"L'obiettivo Champions League? Lo scopriremo solo a fine maggio se sara' raggiunto. Sono molto fiducioso, spero ci sia la possibilità' di raggiungere o attraverso l'Europa League o attraverso il campionato un obiettivo che e' dichiarato ma se non dovessimo farcela non e' che il Milan chiude i libri alla fine dell'anno. Abbiamo presentato alla Uefa dei piani che prevedono il fatto che non si giochi la Champions League o l'Europa League l'anno prossimo. Se non si raggiunge la Champions League non e' la fine del mondo, e' un obiettivo concreto, voluto, desiderato da tutti noi e di cui siamo confidenti". Lo ha detto l'amministratoredelegato del Milan, Marco Fassone, intervenuto via collegamento 'skype' ad un evento del 'Wired festival' in corso di svolgimento a Firenze.
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Milan, Fassone: “La Champions è l’obiettivo, ma non è obbligatorio”
L'amministratore delegato rossonero: "Sono molto fiducioso, ma se non dovessimo farcela non e' che il Milan chiude i libri alla fine dell'anno"
E - come riporta "La Repubblica" a chi ha chiesto a MarcoFassone su quale fra queste tre opzioni sceglierebbe come prioritaria: la conquista del piazzamento in Champions League in questa stagione con il Milan, il voluntary agreement con l'Uefa o il rifinanziamento del debito per i prossimi dieci anni, l'a.d.. rossonero ha risposto: "Io direi tutti e tre. Il voluntary agreement non e' mai stato utilizzato da nessuno, noi saremo eventualmente il primo club a sottoscriverlo. Noi abbiamo incontrato la commissione una prima volta a maggio, venti giorni dopo il nostro insediamento con il cambio di proprietà' ed abbiamo convenuto con la commissione che sarebbe stato più' opportuno fare una deroga a quelle che sono le normali tempistiche che la Uefa ha, e rimandare di sei mesi la discussione e la presentazione dei nostri piani per i prossimi anni perché' fossero un po' più' ponderati ed attendibili di quelli che oggettivamente abbiamo potuto fare in quei 15 giorni".
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