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Mental coach, preparatori e nutrizionisti: c’è una Roma che lavora extra allenamento

LaPresse

Kluivert, Pastore e altri giallorossi si affidano a esterni per migliorare la condizioni fisica e mentale

Jacopo Aliprandi

Il mentalcoach è ogni giorno una figura sempre più significativa nell'ambito sportivo. Molti atleti, giocatori, si affidano alle cure di professionisti della motivazione - e non solo - per cercare di migliorare le proprie prestazioni attraverso una basesolida mentale. È il caso di alcuni giocatoridellaRoma che hanno voluto consulenti esterni al club per migliorare le proprie prestazioni anche al di fuori delle sedute di allenamento, per provare a sviluppare nel quotidiano un maggior benessere mentale, che possa poi aiutarli anche ad avere maggiore sicurezza in campo. Il nuovoatleta cerca di curare al massimo la mente e il corpo, affidandosi anche a preparatoriatletici, personaltrainer che possano affiancarli anche nei periodi di sosta o vacanze, e medici specializzati in grado di risolvere piccoli o grandi problemi che si propongono.

PASTORE - Il punto debole di Achille era il tallone, per Pastore invece è il polpaccio. Un problema che lo angoscia fin dai suoi primi anni al ParisSaintGermain e che puntualmente si ripropone per bloccarlo e non fargli trovare continuità. Tante cure, ma ancora mai una soluzione definitiva. Così il Flaco adesso sta provando un nuovotrattamento consigliato da MaurizioZamparini. Il presidente del Palermo - che portò il talento argentino in Italia - ha consigliato al ragazzo (in accordo con la Roma) uno specialista per provare a risolvere definitivamente l'infortunio. Pastore è finalmente tornato ad allenarsi con il gruppo e già contro la Sampdoria potrà accomodarsi in panchina per poi tornare a giocare nelle prossime settimane. Dopo la sosta per le nazionali arriverà il momentodellaverità.

PEROTTI E KLUIVERT - In panchina domenica pomeriggio ci sarà probabilmente anche DiegoPerotti, reduce da una serie di infortuni che lo hanno costretto a saltare gran parte della stagione. "La pressione può influire sugli infortuni", ha dichiarato il suo ex mental coach DanielePopolizio a Retesport. "Come da prassi, con Diego ci siamo salutati alla fine della scorsa stagione: non bisogna creare dipendenza e l'atleta voleva proseguire per un po' da solo". Salutato il mentalcoach, l'attaccante sta però proseguendo il suo percorsofisicoriabilitativo insieme a un preparatoreatletico. El monito per tornare in forma dopo gli stop si sta affidando a uno specialista argentino che lo aiuta a lavorare individualmente anche dopo gli allenamenti, nella sua villa a Casal Palocco. Stesso discorso  anche per JustinKluivert. L'olandese dai tempi dell'Ajax viene seguito da un preparatore che lo affianca per mantenersi in forma sia durante le vacanze, sia nel corso della stagione. Insieme a un nutrizionista, il personal trainer viene circa una volta al mese in Italia per studiare nuove regole d'alimentazione e allenamenti specifici.

NZONZI - Un'estate trascorsa a festeggiare il Mondiale vinto con la sua Francia, ma sempre con un occhio attento all'alimentazione e alla condizionefisica (ricordate invece Doumbia dopo la coppa d'Africa?). Steven Nzonzi è l'esempio perfetto di come un professionista dovrebbe gestire il proprio corpo tra svago e lavoro. Il francese si è affidato alla Mixed Massage, un’agenzia di Londra specializzata in massaggi, medicina olistica e alternativa e fisioterapia, per riequilibrare la propria condizionefisica e alimentare una volta sbarcato a Roma. “Steven—si legge sulla pagina Facebook della società che collabora con lui — fa sessioni regolari per scaricare le tossine che si accumulano nei suoi muscoli. Quando ce ne sono troppe iniziano a perdere la loro elasticità e aumenta il rischio di infortuni, dalle lesioni agli strappi. Per questo è importante riscaldarsi bene, fare molto stretching dopo l’allenamento, fare la sauna o il vapore una o due volte a settimana, fare l’idromassaggio, mangiare bene e dormire molto”.

SANTON - Ci sono giocatori che per le proprie insicurezze si sono persi, finendo nel dimenticatoio e terminando la propria carriera senza esprimere il loro massimo potenziale. Altri invece che della mentalità hanno fatto un puntodiforza, anche andando oltre le qualità tecniche, o semplicemente riscoprendole passo dopo passo. È il caso di DavideSanton, terzino ritrovato a Roma dopo stagioni di critiche nell'Inter. Arrivato tra lo scetticismo dei tifosi, grazie al lavoro del suo mental coach ha ritrovato sicurezzaneiproprimezzi, sfoderando prestazioni di buon livello tra campionato e Champions . "Lavoriamo a livello mentale per fargli trovare interiormente le proprie sicurezze e le proprie convinzioni, non aspettandosi dall’ambiente delle risposte di un certo tipo", ha dichiarato il Prof. Tirelli a Forzaroma.info. "Adesso sembra tutto bello, quando invece abbiamo iniziato questo lavoro era davvero molto complicato, soprattutto a livello mentale. Lui è un ottimo giocatore, quando ritroverà del tutto l’autostima e il coraggio di ritrovare quelle sue giocate che lo contraddistinguevano credo che la Roma sarà contenta di avere un terzino che contribuirà a dare il massimo". 

SCHICK -"Patrik ha raggiunto i suoi limiti, adesso è pronto per la stagione". Le parole del preparatore atletico di SchickMichal Bretenar, lasciavano ben sperare. Ad agosto l'attaccante ceco aveva lavorato per tresettimane di seguito con il personal trainer per aiutarlo ad aumentare le capacità fisiche e polmonari in vista dei numerosi impegni stagionali. Fino ad ora però Schick ha visto più panchine e tribune che il campo. “Patrik è debole negli arti inferiori e nella capacità di sfruttare l’ossigeno. Ha un buon muscolo cardiaco, ma il corpo non è in grado di elaborare la quantità di ossigeno che pompa". Bretenar continua a seguireadistanza l'attaccante della Roma, sperando di poterlo presto affiancare costantemente nella sua preparazione atletica, ancora non al top come dichiarato dallo stesso tecnico giallorosso e dai suoi compagni di squadra.