Nella trentacinquesima giornata di Serie A la Roma riesce a compiere l'ennesima prestazione inspiegabile di questa stagione: prendere due "schiaffi" e perdere contro il Milan più scarso dell'era Berlusconi. Finisce 2-1 per i rossoneri di Inzaghi che non vincevano da sei giornate. Con questa sconfitta i giallorossi rischiano di essere controsorpassati dalla Lazio che domani affronterà l'Inter all'Olimpico di Roma.
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Milan-Roma 2-1 LE PAGELLE, Torosidis e De Rossi: Honda, alzati e cammina! Ibarbo si è perso a Malpensa?
La Roma stecca di nuovo a San Siro e ora rischia un nuovo controsorpasso. Prestazione da dimenticare a Milano. Così come dimenticabili sono le prove di Ibarbo e Pjanic. Da ricordare solo il gol 242 di Totti e le parate di De Sanctis. Tutto il...
DE SANCTIS 6,5: Reattivo su Honda e Destro nel primo tempo con due parate più belle che difficili. L’uncino del Pirata però non può nulla sul piattone da due centrimetri di Van Ginkel e sulla zuccata di Destro. A San Siro pochi portieri hanno sudato come lui quest’anno.
FLORENZI 5: The Machine ha finito la benzina ed è crollato nell’anonimato dopo i giorni di gloria. L’esterno poi deve intensificare lo studio sui movimenti difensivi se da grande vuole fare il terzino. Davanti si trova decisamente più a suo agio e prova il gol “alla Totti”.
MANOLAS 5: Sfiora il primo gol italiano, ma la capocciata timida al 15’ finisce sul palo. Non è la prima volta, invece, in cui dimostra di non saper svolgere il ruolo da leader in una difesa senz’anima. Qualche buon tackle, due diagonali perse e poco nerbo.
ASTORI 4,5: Ogni volta che vede Destro gli fa fare bella figura. Sarà per la storica amicizia? Buca centralmente insieme ai compagni su Van Ginkel, poi si fa sovrastare dall’ex-giallorosso. Mattia almeno gli offra una cena.
TOROSIDIS 4: Da buon Samaritano riesce a far fare bella figura ad Abate e Honda, due che non ridevano dalla cena di Natale. Non bastano un paio di discese discrete a cancellare i buchi illogici dietro. Resuscita i morti.
NAINGGOLAN 5: Lo abbagliano le luci di San Siro o le voci di mercato? Difficile dirlo, facile notare la differenza tra la prestazione di stasera e quella sempre milanese di qualche giorno fa con l’Inter. La diga non regge, la cresta non s’alza e il tiro da fuori è sballato
DE ROSSI 4,5: Contro questo Milan Capitan Futuro lascia a casa lo scudo convinto forse di potersi accontentare di una prova “umana”. Van Ginkel, Honda e De Jong lo travolgono e mettono in evidenza le sue difficoltà fisiche. Brutta stecca alla Scala.
PJANIC 4: Quando decide di salire sul palco, lo spettacolo sale di livello. Ma concede alla platea solo un paio di battute, poi torna dietro le quinte sconsolato e desolante. Quasi infastidito. E’ stato l’unico incedibile di questi 4 anni americani. Sicuri sia stata una buona scelta? (70’ Totti 6: entra la storia della Roma e la storia della partita cambia. Tira male il rigore, ma San Siro sente ancora nominare il suo nome dallo speaker. Fisicamente sta bene, coi piedi non è mai stato male in vita sua. E allora perché tenerlo fuori?)
IBARBO 4: La Polizia all’uscita dallo stadio gli avrà chiesto i documenti perché in campo non ha proprio lasciato traccia. Presenza nulla, impalpabile, inutile. Stavolta non aiuta neanche i compagni a centrocampo. (60’ Iturbe 6: dà una shakerata all’attacco svanito messo in campo da Garcia. Si prende un rigore strano e rischia di segnare il secondo gol in campionato)
DOUMBIA 5: Non è più uno zombie, ma nemmeno ha la fame del licantropo. Scappa due volte alla difesa del Milan, guadagna metri, prova a far vedere che i gol contro Sassuolo e Genoa non erano un caso. Il conto finale? Zero tiri in porta.
GERVINHO 6: All’inizio sembra quello del 2014: scatto bruciante, slalom e palla in mezzo. Fisicamente sembrava davvero stare meglio. Dopo mezz’ora la notizia che smentisce le percezioni: problema al flessore (abbiamo perso il conto quest’anno) e giù negli spogliatoi. (30’pt Ljajic 4: Gli cadono i petali a ogni sgrullata avversaria. Adem dura una stagione, nelle altre tre dell’anno scompare. Forse era meglio Gervinho con una gamba sola).
GARCIA 4: Un punto in due partite contro il peggior Milan degli ultimi 30 anni. Mettiamo pure questo scempio a bilancio. Il francese non aveva mai schierato tre volte di fila la stessa formazione. Simbolo di insicurezza e di poco coraggio. A questa Roma serviva un po’ di turn-over, un po’ di fiato. E soprattutto gli serve un gioco. La prestazione era mediocre anche nelle ultime settimane, stavolta non arriva nemmeno il risultato.
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