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Mezzaroma: “Nel futuro un mio ingresso nella Roma? Chissà, mai dire mai”

Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport nella trasmissione 1927 – La storia continua, ha parlato della partita che giovedì prossimo vedrà la sua squadra affrontare la Roma: “Dopo aver...

Redazione

Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport nella trasmissione 1927 – La storia continua, ha parlato della partita che giovedì prossimo vedrà la sua squadra affrontare la Roma: “Dopo aver perso immeritatamente contro la Juventus, subendo solo due tiri in porta, verremo all’Olimpico a giocarcela a viso aperto, per cercare tre punti per la salvezza.

Il Siena deve continuare a giocare con le ripartenze, sfruttando la velocità di Gonzalez e gli spunti di D’Agostino. Sannino è un buon tecnico, che predica ai giocatori di aiutarsi sempre in mezzo al campo, tenendo alta la concentrazione”.

Mezzaroma parla anche del nuovo consorzio statunitense che ha acquistato la Roma: “Sono molto curioso, come la maggior parte degli addetti ai lavori, di vedere che impatto avranno i nuovi proprietari della Roma sul nostro calcio. Sicuramente porteranno una ventata di novità e vanno rispettati nel loro progetto di costruzione dello stadio. Da costruttore dico che i tempi burocratici sono molto lunghi, dipende dalla voglia politica e dall’efficienza amministrativa, altrimenti potrebbero volerci anche 12 anni.”

Negli scorsi mesi si era parlato della possibilità di un ingresso di Mezzaroma nella Roma, in compartecipazione con altri rappresentanti dell’imprenditoria capitolina: “Io feci una proposta nei mesi addietro, prima di acquistare il Siena, di unire i costruttori romani per garantire alla Roma una solidità economica e per costruire lo stadio. Per noi sarebbe stato un onore metterci a disposizione della città di Roma, ma ora la normativa vigente lo impedirebbe, visto che già possiedo una squadra che milita in serie A. Per ora sto cercando di imparare, grazie al supporto di Perinetti, in una città piccola ma entusiasta e partecipe. Nel futuro un mio ingresso nella Roma? Chissà, mai dire mai”.

Il presidente Mezzaroma approfondisce poi altri temi relativi al calcio italiano e alla tessera del tifoso: “Il calcio è sicuramente vecchio, sia anagraficamente che nelle normative che lo regolamentano, vecchie almeno di trent’anni. Tra le cose da fare c’è sicuramente quella di riportare la gente allo stadio. Ho apprezzato moltissimo l’idea della Roma di consentire anche ai tifosi sprovvisti di tessera di potersi abbonare. Quella della Roma non è una provocazione, ma un tentativo serio per agevolare il superamento di fastidiose rivalità createsi tra tifosi tesserati e non. E poi il carnet virtuale, con la registrazione di dati personali e fototessera obbligatoria, è molto simile alla tessera. La tessera del tifoso non funziona. Lo scorso anno in serie B ci sono state a Siena 19 deroghe su 21 gare”.

In chiusura il suo pensiero sul momento della Roma: “La Roma è stata rivoluzionata in tutto e per tutto, dalla società alla squadra, quindi c’è bisogno di tempo per poterne giudicare il lavoro. La scelta di Luis Enrique è coraggiosa ma dettata dal fatto di voler impiantare in Italia una mentalità diversa, simile al Barcellona, puntando anche su uno dei settori giovanili più prestigiosi in Italia. Giovedì sera forse ci ritroveremo contro Gianluca Curci, un portiere dai grandi mezzi, che è stato solamente discontinuo. Io l’ho avuto per soli sei mesi in squadra, ma se giocherà contro di noi spero non cerchi troppe rivalse”.