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Mendilibar: “È normale pensare alla finale. Ringrazio Mourinho per ciò che ha detto”

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Le parole del tecnico spagnolo: "Chi non combatterà contro il Real avrà meno possibilità di giocare con la Roma. Nessuno dice che giocando a due all'ora o non mettendo il piede non ti fai male"
Redazione

José Luis Mendilibar, allenatore del Siviglia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Real Madrid. La formazione andalusa domani ospiterà quella di Ancelotti per la 37esima giornata di Liga (fischio d'inizio alle ore 19). Queste le sue parole:

È la prima volta che fai un undici pensando più a Budapest che a questo duello? "Normalmente pensiamo sempre alla giornata che abbiamo, ma avendo una finale tra quattro giorni è normale pensarci. Ma puoi programmare molte cose e farne accadere altre che sconvolgono i tuoi piani, come è successo con Gueye a Elche".

Come convincere i giocatori a mettere la gamba quattro giorni prima della finale? "Se vedo che non giocano contro il Real, non iniziano comunque contro la Roma. Se non mettono il piede e non combattono, non li elimino ma hanno comunque meno possibilità di giocare in seguito. Dobbiamo giocarcela e nessuno dice che giocando a due all'ora o non mettendo il piede non ti fai male. Chi andrà in campo giocherà al massimo. L'infortunio viene da te, non importa come giochi. Chi andrà in campo starà bene".

Lo spogliatoio è motivato? "Il rivale aiuta le persone ad essere motivate. Giochiamo contro il Real, non vogliamo fare gli stupidi contro di loro. Dobbiamo correre e soffrire, altrimenti sicuramente perderemo. Il giocatore ha quell'autostima di dire: 'cercheremo di batterli'".

Lo abbiamo visto parlare con Gueye. È necessario recuperarlo emotivamente? "Immagino che ti avrà colpito e devi sentirlo. Gli abbiamo già detto che deve cambiare modo di giocare, qui è stato espulso tre volte in quattro mesi, in Francia nessuna da tanti anni. Non vuole fare quello che fa perché va sul pallone, ma travolge l'avversario. Ha visto che non può essere così e penso che abbia imparato".

Mourinho lo ha lusingato. Cosa ne pensi? "Apprezzo quello che hai detto su di me. Ci saluteremo all'inizio e alla fine della partita".

Alcuni giocatori non si sono allenati. Come stanno? "Da En-Nesyri, Badé e Fernando, due saranno convocati e alcuni possono giocare. Con partite ogni tre giorni, non hai nemmeno bisogno di allenarti. In attesa di una finale tutti vogliono esserci. È normale che chi è rimasto ferito veda quella luce e voglia partecipare".

Come sta Corona? "Tutti volevamo che giocasse di più. Si sono verificate circostanze tali che no. Nel giorno di Elche con l'espulsione di Pape abbiamo preferito che non dovesse correre e soffrire in quel momento. Pensavamo che avrebbe giocato molti minuti in queste partite. Si sta allenando bene e con gioia. Sa che la stagione è finita perché anche se adesso gioca due partite, non è andata bene. Vogliamo tutti che stia bene".