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Mezzaroma: “Mai pensato di entrare nella Roma. DiBenedetto? Mai giudicare a priori”

Massimo Mezzaroma, presidente della Roma Volley e del Siena Calcio (e tifoso della Roma) è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica romana Radio Radio per parlare della squadra giallorossa e soprattutto del cambio societario.

Redazione

Massimo Mezzaroma, presidente della Roma Volley e del Siena Calcio (e tifoso della Roma) è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica romana Radio Radio per parlare della squadra giallorossa e soprattutto del cambio societario.

“Bisogna vedere prima, a priori non si giudica nessuno né negativamenete né positivamente. Chi abbia un’idea oggi in Italia è da apprezzare per il coraggio di mettersi di fronte al giudizio. Quando faranno vedremo”. Su una possibile partecipazione: "No, assolutamente. L’ha fatto mio padre in passato. Vediamo la prossima generazione…Siamo fra i pochi che non hanno intenzione di andar via da questa città".

Champions League possibile? “E’ difficile dirlo, il calendario è complicato, le concorrenti sono agguerrite, è campionato strano quest’anno, c’è rammarico infatti per noi del Siena perché quest’anno le qualità espresse l’anno scorso avrebbero maggiore apprezzamento quest’anno. Grandi società sono in lotta per non retrocedere, il livello forse si è abbassato. Io spero in questa città che tutte e due le squadre romane vadano in Champions League, come mi auguravo che il Napoli vincesse lo scudetto”.

Rivoluzione stranieri?“Può essere una maniera per calmierare comportamenti eccessivi da parte di tutti in primis dei presidenti, ci metto un po’ anche i giornalisti che sono anche oggi strumenti di marketing, cosa che a volte Vi fa eccedere nel titolare notizie, tutto questo non fa un bel servizio al mondo dello sport. Forse gli americani possono costringere a ragionare in modo diverso”.

E sul FairPlay finanziario: “Cosa positiva, penso che l’aumento dei ricavi non abbia portato a miglioramenti delle società, perché ricavi di più ma poi spendi ancora di più. Va bene il fair play finanziario, ma io penso che se quella piccola parte di diritti televisivi fosse dato in relazione all’investimento obbligatorio sul settore giovanile sarebbe meglio. Aiuterebbe tutto il movimento. Forse si troverebbe punto di accordo tra Federazione e Lega, questa sarebbe proposta difficile da rifiutare".