(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La trattativa tra la Roma e il Villareal per il brasiliano Nilmàr si è quasi del tutto arenata. Troppa, infatti, la distanza tra l’offerta del club capitolino (circa 15 milioni più relativi bonus, ndr) e la richiesta del “Sottomarino giallo”
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Mercato Roma, Nilmàr quasi sfumato, testa a testa Palacio-Hernandèz
(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La trattativa tra la Roma e il Villareal per il brasiliano Nilmàr si è quasi del tutto arenata. Troppa, infatti, la distanza tra l’offerta del club capitolino (circa 15 milioni più relativi bonus, ndr) e la...
(24 milioni più annesse “gratifiche, ndr). Non è poi vera la notizia secondo cui Sabatini aveva – poco prima che andasse in porto Vucinic alla Juve – bloccato il giocatore per una cifra attorno ai 14 milioni. Roig, presidentissimo del Villareal, non è mai sceso sotto i 24 più bonus. Altro problema da non sottovalutare è la difficoltà che sta incontrando Sabatini nel liberare un posto da extracomunitario – necessario per tesserare il brasiliano, visto il suo status – a causa dei ripetuti dinieghi di Barusso nell’accettare l’estero e della complessità nel piazzare oltreconfine il buon Fabio Simplicio.
Il ds giallorosso, quindi, sta cominciando a valutare delle possibili alternative all’ex Lione. Due i nomi che Radiomercato, ultimamente, sussurra siano finiti sul taccuino dell’ex dirigente palermitano: Abèl Hernandèz del Palermo e Palacio del Genoa.
Il primo è un pallino di Sabatini, che lo portò a Palermo due anni fa, e i buoni rapporti tra Zamparini e quest’ultimo potrebbero facilitare una positiva conclusione della trattativa. Oltretutto, tra il dirigente romanista e l’agente del calciatore, Vincenzo d’Ippolito, il contatto è costante e l’argomento Hernandèz è al centro delle loro chiacchierate. Il giocatore, ovviamente, sarebbe felicissimo di venire a Roma, sentendosi ormai pronto per l’avventura in un top club, ma il problemma potrebbe essere rappresentato dal prezzo. Il patron rosanero, già riuscito nell’impresa di farsi dare 44 milioni dal PSG per Pastore, non accetterebbe un’offerta inferiore ai 18/20 milioni e, prima di dare il placet alla partenza dell’uruguaiano, vorrà avere in mano il suo sostituto. Da questo punto di vista, l’affaire Hernandèz-Roma è lagato a filo doppio a quello Juve-Palermo per Amauri. Se, infatti, dovesse fare ritorno al Barbera l’italobrasiliano, la Roma potrebbe far partire – con notevoli possibilità di successo, l’assalto a Hernandèz.
Vista, però la complessità di questa transazione – per la quale molti tasselli devono necessariamente incastrarsi – per la Roma sarebbe molto più facile provare a portare Rodrigo Palaciovia da Genova. L’argentino costerebbe molto di meno (8/10 milioni di euro, ndr) rispetto sia a Nilmàr che a Hernandèz; non avrebbe il problema dell’essere extracomunitario, a differenza del brasiliano; rispetto a entrambi appare più pronto ad affrontare una serie A ad altissimo livello, poiché nei suoi due anni sotto “la Lanterna” ha avuto una continuità impressionante. La società di Preziosi, al di là delle dichiarazioni di facciata, di fronte a un’offerta adeguata solitamente vende i suoi calciatori. Anche l’ex Boca era stato praticamente ceduto all’Inter, ma poi il rifiuto di Pandev a trasferirsi in Liguria ha fatto saltare il banco. Moratti sotto traccia continua a seguire il calciatore, ma la Roma, anche grazie ai buonissimi rapporti tra Sabatini e i procuratori dell’argentino, potrebbe riuscire a soffiarglielo, in modo da restituirgli lo sgarbo Alvarèz. Al momento Sabtini è in fase di ponderazione, ma Palcio alla Roma sta divenendo sempre più una notizia e sempre meno un “Sogno d’una notte di mezz’Estate”.
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