allenare. Chivu sta prendendo la strada giusta, è attento nei piccoli dettagli che fanno la differenza”.
Roma-Inter è una partita speciale. Dove si vive in modo più passionale il calcio?“In tutte e due le città si vive il calcio in maniera diversa. Magari a Roma sono più emozionali, mentre qui a Milano sono sereni. Sono due cose bellissime. Ho vissuto tre anni bellissimi a Roma e poi qui a Milano. Sono contento di essere venuto in Italia”.
C’è anche la Roma per lo scudetto?“Si, sono sicuro che sono sulla strada giusta. Sono molto forti, fanno vedere come giocano. Conoscendo Gasperini che è uno che va fino in fondo, penso che lotteranno per lo scudetto”.
Pio Esposito ti ricorda Dzeko?“È un grande talento, ma non voglio che lo rovinino: è ancora molto giovane. Non mettiamogli pressione, verrà il suo tempo e farà molto bene, ma bisogna aspettare e non accelerare le cose. La somiglianza con Džeko? Secondo me sono diversi. Sono entrambi forti fisicamente; Edin ha fatto una grande carriera e spero che Pio possa fare lo stesso. Bonny? Ha dimostrato di saper dribblare, segnare e servire assist. Sta lavorando molto bene ogni giorno e ha una grande voglia di aiutare la squadra”.
Sui giovani: “Sto provando ad aiutare i giovani, anche per la traduzione. Sono stato anch’io un giocatore straniero e i miei compagni mi hanno aiutato tantissimo. Sucic non è il nuovo Mkhitaryan perché è semplicemente Sucic. È un giocatore del futuro e sarà tantissimo all’Inter”.
Che dote ti ha permesso di tornare a giocare come mezzala?“Ho sempre voluto giocare da attaccante, negli ultimi anni sono diventato più centrocampista ma non mi dispiace”.
Ti manca un po’ la continuità nel gol?“Non posso essere felice se non segno, ma alla fine l’importante è la vittoria della squadra. Sto aspettando il momento per segnare anche in questa stagione, ho avuto un po’ di sfortuna”.
Stai già pensando a cosa fare dopo il ritiro?“Per il momento sto solo pensando agli allenamenti e alle partite. C’è ancora tanto tempo, se arriva il momento di dire addio lo farò con grande orgoglio, ma potrei continuare anche per uno o due stagioni, vediamo”.
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