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Mezzaroma: “Sono stato interessato alla Roma, curioso per questi americani”

Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, intervistato da Rete Sport in vista dell’incontro di giovedì prossimo contro la Roma, ha così parlato del suo legame con la capitale: “Questa per me è una partita

Redazione

Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, intervistato da Rete Sport in vista dell'incontro di giovedì prossimo contro la Roma, ha così parlato del suo legame con la capitale: "Questa per me è una partita

particolare, sarei ipocrita se dicessi il contrario, in famiglia abbiamo sempre tifato Roma, che ha fatto parte anche del nostro passato. Ora però nei miei pensieri c'è il Siena, ma è normale che quella di giovedì non sarà mai una partita come tutte le altre".

Prima dell'avvento del gruppo DiBenedetto Si è molto parlato di un suo interesse per l'acquisizione della Roma insieme ad altri imprenditori:

"Questa mia proposta putroppo non ha avuto molto seguito, io avevo chiesto ad alcuni costruttori romani, di mettersi a tavolino con i vecchi proprietari della Roma, per valutare alcune cose. Purtroppo però molti non hanno accettatto, e il progetto è naufragato. Io sono molto curioso di vedere all'opera i nuovi propietari americani, che potrebbero portare alcune novità a dispetto delle solite facce che si vedono girare da troppi anni nel mondo del calci, secondo me hanno già fatto alcune cose importanti, però credo che dovranno avere molta pazienza e se dimostreranno di avere tenacia riusciranno a far grande Roma e la Roma. Credo che il marchio Roma sia anche facilmente esportabile all'estero, vi racconto un aneddoto: un mio amico tifoso interista che vive a New York, ha un figlio che gli ha chiesto per regalo una tuta di una squadra di calcio italiana. Il mio amico gli ha comprato quella della Roma, quando me lo ha detto, io gli ho chiesto:"Ma non eri interista?" e lui: "Certo, ma se mando mio figlio a giocare al Central Park con la tuta dell'Inter, non tutti si rendono conto che quella è la divisa di una squadra di calcio italiana. Mentre quando vedi scritto Roma, non hai bisogno di altre interpretazioni".

Mezzaroma ha poi parlato di Sannino, il nuovo tecnico del Siena ingaggiato in estate al posto di Antonio Conte:

"Questo è un allenatore che ha vinto parecchi campionati, ma la cosa che mi ha sempre stupìto, che non rimaneva per più di una stagione nei club, vinceva e se ne andava. Mi domandavo se non fosse per il fatto che avesse un brutto carattere. In realtà il mister ha solo avuto la sfortuna di non aver incontrato società con un progetto importante, e di non essere "amico degli amici", si è presentato al colloquio con me senza sponsorizzazioni e questo può essere penalizzante nel mondo del calcio. Io ho scelto lui e non ne sono affatto pentito, anzi. Non abbiamo iniziato male il campionato, abbiamo pareggiato 0-0 a Catania, un campo difficile, noi eravamo anche andati in gol, ma purtroppo la nostra rete è stata annullata. Con la Juventus non abbiamo demeritato, ma purtroppo quelle sono squadre, che grazie ai loro campioni possono sempre risolvere le partite in qualsiasi momento. Nella Juventus poi si vede già la mano di Antonio Conte con cui sono rimasto in ottimi rapporti perchè è un uomo vero con dei valori umani importante. Antonio è un vincente nato, vuole ottenere i risultati, è più ambizioso ed esigente di molti presidenti, è un allenatore che lavora anche la notte in funzione della sua squadra".

Mezzaroma ha poi parlato di alcuni giocatori della sua squadra:

"Calaiò è un giocatore che ha trovato la sua dimensione a Siena, lui magari potrebbe aspirare a piazze più importanti, magari se lo chiamassero gli squadroni andrebbe via, ma se deve trasferirsi in una squadra di medio livello sceglierebbe di rimanere a Siena. Emanuele è uno di quei calciatori che da Antonio Conte ha imparato molto migliorando moltissimo. Ha sviluppato moltissimo anche la fase di interdizione". Su D'Agostino e Mannini: "Sono due calciatori che si sono calati benissimo in questa nuova avventura, un giocatore come D'Agostino che ha nella tecnica la sua migliore qualità, ha invece subito dato vita a partite di grande agonismo e dinamismo".

Infine un giudizio su Aleandro Rosi, un tempo al Siena oggi alla Roma:

"In questa Roma può giocare titolare, ha grande corsa, generosità, ha solo bisogno di comprendere meglio delle dinamiche tattiche, credo che Luis Enrique sia l'allenatore giusto che potrebbe fargli fare il salto di qualità".