Non è il solito Ranieri quello che si affaccia nella sala stampa di Trigoria, come sempre, due giorni prima del match, che stavolta sembra proprio una finale: meno sorridente, è chiaro, però, su certi temi, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. 1) La necessità di andare in Champions o in Europa League. 2) Non ci saranno stravolgimenti della rosa la prossima estate e la Roma difficilmente pareggerà il gap con le prime della classe. Domani sarà la sua ultima da allenatore all'Olimpico, il più lo ha fatto: serve un altro sforzo per gridare al miracolo. Claudio immaginava le solite domande sul nuovo allenatore, alle quali, si sa, si è stancato di rispondere. Ma la Roma ripartirà dal suo "zoccolo duro, e cercheremo di fare il meglio che possiamo fare seguendo anche la linea dei giocatori che abbiamo, senza stravolgere troppo". Come a dire: più facile che arrivi un tecnico conservatore che progressista. Ma fare un mercato all'altezza non è nelle cose, lo ha spiegato più volte il tecnico. Possibile? O va lasciata per terra ogni speranza? "Cercheremo di sbagliare il meno possibile. Spesso non vince la più forte. L'Atalanta è stata formata in nove anni, noi abbiamo iniziato a mettere le fondamenta. Vogliamo costruire una squadra che sia un orgoglio per i tifosi". Più chiaro di così. Chiaro anche sull'attacco del futuro: in estate si ragionerà sul centravanti. Forse Dovbyk non basta. "I fatti parlano chiaro. Basta vedere i gol fatti e quelli sbagliati".


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“Meritiamocela”. L’ultima di Ranieri nel suo Olimpico: “Il cuore batte forte”
Contro il Milan sarà una sfida decisiva per l'Europa, scrive Marco Juric su La Repubblica: "È importante perché vogliamo arrivarci, per quello che abbiamo fatto, i sacrifici che hanno fatto i ragazzi e i tifosi. Per tutto questo è super importante. Poi, dopo penserò anche alla parte finanziaria, che è importante per la società". Dopo una settimana, le scorie di Bergamo sono ancora lì, nonostante la sconfitta non abbia compromesso del tutto le ambizioni europee dei giallorossi: "Contro l'Atalanta abbiamo fatto una gara vera. Se avessimo segnato su rigore o evitato il gol di Lookman staremmo parlando di una grande Roma, come contro l'Inter. L'arbitro? Io non ho giudicato se era rigore o non era rigore, io ho parlato di uniformità di intenti e del protocollo Var". Sulla formazione che affronterà i rossoneri Ranieri rimane abbottonato, fornendo però un'indicazione chiara sullo scarso utilizzo di Saelemaekers, scrive Filippo Biafora su Il Tempo: "Mancandogli Dybala ho visto che non era più lo stesso e allora ho cercato di cambiare, ma è importante per me" - e rivendicando con orgoglio, sulla base dei risultati, la scelta di dare meno spazio a Paredes ed Hummels: "209 minuti in due in 8 partite? E noi che cosa abbiamo fatto in quelle gare?...". Chi invece non viene nominato in conterenza è Dovbyk, che ieri a fine allenamento ha avvertito un problema muscolare. Non è ancora chiaro se Ranieri dovrà fare a meno di lui contro gli uomini di Conceiçao: questa mattina l'ucraino si sottoporrà ad una risonanza magnetica per valutare l'entità dell'infortunio.
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